sabato 9 maggio 2009

PENTECOSTE 2009


“Tenete alta la Parola di Vita” (Filippesi 2,6)

Promossa dalla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali
dell’Arcidiocesi di Lanciano - Ortona
Anche quest’anno, vorremmo che la Pentecoste fosse il momento culminante del cammino percorso insieme come battezzati al servizio della nostra Chiesa locale e di invocazione dello Spirito vivificatore, perché la nostra missione sia più efficace in uno stile di comunione, di collaborazione e di corresponsabilità.
Siamo stati illuminati costantemente dalla figura e dall’opera dell’apostolo Paolo, nell’anno giubilare a lui dedicato, e come laici “raggiunti dalla sua parola, e consapevoli che la sua missione coinvolge” anche noi, abbiamo collaborato per la realizzazione della mostra fotografica a lui dedicata.
Questa e altre iniziative sono state “un’occasione di incontro con Cristo, che ha già trasformato la vita di Paolo e di tanti uomini e donne nella storia, che attratti dal suo amore si sono abbandonati alla sua Parola”.
E’ proprio il Vangelo di Gesù Cristo, il Crocifisso – Risorto, di cui non ci vergogniamo (cf. Romani 1,16) e che vogliamo “tenere alto” nelle nostre scelte personali e quotidiane, con la nostra presenza comunitaria nella Chiesa e nella società.
Di qui il tema scelto per questa Pentecoste 2009.
Siamo dunque nella scia tracciata dal’ultimo Sinodo dei Vescovi 2008, proprio sulla “Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”, che noi vogliamo declinare, in tutta la sua ricchezza anche nella vita e nella missione delle nostre aggregazioni laicali.
La “settimana di Pentecoste” si aprirà con un Convegno diocesano a Lanciano nella sala auditorium della BLS (v. le Cappuccini) Domenica 17 maggio, dalle ore 16.00 alle 20.00: La Parola di Dio nella vita e nella missione dei Movimenti ecclesiali.
Il nostro vescovo Carlo illustrerà il Messaggio che i Vescovi hanno inviato a tutto il popolo di Dio a conclusione del loro Sinodo. I rappresentanti di alcuni movimenti presenteranno come, nella loro esperienza, la Parola di Dio è accolta, meditata, vissuta e gli effetti che produce nelle persone.
Sarà un momento di comunione per approfondire e concretizzare la nostra conoscenza reciproca, per sentirci parte viva dello stesso corpo ecclesiale, per condividere la ricchezza dei vari carismi.
Momento culminante sarà la Veglia di Pentecoste: sabato 30 maggio, alle ore 21.00, a Ortona, nella Cattedrale di S. Tommaso.
Celebreremo la Parola di Dio con le suggestive ed efficaci immagini con cui la Sacra Scrittura ce la descrive e ce la dona.
L’animazione della liturgia è coordinata dalla comunità diaconale di Ortona e quella musicale da Gabriele De Guglielmo. In particolare le aggregazioni ecclesiali, che hanno sede a Ortona, possono collaborare direttamente sia per la liturgia che per il canto.
I due eventi sono promossi dalla Consulta dei laici, ma vogliono coinvolgere tutta la nostra comunità diocesana che avrà così, ancora una volta, la possibilità di contemplare l’azione dello Spirito in donne e uomini illuminati dalla Parola di Vita, che è Gesù stesso.

La Parola del Tempo Pasquale

Sui passi del Risorto
per incontrarlo vivo e presente
nella Comunità riunita in Lui


Celebriamo dalla Pasqua alla Pentecoste la vita nuova che Gesù ha donato all’umanità nella sua morte e risurrezione.
Le letture della Parola di Dio, in particolare dei vangeli, ci annunciano le manifestazioni diverse dell’unico volto glorioso del Risorto e il suo incontro con donne uomini, spesso increduli e smarriti, che Lui fa capaci di testimoniarlo (Atti degli Apostoli) e di renderlo credibile (Lettere apostoliche).
Nella sua Parola Egli continua a comunicare anche a noi la gioiosa notizia della sua definitiva vittoria sulla morte.
La comunica a donne sbalordite (Veglia);
ad apostoli affannati e increduli (Domenica);
nella propria carne al discepolo ancora ferito e accecato dall’odio (II domenica);
a discepoli delusi (III domenica).
come Pastore che offre la sua vita (IV dom.);
come vite che feconda noi tralci (V dom.);
un’inedita esperienza d’amore reciproco (VI);
come presenza che si sottrae allo sguardo ma non dal cuore che lo ama (Ascensione);
donandoci la forza di testimoniarlo ogni giorno nella carità e con gioia (Pentecoste).
E’ con questa straordinaria notizia, che riecheggia dalla bocca del Risorto e riflessa fino a noi da ogni frammento di vita, tutto l’universo si rianima e l’umanità si ridesta per una speranza che non può più morire.

