sabato 5 dicembre 2009

Programmazione pastorale parrocchiale 2009 - 2010

2008-2011: GESU’ RISORTO
LA SPERANZA CHE CI FA VIVERE!


2008-2009: Annunciamo la Speranza
Evangelizzazione e Catechesi

I - La comunità cristiana e l’educazione: CEI 2009

Cresce l’appello di “domanda educativa” da parte della famiglia, della scuola, della società… espressa in modo particolare da papa Benedetto XVI come “urgenza” e raccolta dai vescovi italiani come una “sfida” e un’emergenza, tanto da orientare in tal senso l’impegno pastorale nel prossimo decennio 2010-2020.
La comunità parrocchiale è, e diventa, “luogo educativo”, per adulti, giovani, ragazzi, bambini… famiglie, se anzitutto risponde alla sua vocazione di essere “spazio umano e storico” (= sacramento, segno) di comunione con il Signore e con gli altri.

“Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo. Che cosa significa questo in concreto? Anche qui il discorso potrebbe farsi immediatamente operativo, ma sarebbe sbagliato assecondare simile impulso. Prima di programmare iniziative concrete occorre promuovere una spiritualità della comunione, facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l'uomo e il cristiano, dove si educano i ministri dell'altare, i consacrati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le famiglie e le comunità” (Giovanni Paolo II, NMI 43).

I momenti e gli strumenti che offrono formazione alla vita cristiana (catechesi, predicazione, celebrazioni, attività…) contribuiscono anche alla crescita e alla realizzazione umana delle persone se anzitutto sono espressione dello “stile educativo di Gesù” che, se da noi profondamente assimilato, diventa espressione e fonte di educazione: “Chi segue Cristo, vero uomo, diventa lui stesso più uomo” (Con. Vat. II)

Per questo anche le nostre proposte formative, nella loro modalità, stile e contenuto dovranno essere vicine alle esigenze più genuine e urgenti della nostra convivenza.

II -Catechesi degli/per/con gli adulti

1. La C.d.A. è indispensabile per il cammino ordinario della comunità cristiana. Con l’eucaristia domenicale costituisce il nucleo portante della sua stessa vitalità.

2. Essa si attua concretamente in diversi momenti nei quali gli adulti sono coinvolti ed è importante che essi siano coordinati in un progetto formativo unitario che ne determina il metodo, lo stile, gli obiettivi… in modo tale che essi ci permettano di “crescere insieme in Cristo Gesù”.

3. La predicazione domenicale, è sentita sempre più come formazione della coscienza cristiana individuale e comunitaria (attraverso un ascolto attento della parola di Dio, curando la preparazione dei lettori, dei testi e ai tempi liturgici, monizioni e introduzioni; fornendo a tutti materiale adatto per approfondire le tematiche bibliche annunciatele).

4. Essa necessita di un momento settimanale caratterizzato dalla condivisione e dalla preghiera.

5. Con un ritmo più o meno mensile saranno proposti incontri di catechesi che svilupperanno una tematica unitaria e legata alla nostra situazione attuale.
Anche la preghiera mensile è un’ulteriore occasione di crescita.

6. I genitori dei bambini e dei ragazzi dell’ I.C. hanno più possibilità degli altri.
6.1. Vanno intensificati gli incontri tra i genitori dei diversi gruppi, non solo all’inizio, in modo che, partendo dalla loro collaborazione, sia aiutarli in un loro cammino di crescita personale. Comunque il ruolo dei catechisti è determinante per un’azione formativa capillare e personalizzata.
6.2. A loro, dal mese di gennaio, possiamo proporre incontri periodici di condivisione e di auto-aiuto partendo dai quotidiani problemi educativi in famiglia.

7. Con le giovani coppie e fidanzati riprenderemo il cammino… speriamo che se aggiungano di nuovi. Occorrono persone e idee per l’animazione…

8. Rimane aperto l’orizzonte del “primo annuncio” ai “non praticanti”, vera sfida per la comunità cristiana.

III - Catechesi di Iniziazione Cristiana dei bambini e dei ragazzi

L’I.C. è ancora “un cantiere aperto”! Il P.C.P. di I.C. aggiornato al settembre 2009, testimonia il nostro continuo processo per rispondere adeguatamente alla necessaria educazione cristiana delle nostre giovani generazioni nel contesto del cammino con tutta la chiesa italiana.

