sabato 14 febbraio 2009
Una comunità che celebra: Domenica VI T.O./B - 15 febbraio 2009
Mentre cadevo ai piedi di colui
che mi aveva illuminato…
al tocco della sua mano
subito cadono le catene, scompaiono le ferite.
Dopo avermi purificato
e liberato dalle mie catene,
egli mi tende la sua mano divina,
mi tira fuori completamente dal pantano
e mi abbraccia, mi si getta al collo e mi copre di baci.
Ero totalmente sfinito e avevo perduto le forze:
egli mi prende sulle spalle e mi fa vedere cose nuove,
ciò che si trova nella luce.
Mi fa contemplare come mi ha plasmato di nuovo
e mi ha strappato dalla corruzione.
Mi ha donato una vita immortale,
mi ha rivestito di una tunica luminosa,
mi ha dato sandali, anello e corona incorruttibili
ed eterni… Io ero meravigliato e stupito,
preso da timore ma colmo di gioia.
Simeone il nuovo teologo, Inni - II
Un dono straordinario, frutto della generosità di tutti...
La nostra Pro-Loco ha deliberato
di donare alla Parrocchia € 10.000,00 che saranno utilizzati per arredare
le sale riunioni e per un nuovo
impianto di riscaldamento
della chiesa parrocchiale.
UN VIVO RINGRAZIAMENTO
DA TUTTA LA COMUNITA’
e non solo da chi frequenta la chiesa!
Agenda settimanale: 15-22 febbraio 2009
Agenda settimanale
16 - 22 Febbraio 2009
* * *
Lunedì 16 - ore 21.00
S. Messa a Paglieroni
Martedì 17
Aggiornamento teologico dei preti
ore 18.00 - Lodo di Pace a Lanciano
Giovedì 19 - in curia a Lanciano
Ministri straordinari Comunione
Venerdì 20 - ore 21.00
nella sala comunale dei convegni Catechesi su Galati:
Il Vangelo di Paolo: Gesù crocifisso e risorto.
Sabato 21
Domenica VII dell’Anno
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.
Domenica 22
ore 9.00 - S. Messa in San Giorgio
ore 11.00 - S. Messa in chiesa p.
* * *
Oggi alle ore 14.30 i giovanissimi delle nostre parrocchie
si incontreranno a Olmo di Riccio
per prepararsi insieme
al cammino della quaresima
* * *
RACCOLTA OFFERTE MISSIONI
Infanzia Missionaria € 150,00
Migrazioni € 60,00
Lebbrosi € 75,00
- vendita miele € 306,00
La Parola che si fa Vita - Domenica VI T.O./B - 15 febbraio 2009
Parola che si fa Vita
Proponiamo alcuni brani biblici a commento della Parola domenicale:
come avvenimento nella nostra vita,
alla luce di tutta la storia della Salvezza.
Romani 7,4-6.15-25a
Isaia 52,13- 53,6 Efesini 2,12-16
1Pietro 2, 21b-25
2Re 5,6-14
Galati 2,19-21; 3,10-14
Una comunità che celebra: Domenica VI T.O./B - 15 febbraio 2009
Preghiera penitenziale
Signore Gesù, elimina da noi ogni traccia di male e purificaci!
Signore pietà!
Cristo Signore, risorto nel tuo corpo glorioso, trasfiguraci a tua immagine!
Cristo pietà!
Signore Gesù, elimina ogni emarginazione: uniscici in te e tra noi!
Signore pietà!
Aspersione con l’Acqua
Tu sei sorgente viva, tu sei fuoco, sei carità. Vieni, Spirito santo!
Inno di lode: Gloria a Dio…
Preghiera dell’Assemblea [mani alzate]
Risanaci, o Padre, dal peccato che ci divide, e dalle discriminazioni che ci avviliscono;
Per il nostro Signore... Amen!
LITURGIA DELLA PAROLA
Dal libro del Levitico
13,1-2.45-46
Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli. Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”. Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento». Parola di Dio.
Salmo responsoriale (146)
R/. Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.
[Confitemini Domino, quoniam bonus. Confitemini Domino. Alleluja! ]
Beato l’uomo a cui è tolta la colpae coperto il peccato.Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delittoe nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato,non ho coperto la mia colpa.Ho detto: «Confesserò al Signore
le mie iniquità»e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
10,31-11,1
Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.
Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza. Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
Parola di Dio.
Alleluia, alleluia!
Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. Alleluia!
