venerdì 4 settembre 2009

Per approfondire la Parola domenicale


Alcuni brani biblici a commento della Parola domenicale:
ci aiutano ad accoglierla come avvenimento di salvezza nella nostra vita.

Romani 8,15-27 Lo Spirito geme in noi e intercede per noi.
Isaia 40,25-31 Dio dà forza allo spossato.

Giovanni 20,19-23 Genesi 1,1-5
Il Risorto alitò sui discepoli lo Spirito.

Efesini 2,4-10 Eravamo morti,
Dio ci ha fatti rivivere in Cristo.

Apocalisse 40,25-31
Ecco, io faccio nuove tutte le cose.

Agenda settimanale: 7 - 13 settembre 2009


Agenda settimanale
7 - 13 Settebre 2009

* * *
Lunedì 7
ore 21.00 - S. Messa a Paglieroni

Martedì 8
ore 18.30 - S. Messa a san Giorgio
ore 21.00 - Consiglio pastorale

Giovedì 10
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.le

Sabato 12
XXIV Domenica dell’Anno B
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.le

Domenica 13
ore 9.00 - S. Messa in san Giorgio
ore 11.00 - S. Messa in chiesa p.le
* * *
Orari Ss. Messe
(settembre - giugno)

DOMENICA
ore 9.00 in san Giorgio
e 11.00 in chiesa p.le

SABATO
ore 18.30 in chiesa p.le

LUNEDI’, ore 21.00 - c.da Paglieroni

MARTEDI’, ore 18.30 - in san Giorgio

GIOVEDI’, ore 18.30 - in chiesa p.le
* * *
Per c.da Sacchetti stiamo cercando
un luogo adatto così da assicurare
una celebrazione eucaristica settimanale
* * *
Per il restauro della statua
dell’Assunta abbiamo raccolto
€ 595,00 e € 800,00 .
sono stati donati alla chiesa
dal comitato feste 2009

Eventi comunitari

Domenica 6 settembre, ore 11.00
PRIMA COMUNIONE di Alex Del Pizzo

Domenica 20, ore 11.00
PRIMA COMUNIONE di Davide Doris
e di Fabrizia Pretoro

Domenica 27, ore 11.00
BATTESIMO di Alessia Aquilante
e di Nicole Gargarella

Domenica 4 ottobre, ore 11.00
BATTESIMO di Sofia Ucci

Comunità parrocchiale… casa di comunione e di formazione

Il consiglio pastorale parrocchiale ha iniziato gli incontri di verifica e di programmazione per il nuovo anno pastorale. Martedì 1 u.s. ci siamo soffermati sul crescente appello
di “domanda educativa” da parte della famiglia, della scuola, della società… espressa in modo particolare da papa Benedetto XVI come “urgenza”, e raccolta dai vescovi italiani come una “sfida” e un’emergenza, tanto da orientare in tal senso l’impegno pastorale nel prossimo decennio 2010-2020.
Ci siamo chiesti:
- La comunità parrocchiale è anzitutto “un luogo educativo” per adulti, giovani, ragazzi, bambini… famiglie?
Cosa possiamo fare perché lo sia
- Gli attuali momenti che offrono formazione alla vita cristiana (catechesi, predicazione, celebrazioni, attività…) contribuiscono anche alla crescita umana?
- Quali ambiti e aspetti vengono lasciati scoperti o trascurati?
Il dialogo tra noi è stato franco e aperto. Ora vorremmo che tutti ci sentissimo coinvolti in questa ricerca, per tentare di dare insieme una risposta anche nei confronti del nostro territorio.

Una comunità che celebra: liturgia domenicale XXIII anno B - 6 settembre 2009

GESU’, l’Uomo Nuovo aperto all’Amore



Invocazione penitenziale

Signore Gesù, Parola del Padre, vinci la nostra sordità.
Signore pietà!

Cristo Salvatore, Amore che rincuora, salva ogni essere umano dalla paura.
Cristo pietà!

Signore Risorto, Pane dei poveri, vinci il nostro egoismo che ci uccide.
Signore pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’Assemblea

+ O Padre, tu scegli i piccoli e i poveri per arricchirli di fede in te.
Aiuta anche noi, eredi del tuo regno, ad incoraggiare con la tua Parola gli smarriti di cuore:
tanta umanità, incapace perfino di pregarti, si apra per cantare con noi le tue meraviglie.
Per il nostro Signore... Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro de profeta Isaia
35,4-7

Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua.
Parola di Dio.

Salmo responsoriale - 145

R./ Loda il Signore, anima mia!
[Magnificat… anima mea Dominum!]

Il Signore rimane fedele per semprerende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre, il tuo Dio,
o Sion, di generazione in generazione.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
2,1-5 [6]

Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria,
sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni,
entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero
con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite:
«Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure:
«Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni
e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo,
che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?
[Voi invece avete disonorato il povero!]
Parola di Dio.