Anche qui dobbiamo perseverare e approfondire curando soprattutto la formazione dei catechisti.

2009-2010: Celebriamo la Speranza
Liturgia e Preghiera


2. La liturgia, specialmente l'Eucaristia, contribuisce… a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa.

6. La Chiesa mai tralasciò di riunirsi in assemblea per celebrare il mistero pasquale di Gesù Cristo: leggendo « in tutte le Scritture ciò che lo riguardava» (Lc 24,27), celebrando l’Eucaristia, nella quale
« vengono resi presenti la vittoria e il trionfo della sua morte » e rendendo grazie «a Dio per il suo dono ineffabile» (2 Cor 9,15) nel Cristo Gesù, «a lode della sua gloria» (Ef 1,12), per virtù dello Spirito santo.

7. Per realizzare un'opera così grande, Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche: nella Messa, sia nella persona del ministro, sia soprattutto sotto le specie eucaristiche. È presente nella sua Parola: è Lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura. È presente infine quando la Chiesa prega e loda, lui che ha promesso: « Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, là sono io, in mezzo a loro » (Mt 18,20).
Nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado.


9. La sacra liturgia non esaurisce tutta l'azione della Chiesa. Infatti, prima che gli uomini possano accostarsi alla liturgia, bisogna che siano chiamati alla fede e alla conversione.

10. Nondimeno la liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia.

12. La vita spirituale tuttavia non si esaurisce nella partecipazione alla sola liturgia.
Il cristiano, infatti, benché chiamato alla preghiera in comune, è sempre tenuto a entrare nella propria stanza per pregare il Padre in segreto; anzi, secondo l'insegnamento dell'Apostolo, è tenuto a pregare incessantemente.


14. È ardente desiderio della madre Chiesa che tutti i fedeli vengano formati a quella piena, consapevole e attiva partecipazione alle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano, « stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo acquistato » (1 Pt 2,9; cfr 2,4-5), ha diritto e dovere in forza del Battesimo. A tale piena e attiva partecipazione di tutto il popolo va dedicata una specialissima cura nel quadro della riforma e della promozione della liturgia. Essa infatti è la prima e indispensabile fonte dalla quale i fedeli possono attingere il genuino spirito cristiano, e perciò i pastori d'anime in tutta la loro attività pastorale devono sforzarsi di ottenerla attraverso un'adeguata formazione.

(Paragrafi della Costituzione del Concilio Vaticano II
sulla “Liturgia nella vita della Chiesa”)

1. La liturgia non può essere vissuta solo come “la messa domenicale” ma è, per la nostra comunità parrocchiale, “luogo e momento” nel quale Cristo forma la nostra comunità come popolo di Dio, attraverso la sua Parola e il dono di sé nel Pane di vita, per l’azione dello Spirito.
Celebriamo insieme una vita che continuamente ci rigenera come figlie e figli di Dio Padre, persone nuove.

* Questo ci impegna in modo speciale a curare ed a mostrare l’unitarietà tra i tre capisaldi dell’esperienza di comunità parrocchiale:
CATECHESI – LITURGIA – CARITA’.

2. In questi anni abbiamo curato la celebrazione eucaristica domenicale, non solo come momento cultuale, ma di comunione e di formazione comunitaria per ognuno, con una particolare attenzione alle famiglie e ai più piccoli.
Vogliamo che ciascuno si senta accolto in una comunità di fratelli e di sorelle, che abbia la possibilità di ascoltare, cantare, pregare… soprattutto di incontrare il Signore, maestro e pastore della nostra comunità.

* Questo ci impegna in modo particolare a curare L’ACCOGLIENZA alle celebrazioni (soprattutto quella domenicale). La redazione e la distribuzione dei SUSSIDI liturgici (foglietto domenicale e libretto dei canti). La disposizione degli AMBIENTI e degli ARREDI LITURGICI.

