sabato 7 febbraio 2009

Una comunità che celebra: Domenica IV T.O./B - 8 febbraio 2009

GESU’, l’AMORE più forte del male e della morte


Preghiera penitenziale

Signore Gesù, risorto sei più forte di ogni male: liberaci!
Signore pietà!

Cristo Signore, tu sei in comunione con il Padre: fa’ che ti cerchiamo!
Cristo pietà!

Signore Gesù, tu vuoi che tutti gli uomini ti conoscano: fa’ che ti annunciamo!
Signore pietà!


Preghiera dell’Assemblea

O Dio, che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché, illuminati dalla speranza che ci salva, impariamo a condividere con i fratelli il mistero del dolore sull’esempio di Gesù Cristo, nostro Signore... Amen!

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro di Giobbe
7,1-4.6-7
Giobbe parlò e disse: «L’uomo non compie forse un duro servizio sulla terra e i suoi giorni
non sono come quelli d’un mercenario?Come lo schiavo sospira l’ombra e come il mercenario aspetta il suo salario,così a me sono toccati mesi d’illusione e notti di affanno mi sono state assegnate.Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?”.
La notte si fa lunga e sono stanco
i rigirarmi fino all’alba.I miei giorni scorrono più veloci
d’una spola, svaniscono
senza un filo di speranza.
Ricòrdati che un soffio è la mia vita:il mio occhio non rivedrà più il bene».
Parola di Dio.

Salmo responsoriale (146)

R/. Risanaci, Signore, Dio della vita.


È bello cantare inni al nostro Dio,è dolce innalzare la lode.Il Signore ricostruisce Gerusalemme,raduna i dispersi d’Israele.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.Egli conta il numero delle stellee chiama ciascuna per nome.

Grande è il Signore nostro,grande nella sua potenza;la sua sapienza non si può calcolare.Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
9,16-19.22-23
Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.
Qual è dunque la mia ricompensa?
Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io.
Parola di Dio.

Alleluia, alleluia!
Cristo ha preso le nostre infermità e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia!

+ Dal vangelo secondo Marco
1,29-39
[In quello stesso giorno], e subito, usciti dalla sinagoga, [Gesù], in compagnia di Giacomo e Giovanni, andarono nella casa di Simone e Andrea.
La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Parola del Signore.

La Parola si fa Preghiera

+ Fratelli e sorelle, Gesù
ci guarisce da ogni nostra infermità e ci libera dal male. Ci rivolgiamo a lui con fiducia e speranza:

R/. Liberaci da male, Signore!

- Per la Chiesa, sia audace nel servire e nel testimoniare Cristo, liberatore dell’uomo da ogni male, preghiamo.

- Per le autorità civili, si impegnino non solo per reprimere il male, ma soprattutto per la dignità della persona, preg...

- Per coloro che si sentono assediati dal male e non trovano in se stessi la forza per reagire, preghiamo.

- Per chi soffre e si sente abbandonato da Dio, trovi fiducia nell’aiuto solidale dei credenti, preghiamo.

- Per noi discepoli di Gesù, perché sentiamo l’urgenza e la bellezza di annunciare il Vangelo “per salvare ad ogni costo qualcuno”, preghiamo.

- Per la nostra comunità, radunata nel- l’ascolto della Parola e nello spezzare il Pane, preghi per tutti coloro che vuole servire, preghiamo.

Dalla Parola all’Eucaristia

Ti ringraziamo, Padre, hai mandato tra noi il tuo Figlio Gesù a prendere su di sé il male dell’umanità. Egli ci sostiene ancora con la forza di questo pane e vino che presentiamo a te.
Per Cristo, nostro Signore. Amen!

La Parola che si fa Vita - Domenica IV T.O./B - 8 febbraio 2009


Parola che si fa Vita

Proponiamo alcuni brani biblici a commento della Parola domenicale:
ci aiutano ad accogliere la Parola
in tutta la sua profondità,
come avvenimento nella nostra vita,
alla luce di tutta la storia della Salvezza.

