sabato 13 giugno 2009

La Parola che si fa Vita: il Corpo e Sangue del Signore


Parola che si fa Vita

Alcuni brani biblici a commento della Parola domenicale:
ci aiutano ad accoglierla come avvenimento di salvezza nella nostra vita.

Romani 12,1-18
Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente

Genesi 14,18-20 Ebrei 7,1-3. 22-27
Gesù è il sacerdote che offre se stesso.

Luca 24,13-35
Riconobbero Gesù mentre spezzava il pane

1Corinzi 6,14-15a.17.19-20
Voi siete il corpo di Cristo.

Sapienza 16,20-26 Giovanni 6,30-35
La tua parola dà la Vita a chi crede in te.

1Corinzi 11,20-27
Quando mangiate questo pane,
celebrate la memoria del Signore.

Agenda settimanale: 15 - 21 giugno 2009


Agenda settimanale
15 - 21 Giugno 2009
* * *
Da lunedì 15 a venerdì 19
alle ore 19.00 in casa parrocchiale
corso di base per Catechisti
* * *
ore 21.00 - S. Messa a Paglieroni

Venerdì 19
Solennità del S. Cuore di Gesù
Inizio dell’Anno Presbiterale
Fedeli a Cristo, fedeli al ministero
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.le

Sabato 20
XII Domenica dell’Anno B
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.le
Domenica 21
ore 9.00 - S. Messa a San Giorgio
ore 11.00 - S. Messa in chiesa p.le
e Prima Comunione di
Gianluca Berghella
e di Francesco Abbonizio

Una comunità che celebra: Liturgia domenicale - Corpo del Signore: 14 giugno 2009

GESU’ che si dona a noi in comunione

Invocazione penitenziale
Signore Gesù, ti dai come nostro cibo, ma noi non abbiamo fame di te.
Signore pietà!
Cristo Signore, il tuo pane ci unisce in te, ma noi viviamo divisi.
Cristo pietà!
Signore Gesù, tu ci doni la Vita vera, ma noi non ci fidiamo di te.
Signore pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’Assemblea

Dio, Padre della vita, guarda il tuo popolo radunato intorno a questo altare,
per offrirti il sacrificio della nuova alleanza, Purificaci nell’intimo, perché alla cena del tuo Figlio, Agnello pasquale, possiamo pregustare la Pasqua eterna della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore… Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro dell’Esodo
24,3-8
In quei giorni. Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!». Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
Parola di Dio.

Salmo responsoriale (115)

R./ Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

[Confitemini Domino quoniam bonus. Confitemini Domino. Alleluja!]

Che cosa renderò al Signore,per tutti i benefici che mi ha fatto?Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
Agli occhi del Signore è preziosala morte dei suoi fedeli.Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamentoe invocherò il nome del Signore.Adempirò i miei voti al Signoredavanti a tutto il suo popolo.

Dalla lettera agli Ebrei
9,11-15
Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente? Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.
Parola di Dio.

Sequenza eucaristica:

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli: non dev'essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane, o Gesù pietà di noi:
nutrici e difendici, portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli alla tavola del Cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Alleluja, alleluja!
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo,
dice il Signore, se uno mangia
di questo pane vivrà per sempre. Alleluja!

Dal vangelo secondo Marco
14,12-16.22-26
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Parola del Signore.
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LITURGIA DEL BATTESIMO

Invocazione dei Santi - Unzione
Invocazione sull’acqua
Promesse battesimali
Consegna del cero pasquale

+ Rinunciate? - Rinuncio!
+ Credete in Dio, Padre…? - Credo!
+ Credete in Gesù Cristo…? - Credo!
+ Credete nello Spirito santo…? - Credo!
+ Questa è la nostra fede… - Amen!

Battesimo nell’acqua
Crismazione
Consegna dell’abito bianco
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La Parola si fa Preghiera

Fratelli e sorelle, Cristo ricapitola nella celebrazione dell’Eucaristia tutta la sua vita di Figlio,
dato per noi dal Padre. A lui rivolgiamo la nostra fiduciosa preghiera:
R./ Donaci, Signore, la tua Vita!

- Ti preghiamo per la Chiesa che si nutre con il tuo Corpo, perché tu la edifichi sempre più come corpo animato dallo Spirito di comunione fraterna.

- Ti preghiamo per la nostra società, perché l’esempio del dono di te stesso per tutti gli uomini sia modello di ogni impegno politico e sociale.