* Soprattutto a formare i lettori della Parola di Dio, la preparazione di chi presiede, la partecipazione dei bambini e dei ragazzi…

3. Preziosi sono per noi i tempi che da sempre la Chiesa dedica ad un cammino individuale e comunitario più intenso: Avvento e Quaresima. Gesti e simboli, ammonizioni diventano più evidenti e costituiscono i riferimenti per un itinerario che ci consenta di camminare tutti insieme, piccoli e adulti.

* E’ un’esperienza già in atto e che dà buoni frutti: l’itinerario liturgico che diventa formativo alla vita cristiana; l’unità con i momenti di catechesi degli adulti e dell’IC dei più piccoli; la maggiore consapevolezza nel celebrare il mistero di Cristo, crocifisso – risorto, nell’anno liturgico.

* Sono tempi in cui curare maggiormente la formazione alla liturgia e alla preghiera, sia comunitaria che individuale, fornendo materiale utile e adatto a ciascuno.

* Così come il richiamo al percorso penitenziale e al sacramento della riconciliazione.

4. La domenica celebriamo Cristo, crocifisso - risorto, che ci nutre della sua Parola e del suo Pane: per questo vogliamo che la sua Parola continui ad illuminarci e a guidarci lungo la settimana, fonte di vita e di comunione che si esprime anche con: - le celebrazioni eucaristiche feriali nelle contrade;
* Lunedì a Paglieroni; Martedì a San Giorgio; Sacchetti…?; Giovedì in centro;
- i momenti di adorazione, di preghiera comunitaria (anche nelle case);
* Primo Venerdì del mese; il 2 del mese in casa Bianco; le novene; la via crucis; il rosario…;
- la lettura orante della Parola domenicale;
* Comunitariamente ogni Mercoledì, alle ore 21.00 in chiesa p.le; individualmente con i testi biblici suggeriti sul foglietto domenicale;
- la preghiera di lode mattutina e serale.
* In alcune occasioni particolari viene proposta e celebrata, in modo che sia capita e utilizzata come preghiera individuale.

5. Annunciare e celebrare la morte e risurrezione del Signore ci impegna in uno stile di vita segnato dal desiderio e dall’impegno costante di rinnovamento di noi stessi, di ritorno fiducioso dal Padre, di cambiamento con la forza dello Spirito per vivere nella Riconciliazione e nel Perdono reciproco, anche attraverso il sacramento nel quale confessiamo l’amore misericordioso di Dio e i nostri “no” a Lui, agli altri e a noi stessi.

* E’ancora lungo il cammino per far acquisire ai cristiani di oggi il senso comunitario della Riconciliazione, sia come mistero del dono della salvezza che come atto salvifico personale; lo stesso vale per il senso del peccato e la consapevolezza della colpa con le sue manifestazioni e ripercussioni sociali: siamo un popolo di redenti!

* Le celebrazioni penitenziali comunitarie, nei vari periodi dell’anno, anche con la confessione individuale stanno diventando “normali”.

* Il prete è sempre a disposizione per il sacramento della confessione almeno mezz’ora prima di ogni celebrazione e per appuntamento.

* Il tempo quaresimale è il più indicato per un’opportuna catechesi (cfr. programma annuale della catechesi degli adulti).

6. La continua e progressiva azione salvifica di Cristo, morto e risorto, viene celebrata nella Chiesa attraverso i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana: Battesimo - Confermazione ed Eucaristia. Anche l’unione matrimoniale ha il suo valore sacramentale espresso nella celebrazione comunitaria, con l’eucaristia.

* Per il Battesimo si predilige la celebrazione nella liturgia domenicale quando è desiderata dalla famiglia e non ci sono controindicazioni coniugali che comprometterebbero la piena partecipazione dei genitori anche all’eucaristia. Comunque si preferisce il sabato o la domenica anche per una celebrazione familiare.

* Per il Matrimonio si cerca di far riflettere sull’opportunità della sua celebrazione nell’Eucaristia soprattutto quando si verifica la differenza di culto o la dichiarata non pratica sacramentale (cfr. Nuovo Rito della CEI del 2003). Solo se si tratta di sposi che frequentano assiduamente la comunità si concede la celebrazione nella liturgia domenicale.

* Per la prima Comunione eucaristica sono già date sufficienti e motivate indicazioni sulla modalità di preparazione e di celebrazione attualmente in uso nella nostra comunità. Su tutto prevale il criterio della sua celebrazione non in clima straordinario, ma domenicale e con la partecipazione della comunità parrocchiale e non solo dei parenti.