+ Dal vangelo secondo Marco
1,[39]40-45
[Gesù andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni]. E venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!».
E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore!
La Parola si fa Preghiera
+ Fratelli e sorelle, Gesù
è stato mandato dal Padre ad eliminare ogni forma di esclusione, a riconciliarci con noi stessi e tra noi. Lo supplichiamo come il lebbroso:
- Rinnovaci con la tua Parola, Signore!
- La Chiesa sia per l’umanità come la tua mano che tocca ogni uomo, senza distinzioni ed esclusioni, preghiamo.
- Chi governa promuova leggi contro ogni esclusione ed emarginazione di razza, sesso e religione, preghiamo.
- I credenti intervengano nei problemi della società con la loro presenza e amorevolezza, non solo con i loro proclami moralistici, preghiamo.
- Impegniamoci, con i mezzi che abbiamo a disposizione, per testimoniare ciò che la Parola di Gesù opera nella nostra vita, preghiamo.
- Invochiamo il dono dello Spirito che dà Vita perché, rinnovati dall’incontro con Gesù, viviamo con gratitudine e nella solidarietà, preghiamo.
Dalla Parola all’Eucaristia
Ti ringraziamo, Padre, il tuo Figlio Gesù ancora una volta stende la sua mano e ci tocca in questa eucaristia, comunicandoci il suo Corpo risorto.
Per l’energia di questo Pane e Vino, siamo ricondotti da lui nella comunità dei viventi.
Per Cristo, nostro Signore… Amen.
Treglio in cammino - 4/195- 15 febbraio 2009 - Il LEBBROSO: ieri e oggi
Nel mondo da due anni si muore di meno. In Italia, i nuovi casi sono stabili
e l’efficacia delle terapie consente di vivere più a lungo. Ma i rischi di infettività
e di esclusione sociale dei malati di Aids non diminuiscono.
SI CURA LA MALATTIA
NON ANCORA LO STIGMA
Riccardo ha cercato il virus, Maria ha dovuto cambiare caffè...
...lo stigma che appiccica addosso a una vita, quello è duro da cancellare, agli occhi di chi viene a sapere. E che purtroppo – non c’è medicina che agisca sui pregiudizi – continua ad associare virus a colpa, implicitamente “condannando” chi ne è portatore.
Riccardo lo sa. Non se ne lascia condizionare più di tanto, ma lo sperimenta ogni giorno. E’ sieropositivo dal 1991. A Riccardo, a dire il vero, il morbo non è capitato tra capo e collo.
Lui il virus l’ha cercato. Apposta. «Avevo una moglie sieropositiva, che ora purtroppo non c’è più, e un figlio che è nato sieropositivo. Io ero sano.
Non mi sembrava giusto nei loro confronti, mi sentivo in imbarazzo. Come condividere pienamente l’amore per mia moglie e il mio bambino, rimanendo così distante da loro? Così ho deciso di continuare ad avere rapporti con mia moglie, finché anch’io sono diventato sieropositivo».
La vita non è stata tenera con Riccardo. Ma lui non sembra curarsene.
«La vita? Va vissuta fino in fondo e al meglio possibile. Alla fine che differenza c’è tra noi e un cosiddetto “normale”? Non siamo “normali” anche noi? Ognuno ha pregi e difetti: ama, odia, ragiona, si arrabbia esattamente come le persone che vivono fuori di qui. Il problema è che l’Hiv è visto ancora come una colpa, che alcune categorie di persone devono espiare».
Maria è invece una delle ultime arrivate al “Gabrieli”. «Io sto abbastanza bene fisicamente – racconta –; sono qui perché ho ancora bisogno di cure dopo un ricovero in ospedale, ma la terapia mi permette di vivere decentemente». Il sogno di Maria è una casetta tutta sua. E magari un lavoretto, per potersi mantenere. Ma senza che nessuno sospetti della malattia. «Se qualcuno viene a sapere che sei sieropositiva sei finita... Gente che fino al giorno prima ti salutava, ora fa di tutto per non incrociare lo sguardo. E nessuno, dico nessuno, ti da più la mano per paura di essere contagiato. Io ho cambiato bar. Dove andavo prima, avevano cominciato a darmi il caffè nella tazzina usa e getta...
Sono queste le cose che fanno più male: con la malattia si impara a convivere. Con i comportamenti delle persone no».
Ettore Sutti
Italia Caritas, 10/2008