p. R*

La Parola che si fa vita: V domenica di Pasqua


Parola che si fa Vita

Alcuni brani biblici a commento della Parola domenicale:
ci aiutano ad accoglierla come avvenimento di salvezza nella nostra vita.

Romani 11,16-18. 22-36
Innestati, per grazia, nell’albero buono.
Giovanni 21,1-13
Senza di me non potete fare nulla!

Gàlati 2,16-21
Non più io vivo, ma cristo vive in me.
Ezechiele 19,10-14
Se rimanete in me, porterete molto frutto.

Efesini 3,14– 4,7.15-16
Radicati nell’amore di Cristo, cresciamo con forza per edificarci nell’amore.

Agenda settimanale: 10 - 17 maggio 2009


Agenda settimanale
11 - 17 Maggio 2009
* * *
Benedizione delle Famiglie
C.da Sacchetti e Limitrofe
* * *
Lunedì 11
ore 21.00 - S. Messa a Paglieroni

Martedì 12
ore 21.00 - S. Messa a Sacchetti

Mercoledì 13
ore 21.00 - S. Messa a San Giorgio

Giovedì 14
ore 15.00 - Prima Riconciliazione
per il Gruppo Giordano

ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.le

ore 21.00 - Incontro dei fidanzati

Venerdì 15, ore 18.30
S. Rosario meditato in chiesa p.le

Sabato 16
ore 15.30 - Riconciliazione
per il Gruppo Cenacolo

ore 18.30 - S. Messa

VI Domenica di Pasqua
Domenica 17
ore 9.00 - S. Messa a San Giorgio
ore 11.00 - S. Messa in chiesa p.le

Prima Comunione
di Chiara Abbonizio
e di Gabriela e Lavinia Costantin
* * *
ore 16.00 - Auditorium della BLS
Lanciano - V.le Cappucini
Convegno diocesano promosso
dalla Consulta dei Laici
“Tenete alta la Parola di Vita”
La Parola di Dio
nella vita e nella missione
delle Aggregazioni Laicali
- Sulla scia del Sinodo 2008 -

Una comunità che celebra - Liturgia della V Domenica di Pasqua - 10 maggio 2009

IL RISORTO feconda la nostra esistenza


Preghiera penitenziale

Signore Gesù, la tua Parola è Vita,ma noi non ti ascoltiamo.
Signore, pietà!
Cristo Signore, il tuo Spirito in noi è fonte d’amore, ma non amiamo.
Cristo, pietà!
Signore Gesù, tu ci fai tuoi discepoli, ma noi abbiamo paura di seguirti.
Signore, pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’assemblea
O Padre, che ci hai inseriti in Cristo come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché, amandoci gli uni gli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di santità e di pace.
Per il nostro Signore... Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Dagli Atti degli Apostoli
9,26-31
In quei giorni. Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso. La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito santo, cresceva di numero.
Parola di Dio.

Salmo responsoriale (21)

R./ A te la mia lode, Signore,
nella grande assemblea.
[Laudate Dominum, laudate
Dominum, omnes gentes. Alleluja!]

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.I poveri mangeranno e saranno saziati,loderanno il Signore quanti lo cercano;il vostro cuore viva per sempre! *
Ricorderanno e torneranno al Signoretutti i confini della terra;davanti a te si prostreranno tutte le famiglie dei popoli.*
A lui solo si prostrerannoquanti dormono sotto terra,davanti a lui si curverannoquanti discendono nella polvere.*
Ma io vivrò per lui,lo servirà la mia discendenza.Si parlerà del Signore
alla generazione che viene;annunceranno la sua giustizia;al popolo che nascerà diranno:«Ecco l’opera del Signore!».*

Dalla prima lettera
di san Giovanni apostolo 3,18-24

Figlioli. Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato. Parola di Dio.