* Comunque è riconosciuto il valore catechetico e mistagogico di queste celebrazioni per tutta la comunità.

7. Evento singolare, che richiede una particolare cura celebrativa e catechetica, sono i Funerali.

* Il fatto che sovente siano presenti numerosi cristiani che non sono della nostra comunità o che hanno perso la pratica sacramentale ci induce ad una più efficace evangelizzazione sul senso della morte, della vita eterna e della risurrezione del nostro corpo. Nello stesso tempo è utile un richiamo alle condizioni necessarie per accostarsi degnamente alla comunione eucaristica.

8. Il nostro intento di evangelizzazione deve animare e trasformare le forme di pietà popolare: novene, processioni, pii esercizi, devozioni… perché Cristo ne sia il centro attraverso la sua Parola.

* Un impegno particolare nel tradizionale “Mese di Maggio” ci deve essere per un’efficace catechesi mariana. Inoltre è un forte momento aggregativo nelle contrade.

Consiglio pastorale di venerdì 4 dicembre 2009

Il CPP del 4 dicembre è stato convocato domenica 22 novembvre c.a.
Ha avuto il seguente svolgimento:

1. Preghiera iniziale sulla liturgia di Avvento: I Domenica (Emanuele B.)
2. Introduzione di p. Roberto
- Un momento di preghiera come CPP in questo tempo di Avvento… siamo invitati ad essere “vigilanti nella preghiera e operosi nella carità” anche grazie al discorso di Benedetto XVI all’Angelus di domenica scorsa.

3. Presentazione del documento di base per la Programmazione 2009-2010
- Viene letta e commentata la parte del nostro Progetto Pastora Parrocchiale triennale riguardante “La vita liturgica e di preghiera” della nostra comunità parrocchiale che vorremmo curare in modo particolare in quest’anno.
- In modo speciale la catechesi settimanale in tempo di quaresima sull’evento della riconciliazione del peccato nell’opera redentiva di Cristo.
- Riguardo all’impegno educativo sulla scia della Chiesa italiana per il decennio 2010 – 2020 aspettiamo gli orientamenti della CEI; speriamo in una maggiore collaborazione delle parrocchie nella nostra zona pastorale e nel nostro distretto scolastico, anche con una maggior collaborazione con le scuole.

4. Osservazioni e riflessioni di approfondimento.
- Vengono apportate modifiche e completati alcuni passi.

5. Il calendario del mese di dicembre 2009
- Viene presentato e commentato in alcuni punti e vengono sottolineate alcune date.

6. Aggiornamento dalle Commissione pastorali
- Il parroco sottolinea la difficoltà riscontrata da molti in comunità parrocchiale, a capire la realtà di disagio di alcune famiglie e il significato del nostro intervento caritativo.
A partire dal CPP ci dovrebbe essere un’azione di sensibilizzazione e di chiarimento nei contatti personali per aiutare a capire il senso dell’azione caritativa cristiana.
Qualcuno dice che occorrerebbe una catechesi appropriata. O più interventi di chiarificazione.

7. I Consigli pastorali del 2010
- Attendiamo con fiducia gli Orientamenti CEI per il 2010 – 2020 sull’impegno educativo.

Varie ed eventuali
- Il consiglio si conclude alle 22.45 con la preghiera e la Benedizione.

Agenda settimanale: 6 - 13 dicembre 2009


Agenda settimanale
7 - 13 Dicembre 2009
* * *
Lunedì 7
Festa di Maria Immacolata
ore 18.30: S. Messa in chiesa p.le

Martedì 8 dicembre
ore 9.00: S. Messa in san Giorgio
ore 11.00: S. Messa in chiesa p.le
e Battesimo di Tommaso La Morgia

Mercoledì 9
ore 21.00: Condividiamo la Parola

Giovedì 10, ore 18.30: S. Messa in chiesa p.

