sabato 16 gennaio 2010

Approfondiamo la Parola domenicale


Parola che si fa Vita

Alcuni brani biblici a commento della Parola domenicale:
ci aiutano ad accoglierla come avvenimento di salvezza nella nostra vita.

Ebrei 8,6-13; 9,11-14
La nuova alleanza nel sangue di Cristo.

Osèa 2,17-25
Vino di una nuova alleanza.

Giovanni 13,1-17
Gesù, giunta la sua ora, ci amò sino alla fine.

1Giovanni 4,7-21
L’amore è che Dio ci ha amati per primo.

Agenda settimanale: 17- 24 gennaio 2010


Agenda settimanale
18 - 24 Gennaio 2010
Settimana per l’Unità dei Cristiani
“Testimoni della morte
e risurrezione di Gesù.”
(Luca 24,48)
* * *
Lunedì 18, ore 21.00: Messa a Paglieroni
ore 18.00: Cattedrale di Lanciano
Celebrazione per l’Unità dei Cristiani

Martedì 19, ore 18.30: Messa in S. Giorgio

Mercoledì 20
ore 21.00: Condividiamo la Parola

Giovedì 21, ore 18.30: Messa in chiesa p.le

Venerdì 22, ore 21.00
Consiglio Pastorale Parrocchiale:
1. Verifica dell’Avvento
2. Prospettive e programma 2010
3. L’attenzione annuale del P.P.P.

Sabato 23
ore 11.00: Battesimo Spalvieri Maria Chiara
ore 17.30: Curia - Presentazione libro
del Vescovo sull’Ecumenismo
Domenica III dell’Anno C
18.30 - S. Messa in chiesa p.le

Domenica 24
ore 9.00 - Messa in san Giorgio
ore 11.00 - Messa in chiesa p.le
Consegna del Vangelo di Luca
con il gruppo Cafàrnao
* * *
P. Roberto è partiro urgentemente per casa sua
per un ricovero in ospedale del papà.
Nulla di grave, grazie a Dio.
Ritornerà in parrocchia per mercoledì 20

Giornata Nazionale del Dialogo Ebreo-Cristiano 2010


Giornata del Dialogo Ebreo-Cristiano
17 gennaio 2010 - La quarta Parola:
«Ricordati del giorno di Sabato per santificarlo» Esodo 20,8

1. Dio santifica il Settimo Giorno
Il settimo giorno viene benedetto e santificato dal Creatore (Genesi 2,1-4; Esodo 20,8). Una santificazione che Israele continuamente celebra nell’ascolto della Parola di Dio, nel riposo, nella lode, nella comunione gioiosa, nel ricordo della Creazione, dell’Alleanza e della liberazione pasquale. In questo modo la consacrazione sabbatica, misticamente raffigurata nella consacrazione nuziale, si apre alla speranza nell’attesa messianica di un Sabato eterno (Salmo 89).

2. La santificazione nell’ascolto
La lettura della Torah davanti alla comunità riunita viene celebrata con particolare solennità, tra canti e benedizioni… nei Sabati, nei giorni festivi...

3. La santificazione nel riposo e nella gioia
I preparativi per il Sabato coinvolgono l’intera famiglia. Un onore particolare tocca alla sposa e madre di famiglia, che, simbolicamente, rappresenta il Sabato stesso: a lei spetta di accendere le gioiose luci della festa, dopo aver in precedenza cucinato.. predisponendo ogni cosa perché il riposo di tutta la casa si accompagni agli affetti, ai sentimenti di ospitalità…

4. In comunione con l’umanità e con il Creato
Il ricordo della Creazione apre lo spirito alla comunione con ogni creatura, e in particolare con ogni persona umana, nella quale si rispecchia e rivela l’immagine divina (Es 31,15-17)… riassumendo le dimensioni sociali ed ecologiche tipiche della cultura contemporanea
(Es 23,12).

5. Il Sabato è fatto per l’uomo
Anche il Vangelo testimonia questo stesso spirito che pone l’uomo al centro (Marco 2,27).

6. Ricordo dell’Alleanza e attesa di redenzione
Il Sabato significa la presenza di Dio, la sua relazione con l’uomo, amorevole e misericordiosa… ripropone l’Alleanza (Es 31, 16) e il ricordo della redenzione pasquale (Deut 5, 15). Perciò questo giorno si colma anche di attesa messianica e di speranza di una pienezza futura, rappresentate dall’immagine del Sabato come regina e come sposa…

7. I gesti della fraternità e della pace
Ebrei e cristiani sono sollecitati dalla divina volontà a porsi a servizio gli uni degli altri e per il bene del prossimo, dell’umanità e dell’intero universo creato. I gesti di fraternità, di pace anticipano e preparano il grande Sabato messianico: l’aurora della redenzione.






