sabato 14 marzo 2009

Una comunità che celebra - Domenica III di Quaresima - 15 marzo 2009

Introduzione alla Liturgia della Parola
III Domenica di Quaresima/B – 15 marzo 2009


Ascoltiamo con attenzione e con fede la Parola di Dio nelle letture di questa terza domenica di Quaresima.
Nella prima lettura, dell’Esodo, Dio parla dal Sìnai al suo popolo attraverso Mosè: dona la sua Legge per vivere da uomini liberi.
Anche per noi sono “parole di vita”, così pregheremo con il Salmo 18.
La Parola che ci salva infatti è la Croce di Cristo, forza nella debolezza, segno del suo amore; così scriveva san Paolo ai Corinzi.
Questo è il segno che Gesù aveva dato ai Giudei nel Tempio di Gerusalemme. Ascolteremo nel vangelo di Giovanni che Gesù, con il suo corpo offerto per noi, ci mette in un nuovo rapporto con Dio.
Invochiamo lo Spirito, lasciamoci guidare da lui, perché la Parola che ascolteremo ci faccia risorgere dalla morte con Gesù.

Una comunità che celebra - Domenica III di Quaresima - 15 marzo 2009

GESU’, il FIGLIO, ci fa CASA del PADRE


Preghiera penitenziale

Signore Gesù, a noi egoisti dona il tuo comandamento dell’amore!
Signore pietà! (anche cantato)

Cristo Signore, a noi che siamo violenti dona la forza della tua Croce che salva!
Cristo pietà! (anche cantato)

Signore Gesù, a noi che ti cerchiamo
in un luogo dona la Chiesa come casa!
Signore pietà! (anche cantato)

Preghiera dell’Assemblea

+ Signore nostro Dio, tu solo sei Santo! Apri il nostro cuore ai tuoi comandamenti e donaci la sapienza della Croce, perché, liberati dal peccato il tuo Spirito ci faccia diventare Tempio vivo del tuo amore. Per il nostro Signore... Amen!

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro dell’Esodo
[19,1-2.25]; 20, 1-3.7-8.12-17


[Il terzo mese dall’uscita dall’Egitto, gli Israeliti arrivarono al deserto del Sinai e si accamparono davanti al monte. Mosè scese verso il popolo]. Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».
Parola di Dio.


Salmo responsoriale (18) - due cori -

R/. Signore, tu hai parole di vita eterna.

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima;la testimonianza del Signore è stabile,rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
1,22-25


Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Parola di Dio.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna. Lode a te, o Cristo...!

+ Dal vangelo secondo Giovanni 2,13-25


Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel Tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà (Sl 69.10). Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo Tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del Tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Parola del Signore!


lL Parola si fa Preghiera

+ Raccolti in unanime preghiera, come nuovo Tempio nel Signore, rivolgiamo a lui le nostre invocazioni.

R./ Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

- Per tutta la Chiesa, sia luogo di riconciliazione e di culto autentico celebrato nel servizio dell’umanità; ti preghiamo.

- Per chi governa ed emana le leggi, cerchi il consenso e la giustizia nel rispetto della dignità di tutti; ti preghiamo.

- Per coloro che cercano i segni della presenza e dell’amore di Dio, siano aiutati dalla nostra testimonianza della Croce di Cristo; ti preghiamo.

- Per coloro che sono afflitti da malattie e prove spirituali, trovino sollievo e aiuto nell’amore dei credenti; ti preghiamo.

- Il nostro incontro con Cristo in questa liturgia faccia crescere in noi il desiderio di una vita spirituale più profonda;
ti preghiamo.

Dalla Parola all’Eucaristia

Ti ringraziamo, Padre, ci raccogli nell’unico e vero Tempio che siamo noi riuniti nell’amore del tuo Figlio Gesù.
Nel presentarti pane e vino, ognuno di noi ti porti se stesso.
Per Cristo, nostro Signore. Amen!

La Parola che si fa Vita - III Domenica di Quaresima


Parola che si fa Vita
Proponiamo alcuni brani biblici a commento della Parola domenicale: ci aiutano
ad accoglierla nella sua profondità,
come avvenimento nella nostra vita,
alla luce di tutta la storia della Salvezza.

Romani 12,1-11 Il culto nel nostro corpo.

Apocalisse 21,9-11.22-27; 22,1 L’Agnello è il Tempio della nuova Gerusalemme.

Isaia 58,1-12 Il digiuno è rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo.

1Corinzi 3,10-23 Santo è il Tempio di Dio che siete voi.