Sabato 12
Terza Domenica di Avvento C
ore 18.30: S. Messa in chiesa p.le

Domenica 13
ore 9.00: S. Messa in san Giorgio
ore 11.00: S. Messa in chiesa p.le

Il Pane quotidiano della Parola di Dio


La Parola: PANE di ogni GIORNO
Proponiamo le letture del lezionario feriale


Lunedì: Isaia 35,1-10; Luca 5,17-23

Martedì: Lettura della Festa dell’Immacolata

Mercoledì: Isaia 40; Matteo 11,28-30
Giovedì: Isaia 41,13-20; Matteo 11,11-15
Venerdì: Isaia 48,17-19; Matteo 11,16-19
Sabato: Siràcide 48,1-4.9-11; Matteo 17,10-13

Prosegue l’annuncio domenicale e l’invito ad accogliere
e riconoscere le venute del Signore nelle persone e negli eventi.
Così dobbiamo attendere il ritorno di Cristo.
Dio, da sempre ha un progetto di comunione con l’umanità
ed Egli, tenacemente, tenta di ricostruirlo.
Dio lo realizza, non in modo appariscente:
vuole rinnovare il mondo attraverso i più piccoli tra noi.
Questa è la nostra consolazione!

Avvento in preghiera

Avvento in Preghiera

Siamo sordi e ciechi, non vogliamo sentire
e vedere il nostro bisogno di Te:
Vieni, Signore, con la tua Parola!
Siamo preoccupati solo di noi stessi,
di star bene noi, nel nostro piccolo:
Vieni, Signore, nei problemi degli altri!
Siamo soli dietro i nostri muri
e abbiamo paura di come siamo
dietro le nostre maschere:
Vieni, Signore, abbatti le nostre barriere!
Siamo su strade senza senso,
percorriamo sentieri impraticabili
che non ci fanno incontrare:
Vieni, Signore, sei tu il Ponte tra noi!
Siamo delusi e amareggiati, incapaci di fare
il primo passo verso te e verso gli altri:
Vieni, Signore, sei tu la Via!
Siamo qui, Signore, affamati e assetati:
saziaci con il tuo corpo dato per noi:
Vieni, Signore, sei tu la Vita!

Una Comunità che celebra: II Domenica di Avvento/C - 6 dicembre 2009

Accensione II Cero d’Avvento

Giovanni il battista
ci invita ad preparare
la strada al Signore
che viene, cambiando
i nostri atteggiamenti.

Aspersione Battesimale

Vieni, Signore Gesù, abbatti ogni ostacolo, ogni barriera tra noi e con Te.
Signore pietà!
Vieni, Cristo Signore, rendici irreprensibili nell’amore tra noi e con tutti.
Cristo pietà!
Vieni, Signore Gesù, colma il nostro vuoto con la tua presenza e salvaci!
Signore pietà!

Preghiera dell’Assemblea

+ O Padre d’immenso amore, tu ci chiami alla luce della tua presenta tra noi. Raddrizza i tuoi sentieri fino a noi, spiana le alture della superbia, e preparaci a celebrare con fede ardente la venuta del nostro Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio, che vive… Amen!

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro del profeta Baruc
5,1-9

Deponi, o Gerusalemme,
la veste del lutto e dell’afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloriache ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia
di Dio, metti sul tuo capo il diadema
di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendorea ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre:
Pace-di-giustizia e Gloria-di-pietà.
Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi
sull’altura e guarda verso oriente;
vedi i tuoi figli riuniti, dal tramonto
del sole fino al suo sorgere,
alla parola del Santo,
esultanti per il ricordo di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce in trionfo
come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha deciso di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,
di colmare le valli livellando il terreno,
perché Israele proceda sicuro
sotto la gloria di Dio.Anche le selve e ogni albero odoroso
hanno fatto ombra a Israele
per comando di Dio.
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia che vengono da lui.
Parola di Dio.

Salmo responsoriale - 125

R./ Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

- Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,la nostra lingua di gioia.
- Allora si diceva tra le genti:«Il Signore ha fatto grandi cose
per loro».Grandi cose ha fatto il Signore per noi:eravamo pieni di gioia.
- Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrimemieterà nella gioia.
- Nell’andare, se ne va piangendo,portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,portando i suoi covoni.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
1,4-6.8-11

Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente.
Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona,
la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi
nell’amore di Cristo Gesù.
E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza
e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio
ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto
di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
Parola di Dio

Alleluja, alleluja!
Preparate la via del Signore,raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Alleluja!