Una comunità che celebra - La liturgia domenicale: Le Nozze di Càna: II dell'Anno C - 17 gennaio 2010

GESU’, SPOSO della Nuova Alleanza


Invocazione penitenziale

Signore Gesù, i Magi ti hanno riconosciuto Figlio di Dio, ma noi non ti accogliamo:

Signore pietà!

Cristo Signore, il Battista ti ha indicato Salvatore dell’umanità, ma noi
non ci affidiamo a te: Cristo pietà!

Signore Gesù, i Discepoli a Càna hanno creduto in te, ma noi non vogliamo che tu cambi la nostra vita: Signore pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’Assemblea

+ O Padre, nell’ora della Croce hai chiamato l’umanità a unirsi in Cristo, Sposo e Signore: fa’ che in questo convito domenicale la tua Chiesa sperimenti la forza trasformante del suo amore, e pregusti nella speranza la gioia delle nozze eterne. Egli è Dio...Amen!

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro del profeta Isaìa
62,1-5
Per amore di Sion non tacerò,per amore di Gerusalemme
non mi concederò riposo,finché
non sorga come aurora la sua giustiziae la sua salvezza non risplenda
come lampada. Allora le genti vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria;sarai chiamata con un nome nuovo,che la bocca del Signore indicherà.Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale
nella palma del tuo Dio.Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,né la tua terra sarà più detta Devastata,ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,perché il Signore troverà in te
la sua delizia e la tua terra
avrà uno sposo. Sì, come un giovane sposa una vergine, così [ti sposerà
il tuo costruttore]; come gioisce lo sposo
per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te.
Parola di Dio.

Salmo responsoriale - 95

R./ Annunciate a tutti i popolile meraviglie del Signore.

[Laudate omnes gentes… Dominum!]

1. Cantate al Signore un canto nuovo,

cantate al Signore, uomini di tutta la terra.

Cantate al Signore, benedite il suo nome.

2. Annunciate di giorno in giorno
la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate
la sua gloria, a tutti i popoli dite
le sue meraviglie.
3. Date al Signore, o famiglie dei popoli,

date al Signore gloria e potenza,

date al Signore la gloria del suo nome.
4. Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.

Tremi davanti a lui tutta la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».

Egli giudica i popoli con rettitudine.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
12,4 (8-10) 11
Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: (a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue).
Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
Parola di Dio.


Alleluia, alleluia!
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo. Alleluia!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
2,1-11
Il terso giorno, vi fu una festa di nozze a Càna di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino».
E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora».
Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Càna di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Parola del Signore!

Professione di Fede - Simbolo Apostolico

Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

la Parola si fa Preghiera

+ A Càna Gesù ha manifestato la sua presenza nell’amore che tutto trasforma e rinnova. Preghiamo di essere capaci di accogliere questo dono.

R./ Esaudisci la nostra preghiera!

- Gesù, Sposo che chiami l’umanità alle nozze con Dio, purifica la tua chiesa come amata sposa, ti preghiamo.

- Gesù, Sposo che sempre ci sorprende, facci vigilanti alla tua venuta e accoglienti con chi è straniero, ti preghiamo.

- Gesù, Sposo che ci inviti all’amicizia con te, aprici all’ascolto della sua parola e della tua presenza tra noi, ti preghiamo.

- Gesù, Sposo che ci colmi di vita e di felicità, rinnova l’amore nei nostri sposi, e il loro sacramento, ti preghiamo.

- Gesù, Sposo nostro che imbandisci per noi la tua mensa, fa’ che non escludiamo nessuno dalla tua festa, ti preghiamo.

dalla Parola all’Eucaristia

+ Ti ringraziamo, o Padre, nel tuo Figlio Gesù ci doni la pienezza del tuo amore riempiendo il vuoto del nostro cuore. Trasforma anche noi come il pane e il vino che portiamo a te per una nuova ed eterna alleanza.
Per Cristo, nostro Signore. Amen!



Preghiera Eucaristica - Acclamazioni

+ Prendete, e mangiate… per voi.
- E’ il Signore Gesù: si offre per noi!

+ Prendete, e bevetene… memoria di me.
- E’ il Signore Gesù: si offre per noi!

alla Comunione

Gesù manifestò la sua gloria
in Càna di Galilea e i suoi discepoli credettero in lui.