Alleluja, alleluja!
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore, chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluja!
+ Dal vangelo secondo Giovanni
[13,1.2.+]15,1-8

[Prima della festa di Pasqua, durante la cena, Gesù disse ai suoi discepoli]: «Io sono la vite [quella] vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.


La Parola si fa Preghiera
+ Fratelli e sorelle, uniti a Gesù la nostra preghiera giunge fino al Padre. Con fiducia chiediamo la fede di accogliere il dono di Dio.
R./ Ascolta, Padre, la nostra preghiera.

- Per la Chiesa, accolga la novità dello Spirito superando diffidenze e paure, preghiamo.

- Per coloro che governano la società, lo facciano “con i fatti e nella verità”, preg.

- Per Daniele e Soraya, che oggi sono battezzati nell’acqua e nello Spirito, imparino da tutti noi il comando dell’amore che Gesù ci ha dato, preghiamo.

- Per noi che ascoltiamo la parola di Gesù, perché desideriamo rimanere uniti a Lui come i tralci alla vite, preghiamo.

- Per tutti noi che gustiamo la gioia di essere figli di Dio, perché la comunichiamo agli altri con la nostra serenità e il nostro sguardo positivo sul mondo, preghiamo.

- Per noi qui riuniti in Eucaristia, troviamo in Gesù la pace e la fiducia che il nostro cuore cerca, preghiamo.

dalla Parola all’Eucaristia
Ti ringraziamo, o Padre, che ci tieni uniti a Gesù e ci ami come figli. Il pane e vino che ti presentiamo siano il segno della nostra comunione con Lui e ci rendano fecondi nell’amore.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.


Il ritorno di Pietro

Il pellegrinaggio di Benedetto XVI in Terra santa


La chiave per comprendere il viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa è racchiusa in una parola: pellegrinaggio. Il Papa lo ha detto e ripetuto in questi ultimi giorni, insistendo più volte sull'unica intenzione politica di questo suo importante itinerario, che è quella di contribuire alla pace.
E sorvolando la Grecia, nell'incontro con i giornalisti, ha precisato con molta chiarezza che desidera contribuire alla pace non come individuo ma in nome della Chiesa cattolica. La quale non è un potere politico, bensì una forza spirituale.
Ma in che modo una forza spirituale può essere in grado di influire su una situazione di persistenti tensioni e conflitti che da oltre sessant'anni grava, intricata e drammatica, su una terra che è santa per i tre grandi monoteismi?
Perché questa forza spirituale è una realtà.
Così come la preghiera, la formazione delle coscienze e l'appello alla ragione - i tre aspetti di questa forza spiegati dal vescovo di Roma ai giornalisti - sono strumenti efficaci per cambiare lo stato delle cose. Confidando nella ragione, comune a ogni uomo, e che dunque è la base per il confronto e l'incontro con tutti, come da anni Benedetto XVI va ripetendo con chiarezza e pazienza.
E che non si tratti di teorie astratte è emerso con evidenza dal discorso rivolto dal Papa all'aeroporto di Amman, davanti a un sovrano e in un Paese che con i fatti stanno dimostrando come può procedere il cammino comune tra musulmani e cristiani, che in Giordania sono una piccola minoranza (come del resto in quasi tutto il Vicino e Medio Oriente).
Pellegrino nei luoghi sacri alla memoria di Mosè e di Giovanni Battista, Benedetto XVI si è rallegrato che vi sia rispettata la libertà religiosa.
Essa costituisce infatti un diritto irrinunciabile di ogni uomo e di ogni donna che deve essere rispettato ovunque nel mondo.
Di fronte ad Abdullah II il Papa ha indicato la via maestra per promuovere i diritti umani: una "alleanza di civiltà" tra mondo occidentale e mondo islamico che possa superare le nefaste dinamiche delle contrapposizioni e dello scontro.
In un dialogo che non deve limitarsi a questi due interlocutori, ma estendersi all'ebraismo in un vero e proprio "dialogo trilaterale", come ha auspicato Benedetto XVI di fronte a giornalisti di tutto il mondo.
Lo impone la storia comune alle tre religioni monoteiste, lo chiede la ragione. Che è data da Dio a ogni donna e a ogni uomo, senza distinzioni.

g.m.v.—Osservatore Romano