- Ti preghiamo per i poveri, i malati, i più fragili, perché il loro corpo sia da noi amato e servito, come riconoscimento del tuo Corpo nell’Eucaristia.

- Ti preghiamo per i nostri figli e figlie che riceveranno per la prima volta il tuo Corpo e Sangue, perché diventino con tutti noi la Chiesa, tuo Corpo.

- Ti preghiamo per Beatrice e Francesco che oggi sono immersi nella tua morte e risurrezione
e nascono a Vita nuova.

- Ti preghiamo per la nostra assemblea riunita per la cena pasquale, perché testimoniamo
con la carità fraterna il sacramento che celebriamo nella fede.

Dalla Parola all’Eucaristia

Ti ringraziamo, o Dio nostro Padre, tu ci nutri con il Corpo e Sangue del tuo Figlio. Il tuo Spirito, che qui ci riunisce, ci renda partecipi della tua comunione di amore e ci faccia sperimentare la gioia dell’unità tra noi.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Anno presbiterale: 2009 - 2010

Preti: fedeli a Cristo


Il 19 giugno 2009, con la celebrazione dei vespri nella basilica vaticana, papa Benedetto XVI aprirà l’ Anno presbiterale, che si concluderà il 19 giugno 2010.
L’occasione è data anche dal 150° della morte di Giovanni Maria Vianney, conosciuto come il Santo Curato d’Ars-F (1786 - 1859).
Fedeltà di Cristo, fedeltà del prete è il tema scelto per favorire “la tensione verso la perfezione morale e spirituale”. Si concluderà con un incontro mondiale.
“E’ importante favorire, soprattutto nelle giovani generazioni, una corretta recezione del concilio vaticano II… la missione presbiterale è ecclesiale, perché nessuno annuncia se stesso; è comunionale, perché si svolge in un’unità e in una comunione; è gerarchica e dottrinale”. (Benedetto XVI)
Giovanni Maria Vianney viene presentato ai preti di oggi “affinché comprendiamo come, anche nell’anonimato della più sperduta parrocchia del mondo, sia possibile risplendere nella luce della santità (+Guy B.). L’importanza della parrocchia e il ruolo fondamentale… quale luogo della comunità dove vivono i cristiani. E dove vivono i cristiani che si deve annunciare il Vangelo. Un richiamo per molti giovani (preti) ingannati oggi dalla notorietà, dal carrierismo, dal riconoscimento immediato. Oggi i preti si preoccupano del consenso, del giudizio della gente, sul loro modo di predicare o si preoccupano di essere accettati...il rischio è di evitare di parlare di alcuni aspetti fondamentali del Vangelo, solo per non disturbare la coscienza di chi ascolta”.
“Era uno che ci credeva sul serio: a quello che era, che faceva, che diceva. E la gente credeva perché lui ci credeva”. (G. Pernigotti)
“Come preti abbiamo bisogno di ritrovare il senso di un ministero umile, semplice e quotidiano, che ci riporti alla dimensione dei servi inutili del Vangelo. Fedeltà come una full-immersion a seguire Gesù e a servirei fratelli”. (N. Dal Molin)
“Dobbiamo fortificare la nostra fede e camminare da credenti tra i credenti. E’ necessario essere discepoli prima che preti”. (+Dante Lanfranconi)
“Il desiderio di vivere un serio esercizio che sappia allenarci ad una misura alta, evangelica delle relazioni presbiterali. Le relazioni presbiterali sono sostenute dall’ ascolto?”.
(+Dionigi Tettamanzi).
Siamo chiamati a riflettere sull’identità del prete in un contesto culturale e sociale in rapida evoluzione.

p. Roberto G.

lunedì 8 giugno 2009

Corso di base per catechisti... per ogni età!

Dal lunedì 15 a venerdì 19 giugno si svolgerà in parrocchia un "corso di base per catechisti".
Vi possono partecipare donne e uomini che abbiamo compiuto il 15 anno di età
e completato l'iniziazione cristiana.
Si svolgerà in casa pèarrocchiale dalle ore 19.00 alle ore 20.00.
Presentiamo sinteticamente il programma degli incontri.

1. La catechesi e il catechista
2. Il rinnovamento della Catechesi in Italia e il Documento di base (1970 – 1988)
3. L’itinerario catechetico per i bambini e i ragazzi dell’Iniziazione Cristiana
4. Il Progetto catechistico Italiano: i Catechismi della CEI
5. Il nostro Progetto Catechistico Parrocchiale