Giornata Nazionale Migrantes 2010

Il MINORE migrante e rifugiato:
una SPERANZA per il futuro”.


Spesso si pensa che i bambini e i giovani siamo il nostro futuro e che loro abbiano la forza di migliorare il nostro mondo. Tuttavia il mondo non è nostro;il futuro è più loro che nostro. Per questo hanno un diritto fondamentale: vivere il proprio futuro e di guardare a questo con fiducia e speranza. Questo è ancora più sentito se il minore è migrante e quindi vive in una situazione di precarietà, e aggravato se il suo passato è segnato dalla fuga come avviene per il rifugiato. Per questi minori il passato e il presente sono come una fredda giornata di pioggia violenta che li travolge. Solo un rifugio, un tetto sotto il quale ripararsi, un segno di accoglienza, può far tornare il sorriso al bambino, nella speranza che la nostra pioggia, quella “dei grandi”, non impedisca a loro di vivere il proprio futuro.
Michele Bozzetti

Alcuni dati - I minori stranieri sono in rapido aumento, superando nel 2008 le 100.000 unità: 40.000 entrati in Italia per ricongiungimento familiare, 72.000 nati in Italia da ambedue i genitori stranieri (pari al 12,6% delle nascite registrate in Italia). Il totale dei minori è salito a 862.453 (il 22,2% della popolazione immigrata). Questo esercito di piccoli stranieri è una ricchezza demografica per un’Italia il cui processo di invecchiamento procede a ritmo accelerato (l’età media degli stranieri che è di 31 anni, mentre quella degli italiani si porta sui 43). Nell’ultimo anno scolastico gli alunni stranieri erano 629.000, ossia il 7% della popolazione scolastica. I minori hanno provenienze, condizioni di vita, storie personali e familiari molto diverse tra di loro e di questo deve ovviamente tenere conto l’azione pastorale. Ci sono minori nati all’estero e ricongiuntisi ai genitori; altri sono nati in Italia; appartenenti a un nucleo monoparentale; che fanno la spola tra l’Italia e il Paese di origine. Gli adolescenti che si sono avventurati da soli nell’emigrare ed altri hanno a che fare con la giustizia.

Dure difficoltà e sorprendenti risorse - Come tutti i loro coetanei, i minori stranieri nell’affrontare queste crisi “normali” possono contare meno sul sostegno di figure e agenzie educative, comprese quelle familiari; ne devono affrontare altre legate al loro status di migranti o rifugiati: la scarsa socializzazione, le scarse opportunità per attività culturali, ludiche e sportive, l’insuccesso o il ritardo scolastico dovuto anche alle difficoltà per l’alloggio e al facile trasloco della famiglia in altre città e regioni, la precoce immissione nel lavoro anche sommerso, l’incertezza della famiglia, il clima sfavorevole o addirittura ostile agli immigrati percepito nell’ambiente…

Però i minori sono il segno più chiaro e la spinta più forte per la stabilità del progetto migratorio e il progressivo inserimento della famiglia nella nostra società: essi stessi diventano mediatori linguistici e culturali e, data la loro età e innocuità, molto concorrono a stemperare animosità, pregiudizi e riserve sul conto degli stranieri. La stessa doppia appartenenza culturale e linguistica… può evolversi positivamente e diventare autentica ricchezza per loro personalmente, per la scuola che frequentano e per la nostra società in genere, sempre che l’appellativo di “società di accoglienza” non nasconda un’amara ironia.

Piergiorgio Saviola

lunedì 11 gennaio 2010

Approfondiamo la Parola domenicale

Parola che si fa Vita

Proponiamo alcune letture bibliche a commento della parola domenicale, per celebrare così la Parola con la Parola stessa. Meditandola e pregandola, cerchiamo di coglierne il suo attuale avvenimento nella nostra vita.

I brani proposti ci aiutano a comprendere l’annuncio domenicale alla luce di tutta la storia della salvezza: la Parola si è detta negli avvenimenti più diversi che ci aiutano a riconoscerla operante nella storia di oggi.

Ebrei 4,12– 5,2-10 Gesù imparò dalle sofferenze l’essere Figlio.

Ebrei 10,10.19-23 Gesù, via nuova e vivente per accedere al Padre.

Gàlati 3,26-29; 4,4-7 Nel Figlio, anche noi possiamo gridare: Abbà, Padre!

Isaia 63,7-19 Gesù vide i cieli aperti e lo Spirito scendere su di lui.