+ Dal vangelo secondo Luca 3,1-6

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la Parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:

«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno dirittee quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
(Isaia 40,3-5)

Parola del Signore!

Professione di Fede - Promesse Battesimali

+ Rinunciate...? Rinuncio!
+ Credete in Dio, Padre…? Credo!
+ Credete in Gesù Cristo…? Credo!
+ Credete nello Spirito santo…? Credo!
+ Questa è la nostra fede… ! Amen!

La Parola si fa Preghiera

+ Fratelli e sorelle, oggi la Parola del Signore apre il nostro cuore alla sua venuta: si realizza la promessa di un mondo nuovo. Lo chiediamo nella nostra unanime preghiera:

R./ Vieni, Signore, e donaci la Vita!

- Rendi la tua Chiesa capace di annunciare la novità del Vangelo, il solo che può cambiare la vita di tutti: Vieni…

- Guida i capi delle nazioni, perché con i loro interventi preparino la strada ad un vero cambiamento sociale: Vieni...

- Raddrizza i percorsi delle nazioni, i pensieri dei governanti, perché la pace non sia solo un desiderio, ma un impegno quotidiano: Vieni...e donaci la Vita!

- Illumina ogni uomo e ogni donna, perché abbiano la possibilità di incontrarti:
Vieni, Signore, e donaci la Vita!

- Cambia ogni giorno il nostro modo di pensare e di agire, senza paura, ma fidandoci di te: Vieni... e donaci la Vita!

- Aiutaci a testimoniare e ad annunciare la novità della tua presenza che qui insieme sperimentiamo nella Parola e nell’Eucaristia: Vieni... donaci la Vita!

[Intenzioni proposte dai gruppi di I.C.]

Dalla Parola all’Eucaristia

+ Ti ringraziamo, Padre: tu mandi ancora oggi tra noi il tuo Figlio Gesù, perché il deserto della nostra vita torni a fiorire. Portiamo pane e vino, primizie della Vita nuova: il tuo Spirito compie per tutti gli uomini l’opera iniziata da Cristo, nostro Signore. Amen!


Preghiera Eucaristica - Acclamazioni

+ Prendete, e mangiate… per voi.
- E’ il Signore Gesù: si offre per noi!

+ Prendete, e bevetene… memoria di me.
- E’ il Signore Gesù: si offre per noi!

+ Mistero della fede!
- Annunciamo la tua morte,Signore;
proclamiamo la tua risurrezione;
nell’attesa della tua venuta!

Alla Comunione
“Voce che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri”.
una voce nel deserto

Ecco, finalmente uno che non si fa gli affari suoi…
che non si accontenta del tran tran quotidiano e che le cose vadano così.

50 milioni all’anno di persone
che muoiono per mancanza di cibo
e dell’indispensabile:
tra 50 anni, se non cambiamo stile di vita
e sistema economico, le future generazioni,
i nostri stessi figli, non potranno sopravvivere.
(Rapporto ONU)
Siamo dentro un sistema che permette a pochi di papparsi quasi tutto difendendo con le armi il proprio stile di vita
(1.000 miliardi in euro negli ultimi 3 anni per gli armamenti).

“E io… che c’entro, che ci posso fare?...”
Anzitutto riconoscere la cecità nella quale ci arrabattiamo
e imporci la consapevolezza che mi riguarda!

I CARE

La Parola di Dio viene su di noi per svegliarci:
ALZATEVI, STATE ATTENTI…


La lasceremo gridare nel deserto del nostro mondo,
insieme alle migliaia di grida inascoltate?
O ci uniremo a questo coro per gridare la nostra attesa,
il nostro desiderio… il nostro sogno: Vieni Signore.. a salvarci?!!
Ci sono percorsi da raddrizzare… per incontrarsi;
burroni da riempire... per riavvicinarsi;
barriere da abbattere…
ostacoli da spianare; ...ponti da ricostruire.
Gesù, colui che invochiamo,
ha iniziato la sua opera tra noi
e la porterà a compimento attraverso la nostra azione.
Deponiamo gli atteggiamenti disfattisti
e delusi, vestiamoci della giustizia di Dio
e incamminiamoci con tutti coloro che lo desiderano alla sua luce.