Ebrei 4,15-16; 5,7-10
Gesù, il Figlio, messo alla prova in tutto come noi,
ha compassione delle nostre infermità

Apocalisse 21,3-5 Isaia 25,6-10a
Asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.

Siracide 18,1-13
La misericordia del Signore raggiunge tutti gli uomini.

2Corinzi 1,3-11
Dio ci consola in ogni nostra tribolazione
perché possiamo anche noi consolare

Agenda settimanale: 8 - 15 febbraio 2009


Lunedì 9 - ore 21.00
S. Messa a Paglieroni

Martedì 10 - ore 21.00
Commissione Catechesi degli adulti


Mercoledì 11
Maria Immacolata di Lourdes
Giornata Mondiale del Malato
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.
ore 19.00 - Genitori Cafarnao
ore 21.00 - Commissione liturgica


Venerdì 13 - ore 21.00
Commissione caritativa

Sabato 14
Domenica VI dell’Anno
- Raccolta generi alimentari -
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.

Domenica 15
ore 9.00 - S. Messa in San Giorgio
ore 11.00 - S. Messa in chiesa p.
* * *
Oggi iniziamo con alcune coppie
di fidanzati e di giovani sposi
un percorso in preparazione
al matrimonio.
Chi fosse interessato
dia la sua adesione a p. Roberto
o a Marta Centurione (349 3967805)
* * *
Venerdì 20 - ore 21.00
nella sala comunale dei convegni Catechesi su Galati:
Il Vangelo di Paolo: Gesù crocifisso e risorto.

Treglio in cammino - 4/191 - 8 febbraio 2009

“Change has come to…”

Da mesi ormai non si fa altro che parlare di “crisi”, non solo nei telegiornali o nei dibattiti televisivi, ma anche dalla parrucchiera o nella sala d’attesa del medico curante…

Spesso la si tira in ballo anche per giustificare fenomeni che non centrano nulla, tanto per allargare a macchia d’olio gli effetti della “crisi”. Si sono sbizzarriti sociologici, psicologi, economisti, politici e politologi e anche, immancabilmente, uomini di chiesa, ...perfino astrologi!
Che posso aggiungere io? Veramente non saprei nemmeno da dove iniziare a dire qualcosa di sensato, che poi non sfoci nel facile moralismo: “La vera crisi è nelle coscienze, nelle relazioni famigliari, nell’educazione, nella perdita dei valori…”.


Credo sia tutto vero. Scrivere mi permette di fermarmi a riflettere con calma e di fissare alcune idee, certo molto discutili.


1. E’ in crisi un “sistema economico” basato sulla finanza e sul profitto di pochi a scapito di molti. Cercare e proporre soluzioni ai sintomi, senza rimuovere le cause, provocherà danni ancora più gravi nel prossimo futuro. Non funziona più questo tipo di economia e non abbiamo il coraggio di proporne un altro, perché il prezzo sta nella condivisione e nella solidarietà, che sono tutt’altro che assistenzialismo e interventi statali.


2. Non è solo una crisi economica essa è stata preceduta ed è accompagnata da un profondo turbamento sociale che, dal dopo-guerra, sta sconvolgendo il mondo occidentale e che ha diverse sfaccettature.


3. E’ la crisi del mondo occidentale anche a livello culturale e quindi religioso. Chi parla di un’identità perduta, di una debolezza di fronte alla sfide interculturali, di una corruzione che sgretola tutti i princìpi finora certi…


4. La crisi è preludio di cambiamento. Astrologi indicano un passaggio epocale (dalla costellazione dei pesci all’ariete) ma i cambiamenti non vengono da sè, anche se hanno un forte margine di casualità.

Un cambiamento ci sarà se noi lo vogliamo sinceramente e lealmente per tutti, se non sarà solo un’ipocrita soluzione a nostro vantaggio.

p. Roberto G.