Romani 6,3.13-23 Siamo immersi in Cristo per vivere con lui in una vita nuova.

AGENDA SETTIMANALE
11 - 17 GENNAIO 2010
* * *
Lunedì 21: Riprende il Catechismo
ore 21.00: S. Messa a Paglieroni

Martedì 12, ore 18.30: S. Messa a S. Giorgio

Mercoledì 13, ore 21.00 - Sala Convegni:
CATECHESI DEGLI ADULTI:
“Una comunità in cammino seguendo Gesù con il vangelo di Luca”.

Giovedì 14
IX Anniversario di ordinazione episcopale
del nostro vescovo Carlo Ghidelli
ore 18.00: S. Messa in Cattedrale

Sabato 16
II DOMENICA DELL’ANNO C
GIORNATA MIGRANTES 2010
“Il MINORE migrante e rifugiato:
una SPERANZA per il futuro”.

ore 18.30: S. Messa in chiesa p.le

DOMENICA 17
ore 9.00: S. Messa in San Giorgio
ore 11.00: S. Messa in chiesa p.le
* * *
SETTIMANA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI
“Testimoni della morte
e risurrezione di Gesù.” (Luca 24,48)
* * *
GIORNATA DEL DIALOGO EBREO-CRISTIANO
* * *
Venerdì 22, ore 21.00
Consiglio Pastorale Parrocchiale:

Verifica dell’Avvento
Prospettive e programma 2010
L’attenzione annuale del P.P.P.
* * *
RACCOLTA PER LE MISSIONI
I nostri bambini e ragazzi hanno organizzato un banco durante il Borgo Rurale
e hanno raccolto € 500,00:
Missioni Diocesane: € 150,00
Orfanotrofio TOGO: € 350,00

Una Comunità che celebra - La Liturgia domenicale: Il Battesimo del Signore - 10 gennaio 2010

GESU’, FIGLIO AMATO CHE CI FA FIGLI


Aspersione con l’Acqua

Signore Gesù, solidale con noi

nel peccato: sàlvaci dai nostri peccati.

Signore, pietà!

Cristo Risorto, immerso nel Giordano: facci emergere nuove creature.

Cristo, pietà!

Signore, Figlio del Padre, il tuo Spirito

ci faccia sentire amati dal Padre.

Signore, pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’Assemblea

+ Padre d’immenso amore, tu hai consacrato con la potenza del tuo Spirito il tuo Figlio, Verbo fatto uomo, e lo hai stabilito luce del mondo e alleanza di pace per tutti i popoli. Concedi a noi, che oggi celebriamo l’evento della sua immersione nel Giordano, di vivere anche noi figli nel Figlio, in cui il tuo amore si compiace.

Egli è Dio, e vive… Amen!

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro del profeta Isaia

40,1-5. 9-11

«Consolate, consolate

il mio popolo, dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione

è compiuta la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano

del Signore il doppio

per tutti i suoi peccati». Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada

per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi

in piano e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie

a Gerusalemme. Alza la voce,

non temere; annuncia alle città di Giuda:

«Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza,

il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare

il gregge e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».

Parola di Dio

Salmo responsoriale - 103

R./ Benedici il Signore, anima mia!

[Laudate Dominum...omnes gentes. Alleluja!]

1. Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.

2. Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.

4. Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

5. Mandi il tuo Spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Dalla lettera di san Paolo apostolo

a Tito 2,[11-14];3,4-7

Figlio mio, [è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Ma]

quando apparvero la bontà di Dio,

salvatore nostro, e il suo amore

per gli uomini, egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito santo, che Dio ha effuso

su di noi in abbondanza per mezzo

di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza,

eredi della vita eterna.

Parola di Dio

Alleluja, alleluja!

Viene colui che è più forte di me,

disse Giovanni; egli vi battezzerà

in Spirito santo e fuoco. Alleluja!

+ Dal vangelo secondo Luca

3,15-16.21-22

In quel tempo. Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco».

Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore

Professione di Fede - promesse battesimali

+ Rinunziate…? Rinuncio!

+ Credete in Dio, Padre…? Credo!

+ Credete in Gesù Cristo…? Credo!

+ Credete nello Spirito santo…? Credo!

+ Questa è la nostra fede…! Amen!

la Parola si fa Preghiera

+ Fratelli e sorelle, immersi

e rinnovati in Gesù, ci rivolgiamo

al Padre con un cuore di figli:

R./ Padre, rinnovaci nel tuo amore!