Alleluja, alleluja!
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.

+ Dal vangelo secondo Marco
7,31-37

Di nuovo [Gesù], uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne,
venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano.
Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi
e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo,
emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!».
E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e,
pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
Parola del Signore.

“Quando la nostra vita crolla
rovinosamente
noi ti preghiamo
di rinnovare
la tua opera
meravigliosa:
la tua Parola
non smetta mai
di far nuove tutte
le cose nel cuore delle nostre vite
tormentate.
Donaci il coraggio di essere noi
artigiani con te
della creazione nuova”.


Professione di Fede-Simbolo degli Apostoli

la Parola si fa Preghiera

+ Fratelli e sorelle. Gesù, Parola del Padre ci ha aperto il cuore all’ascolto e ora il suo Spirito ci fa esprimere la nostra lode e la nostra preghiera:

R./ Signore, salvaci!

- Fa’ che la Chiesa rianimi la speranza nelle donne e negli uomini di oggi che smarriscono la fiducia, ti preghiamo.

- Fa’ che nella politica e nell’economia ci siano persone che cercano onestamente il bene degli altri, ti preghiamo.

- Fa’ che noi cristiani rispettiamo la vita di tutti, soprattutto dei poveri e di coloro che vivono in necessità, ti preghiamo.

- Fa’ che la nostra comunità sia guidata dal tuo Spirito nelle scelte che ci accompagnano nel nuovo anno, ti preghiamo.

- Fa’ che la nostra assemblea, [che oggi con Alex condivide il tuo Corpo] sappia aprire il cuore a Te e le mani agli altri, ti preghiamo.

dalla Parola all’Eucaristia

+ Ti ringraziamo, o Padre: il tuo Figlio Gesù ci accoglie come poveri alla tua mensa. Il pane e vino che ti presentiamo siano nostro alimento e fonte di comunione e di condivisione tra noi.

Far sentire i sordi e far parlare i muti!


Gesù ci porta nel cuore del Vangelo: l’amore supera ogni distanza, abbatte ogni barriera.
Chi ama sa spendere la propria vita per gli altri, sa “svuotarsi” di se stesso per amare
e servire gli altri, a partire dai più deboli.
Gesù stesso si identifica con i poveri, i malati, i piccoli. Egli prende su di sé la nostra sofferenza… capovolge tutto ciò che il peccato ha provocato nel creato: noi siamo incapaci di ascoltare
la Parola e incapaci di portare testimonianza.
Spesso davanti al peccato e al male noi siamo sordi e muti. Non vogliamo ascoltare il “grido dei poveri” e non vogliamo dare testimonianza alla condizione inumana che richiede di “chiamare per nome il demone” per cacciarlo. Le situazioni di sofferenza in alcuni luoghi nel mondo, lontani ma anche vicini alle nostre case, impongono ai cristiani di agire insieme per alleviare la sofferenza umana e ristabilire la dignità della persona.
Ciò che ci unisce, nel desiderio di superare queste condizioni, è il nostro comune battesimo.
Nel battesimo siamo uniti perché in esso diveniamo fratelli e sorelle fra noi, perché siamo adottati come figli di Dio e dunque Gesù diventa nostro Fratello. Nel suo corpo noi siamo uno, così che, quando una parte del corpo soffre, tutto il corpo soffre.
La forza trainante dei primi cristiani era la loro sollecitudine per i fratelli.
In Italia siamo quotidianamente a contatto con coloro che hanno lasciato la loro terra,
la loro casa, a volte per la guerra e per la fame, in vista di un luogo migliore.
Troppo spesso noi ci tappiamo le orecchie alla loro condizione e alla loro richiesta di aiuto.
Questa cospirazione di silenzio esige una risposta!
Sappiamo che vi è sempre un rischio quando si apre la porta di casa a qualcuno che è sconosciuto. Gesù ha sempre corso questo rischio pur di incontrare una creatura di Dio.
Il nostro più grande nemico è la paura che ci fa chiudere la porta del nostro cuore
e ce la mantiene serrata. Se permaniamo in questo stato per un periodo lungo, diveniamo aridi
e viviamo solo nella paura, accumulando le nostre ricchezze solo per noi.
Prendere sulle nostre spalle la responsabilità di tutta la creazione, di tutta la famiglia umana
che regnava alle origini, prima che il peccato entrasse nel mondo. La violenza ai danni dei deboli
e degli indifesi, contro i bambini e le donne, contro i poveri e gli anziani che viene continuamente perpetrata nella nostra società, spinge i cristiani a sciogliere la lingua per poter parlare con una sola voce contro di essa... costruire comunione con tutti coloro che ascoltano la chiamata di Gesù a controbattere il male che c’è nel mondo di oggi.
Preghiamo per il dono dello Spirito, che fa nuove tutte le cose… che fa di tanti un solo corpo aprirà i nostri orecchi e scioglierà le nostre lingue.
Testo ecumenico, 2007