AGENDA SETTIMANALE 15 -22 MARZO 2009


Agenda SETTIMANALE
16 - 22 Marzo 2009
* * *
OGGI in Curia a Lanciano:
ore 15.30 - Conferenza Aceti
(Pastorale della famiglia)
ore 16.00 - Conferenza Pellicanò (ACI)
* * *
Martedì 17 - ore 10.00
Incontro giovani preti

Giovedì 19 - San Giuseppe
ore 18.30 - S. Messa

Venerdì 20 - Giorno aliturgico
ore 18.30 - Via Crucis
ore 21.00 - Catechesi degli adulti
don Carmine Miccoli:
Paolo ai Galati: Il Vangelo della Libertà.

Sabato 21
ore 17.30 - Inaugurazione a Lanciano
Mostra sull’apostolo Paolo
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.

Domenica IV di Quaresima
ore 18.30 - S. Messa in chiesa p.

Domenica 22 Marzo
ore 9.00 - S. Messa in San Giorgio
ore 11.00 - S. Messa in chiesa p.
ore 15.00 - Incontro fidanzati

SULLA VIA DI DAMASCO - L’INIZIO DI UNA VITA NUOVA


Mostra dedicata alla figura
e all’opera dell’apostolo Paolo
Lanciano - Palazzo degli Studi
Sabato 21 - Venerdì 27 Marzo

Inaugurazione: Sabato 21
alle ore 17.30
Ingresso libero
orario: 9.00-13.00 e 15.30-19.00




In occasione dell’Anno Paolino, indetto da Benedetto XVI per celebrare i duemila anni dalla nascita di san Paolo, il Servizio nazionale per il progetto culturale della Chiesa Italiana e Itaca, società editrice e di promozione culturale, hanno promosso una mostra didattica itinerante dal titolo Sulla via di Damasco. L’inizio di una vita nuova.
La mostra è suddivisa in due sezioni.
La prima illustra i luoghi della vita di san Paolo, da Gerusalemme, dove partecipa alla lapidazione di santo Stefano, a Roma, dove subirà il martirio. Attraverso un ricco e originale repertorio fotografico tratto dall’archivio fotografico dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, si documentano tempi e luoghi della sua vita.
La seconda sezione si incentra sull’esperienza umana di Paolo, sulla sua nuova identità e coscienza, frutto dell’incontro con Cristo. Attraverso i testi tratti dalle lettere paoline e la rappresentazione che di lui hanno dato grandi artisti quali Annibale Carracci, Raffaello, El Greco, Velasquez, Rembrandt, Domenichino, Guido Reni, Batoni, o gli anonimi mosaicisti che gli hanno dedicato un ciclo nel Duomo di Monreale, il visitatore è portato dentro la sua straordinaria vicenda umana e la profondità del suo insegnamento.
Emerge così la statura di una delle personalità che più hanno segnato e dato forma alla civiltà occidentale.
In lui il dramma dell’esistenza ha trovato una singolare consapevolezza, espressa nelle sue Lettere, e un appassionato testimone, fino al martirio, della verità incontrata, in nome della quale era cordialmente aperto all’incontro e al dialogo con tutti, dall’umile carceriere di Filippi fino al potente primo ministro della corte imperiale e capo dello stoicismo romano, Seneca.
L’epilogo della mostra sottolinea il singolare rapporto tra Pietro e Paolo che appaiono come gli iniziatori di una nuova città, nella quale si concretizza «un modo nuovo e autentico di essere fratelli, reso possibile dal Vangelo di Cristo» (Benedetto XVI).

QUARESIMA 2009


Sulle orme dell’apostolo Paolo

L'ITINERARIO quaresimale si inserisce nell’Anno paolino
e la testimonianza di Paolo ci offre indicazioni preziose per viverlo.
Ci lasciamo illuminare dal suo incontro con il Risorto sulla via di Damasco.

La Quaresima non solo ci prepara a vivere la Pasqua, ma imprime nella nostra vita
quella novità che solo il Risorto può donarci.
Rileggendo Atti 9 ci accorgiamo che il cambiamento che Saulo vive è radicale:
all’inizio è presentato come un persecutore, alla fine come un perseguitato
a causa del nome di Gesù.

Tale è la sua “conversione”, divenire partecipe della Pasqua di Gesù,
come scriverà ai Filippesi: «Perché io possa conoscere lui, la potenza
della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, conforme nella morte,
con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti» (3,10-11).

Il cammino di conversione non è tanto un cambiamento morale,
Paolo non ne ha bisogno, si definisce "irreprensibile" circa l’osservanza della Legge
quanto un nuovo modo di sperimentare l’amore di Gesù che agisce gratuitamente
nella nostra vita. «Mentre eravamo peccatori, Cristo è morto per noi» (Rm 5,8).
Paolo lo scopre sulla via di Damasco.

La Quaresima sia tempo di grazia in cui incontrare a nostra volta questo amore
che gratuitamente ci fa morire all’uomo vecchio e rinascere alla novità del Signore Gesù.

Fr. Luca Fallica