- Concedi alla tua Chiesa di immedesimarsi nei problemi del mondo di oggi, per donare speranza e gioia a tutti gli uomini, ti preghiamo:

- Il tuo Spirito ispiri ai responsabili delle nazioni la difesa del diritto, della giustizia, della libertà, ti preghiamo:

- Dona ad ogni persona la coscienza della propria vocazione ad essere figlio tuo e fratello di tutti, ti preghiamo:

- Permetti alle nostre figlie e ai nostri figli di poter sviluppare, con la testimonianza e l’aiuto di noi adulti, la fede e la vita cristiana ricevute nel Battesimo, ti preghiamo:

- A noi, rinati uomini nuovi e fratelli nel Battesimo, concedi di alimentare sempre questa vita nell’Eucaristia che celebriamo, ti preghiamo:

dalla Parola all’Eucaristia

+ Ti ringraziamo, Padre, tu continui a manifestarci il tuo amore nell’amato Figlio Gesù. Trasforma pure noi, come il pane e il vino che ti presentiamo, perché tu possa trovare anche in noi compiacimento. Per Cristo… Amen!

alla Comunione

Questa è la testimonianza di Giovanni: “Io l’ho visto, e ho attestato

che egli è il Figlio di Dio”.


2010 ...primi passi di un anno insieme

Presi dai riti pagani del Capodanno, forse non abbiamo nemmeno notato che l’1 gennaio è la festa di Maria, la Madre di Dio. L’ottavo giorno dopo il Natale -che dura appunto come la Pasqua un settimana intera!- ricorda la circoncisione di Gesù in quanto ebreo (una nuova attestazione della sua autentica umanità!). Maria è Madre di tutta la persona di Gesù: Uomo e Dio.

Tralasciando i contorni teologici, si tratta di un “salto di qualità” per tutta intera l’umanità, come natura e come società! Una fecondità inaudita ci viene donata molto più gratificante di tutti gli auspici e gli auguri che accompagnano per tradizione l’inizio del nuovo anno, fatti più che altro per formalità o scaramanzia! Ma soprattutto alle speranze di PACE, anche con il CREATO

Oro, incenso e mirra a Betlemme; acqua del Giordano; acqua che diventa vino a Cana...

Doni della natura che ricambiamo con gratitudine e che diventano segni di un evento che ancora ci stupisce: l’Amore luminoso si manifesta a tutti i popoli, a tutti gli uomini immergendosi come flusso di vita incorruttibile nel fluire delle nostre esistenze spesso sterili, riempiendo i nostri vuoti e trasformandoci in persone nuove capaci di amore autentico.

Questi misteri-eventi salvifici illuminano da dentro e fecondano i nostri intenti e progetti umani, individuali e sociali che in questo gennaio si danno particolare risalto.

Di immigrazione si parla e sparla forse un po’ troppo in Italia… quanto da dire, ma soprattutto da fare. La Chiesa invita tutti il 17 a considerare soprattutto “Il MINORE migrante e rifugiato: una SPERANZA per il futuro”. Dal Vangelo sempre prospettive nuove per la società e l’umanità iniziando anzitutto da se stessa: i cristiani disuniti non sono certo una buona testimonianza per il mondo, ma lo è sicuramente il loro sforzo e il loro impegno per pregare e operare per l’Unità di tutti i credenti in Cristo.

“Testimoni della morte e risurrezione di Gesù.” (Luca 24,48) è ciò che unisce

in questa settimana dal 18 al 24 i cristiani di tutto il mondo nella preghiera

e dell’impegno puntare tutti all’Unità chiesta da Gesù al Padre (Giovanni 17).

Ma la Chiesa non si limita al dialogo tra cristiani: più urgente che mai è con il mondo ebraico

e non solo per la questione medio orientale! Ogni tanto sorgono vecchie polemiche, è un dialogo in punta di piedi… ma al di là dei risultati è il cammino condiviso che conta.

Questo primo mese dell’anno, così luminoso e ricco di stimoli alla coscientizzazione, come uomini e come credenti, si conclude il 31 con la Giornata Mondiale per i Malati di Lebbra,

una situazione scandalosa che condanna all’emarginazione ancora centinaia di migliaia di persone e che ancora non abbiamo debellato, nonostante sia alla nostra portata farlo.

Non sarà solo un giorno "contro" la diffusione di una malattia,

ma soprattutto una giornata "per" la diffusione di un contagio speciale:

il contagio della dignità e della bellezza di ogni persona.