mercoledì 22 luglio 2009

I Consigli pastorale e degli affari economici della parrocchia incontrano il nostro vescovo Carlo - mercoledì 22 luglio 2009

Il nostro vescovo ha espresso l'intenzione di trasferire p. Roberto Geroldi,
nostro attuale parroco ad un'altra comunità.
A darne la notizia è stato p. Roberto stesso ai due consigli della parrocchia (pastorale e degli affari economici) nella riunione congiunta del 13 u.s.
E' stato costituito un gruppo che ha lavorato
alla stesura di un piccolo documento da presentare
al nostro vescovo Carlo nel quale si adduco i motivi che indicano sconveniente, in questo momento, il trasferimento.
Lo proponiamo alla conoscenza e alla riflessione
di tutta la comunità parrocchiale.
Al nostro Vescovo
mons. Carlo Ghidelli



Abbiamo deciso di raccogliere in un documento le principali riflessioni nate nel momento in cui p.Roberto ha riunito il Consiglio Pastorale ed il Consiglio degli affari economici, per comunicare la possibilità di un suo trasferimento in altra parrocchia.
Come può immaginare, la nostra reazione è stata di sgomento e di dolore di fronte a qualcosa che non è comprensibile, perchè avrebbe l’effetto di bloccare un importante percorso che questa comunità ha intrapreso faticosamente, dopo lunghi anni di discontinuità e disorientamento generale.
Sono quindi nate spontanee in tutti noi molte domande che abbiamo deciso di rivolgere a Lei, che è sicuramente l’unica persona che potrà rispondere.
Tutti insieme ci siamo chiesti e quindi chiediamo a Lei:

Perché attingere proprio da Treglio?
Da quando Don Fulvio è andato via, da noi si sono susseguiti diversi sacerdoti, con una media di un nuovo parroco ogni anno.
Questa situazione ha generato in tutta la comunità la quasi certezza che Treglio sia soltanto una sede secondaria e di passaggio, con la conseguenza che negli anni c’è stato
un progressivo allontanamento di molti dalla nostra chiesa; inoltre la discontinuità nelle attività e l’assenza di un programma comunitario hanno confermato che a Treglio non poteva esserci una vera comunità parrocchiale.
P. Roberto è riuscito a invertire questo processo, facendo capire che era possibile costruire insieme, anche a Treglio, un percorso di crescita e di maturità, in cui ognuno di noi poteva avere un ruolo fondamentale.
Con lui si è instaurata una collaborazione attiva e consapevole, sempre alla ricerca di uno stile comunitario.

Perché non poter continuare?
Molti di noi, spinti da p. Roberto, hanno deciso di mettersi in gioco abbandonando situazioni di “comode e sterili frequentazioni domenicali”, per mettere al servizio di tutta la comunità le proprie potenzialità e capacità.
Questo C.P.P. si è a lungo interrogato sulle reali necessità della comunità di Treglio, avendo anche come guida la Nota Pastorale dei Vescovi Italiani del 2007 “Rigenerati per una speranza viva” ed ha così elaborato un progetto pastorale triennale che definisce il nostro programma di azione presente e futuro, presentato alla comunità nel Novembre 2008, quindi da meno di un anno.
Molte delle attività previste però sono appena agli inizi, perché non poterle portare avanti?
Abbiamo creato delle commissioni che devono ancora iniziare a lavorare, abbiamo trovato e formato con fatica nuovi catechisti, che devono partire con la loro prima esperienza e hanno bisogno di essere accompagnati.
Se p. Roberto dovesse andare via ora tutto questo resterebbe solo carta scritta, perché verrebbe a mancarci la guida e il sostegno di chi ha imparato a conoscere la nostra difficile e immatura realtà e che ha saputo, in questi pochi anni trascorsi insieme, trovare il modo di coinvolgere e farsi seguire.
Senza di lui obbiettivamente non abbiamo gli strumenti e le capacità per portare avanti quanto intrapreso, non siamo ancora abbastanza forti e autonomi.

Ha considerato nelle sue valutazioni, che la nostra Parrocchia si trova proprio ora in questo delicato momento?
Il cambiamento improvviso e radicale che ci è stato prospettato bloccherebbe inevitabilmente la crescita dell’intera comunità che resterà ancora una volta delusa e sfiduciata.

A che saranno valsi quindi gli sforzi che tutti noi abbiamo fatto finora?
Tutto il lavoro svolto da p. Roberto con il nostro aiuto potrà iniziare a portare frutti solo se ci sarà concesso il tempo di consolidare quanto iniziato e continuare a fortificarci.
Perché vuole negarci questa opportunità?
Quale futuro, quindi, per Treglio?

Da quanto Le abbiamo esposto finora, è evidente come il trasferimento di p. Roberto sarebbe per noi l’ennesima conferma che ci saranno sempre esigenze superiori che prevarranno su quelle della nostra piccola comunità, destinata, quindi, ad essere solo una sede di passaggio per i sacerdoti, prima che questi siano assegnati a migliore destinazione.

La valutazione finale spetta a Lei, ma confidiamo nel fatto che saprà dare il giusto peso a quanto Le abbiamo esposto e prenderà la decisione migliore per il bene della nostra comunità.


Treglio, 22 Luglio 2009
Il Consiglio Pastorale e il Consiglio Affari Economici