giovedì 12 giugno 2008

Agenda settimanale: 16-22 giugno 2008


Agenda settimanale
16 - 22 Giugno 2008

Lunedì 16
ore 21.00 - S. Messa a Paglieroni
* * *
Peregrinatio Santci Thomae
Martedì 17
ore 18.30 - S. Messa a San Giorgio
ore 19.00 - Accoglienza del busto
con le reliquie dell’Apostolo
san Tommaso
Processione alla chiesa parrocchiale
ore 19.30 - Preghiera dei vespri

Mercoledì 18
ore 9.00 - Preghiera di lodi mattutine
ore 18.00 - Veglia di preghiera
ore 18.30 - S. Messa
ore 19.00 - Congedo delle reliquie
* * *
Giovedì 19
ore 19.00 - Incontro gruppo caritativo

Venerdì 20
ore 18.30 - S. Messa e adorazione.
ore 21.00 - Consiglio Pastorale

Sabato 21
XII Domenica dell’Anno
ore 18.30 - S. Messa in parrocchia

Domenica 22 Giugno
ore 9.00 - S. Messa a San Giorgio
ore 11.00 - S. Messa in parrocchia
e prima Comunione di
Lucia Svedese e Luisiana Amoroso
* * *
Dal 23 al 27 p. Roberto sarà con i preti
ad Assisi per il ritiro spirituale:
non verrà celebrata la S. Messa.
Un ricordo per tutti nella preghiera!
* * *
Durante il mese di maggio
sono stati raccolti € 601,75 di offerte. Ringrazio tutti per la generosità.

La Parola che si fa vita

Atti 20, 17-35
Ho ricevuto il ministero di annunciare l’amore di Dio.

Isaia 61, 1-11
Sarete chiamati: sacerdoti del Signore.

Apocalisse 5, 9-20 Gioele 2, 18– 3,5
Ci hai fatti un regno di sacerdoti per Dio.

1Pietro 2, 9-10
Dio ci ha chiamato dalle tenebre
alla sua luce meravigliosa.

Una comunità che celebra - Domenica 11 dell'anno - GESU’, CHE CON AMORE CI FA SUO POPOLO


Preghiera penitenziale
Signore Gesù, noi siamo stanchi e sfiniti: facci rivivere!
Signore pietà!

Cristo Signore, noi siamo come pecore allo sbando: guidaci tu!
Cristo pietà!

Signore Gesù, noi ci allontaniamo dal Padre: riconciliaci con lui!
Signore pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’Assemblea
O Padre, hai fatto di noi un popolo di profeti e di sacerdoti, segno visibile della tua presenza nel mondo. Donaci di vivere in piena comunione con te e nel servizio dei fratelli, per diventare missionari e testimoni del Vangelo.
Per il nostro Signore… Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro dell’Esodo 19,2-6
Il terzo mese dall’uscita dall’Egitto, gli Israeliti arrivarono al deserto del Sinai, e si accamparono davanti al monte. Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte e gli disse: «Questo annuncerai agli Israeliti:
Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me. Ora, se ascolterete la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete la mia proprietà tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa». Parola di Dio.

Salmo Responsoriale (99)

R/. Noi siamo suo popolo,
gregge che egli guida.
[Jubilate Deo, omnis terra.
Servite Domino in laetitia. Alleluja!]

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,servite il Signore nella gioia,presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:egli ci ha fatti e noi siamo suoi,suo popolo e gregge del suo pascolo.

Buono è il Signore,il suo amore è per sempre,la sua fedeltà di generazione in generazione.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 5,6...11
Fratelli, quando noi eravamo ancora deboli, Cristo nel tempo stabilito morì per i peccatori. Già è raro che qualcuno sia disposto a morire per un uomo giusto; forse qualcuno oserebbe dare la propria vita per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Se infatti, quand’eravamo suoi nemici, Dio ci ha riconciliati con sé per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che ci ha riconciliati, ci salverà mediante la sua vita. Non solo, ma di questo possiamo pure vantarci!
Parola di Dio.

Alleluja, alleluja, alleluja!
Il Regno di Dio è vicino: cambiate vita e credete al Vangelo!
Alleluja, alleluja, alleluja!

Dal vangelo secondo Matteo 9,35– 10,8
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnava nelle loro sinagoghe annunciando il regno di Dio e guariva ogni malattia e infermità. Vedendo le folle, stanche e sfinite come pecore senza pastore, ne sentì compassione. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro:
«Rivolgetevi anzitutto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate che il regno di Dio è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore.

La Parola si fa Preghiera
Fratelli e sorelle, il Signore Gesù continua ad annunciarci la presenza del Padre nella nostra vita e ci guarisce dalle nostre infermità.
Rivolgiamoci a lui con fiducia:

R/. Ascoltaci, Signore!

- Per chi nella Chiesa è chiamato ad annunciare il Vangelo: lo faccia con la gratuità dell’amore che fa sperimentare la vicinanza di Dio; preghiamo.

- Per chi guida il cammino dei popoli: sia consapevole dei propri limiti e si senta forte della collaborazione di tutti; preghiamo.

- Per chi vive quotidianamente con fatica e non vede con fiducia il proprio futuro: trovi i cristiani vicini a sé animati da compassione; preghiamo.

- Per Chiara e Marianna, che oggi per la prima volta comunicano con noi al Corpo e Sangue del Signore: siano accolte e accompagnate nel loro cammino cristiano; preghiamo.

- Per questa assemblea riunita dal Signore: viva come popolo di Dio chiamato ad essere nel mondo segno di riconciliazione e di unità; preghiamo.

Dalla Parola all’Eucaristia
Ti ringraziamo, o Dio nostro Padre: se la tua parola ci ha toccato il cuore, anche noi saremo capaci di sentire compassione per l’umanità che ti appartiene e che tu ci doni perché noi la presentiamo a te. Per Cristo… Amen.


Notizie - News del 10 giugno 2008


Martedì 10 giugno alle ore 11.00, nella cattedrale di Lanciano, abbiamo celebrato le esequie di don Danilo Salomone che è stato parroco a Treglio. Lo ricordiamo con riconoscenza per il ministero svolto tra noi e lo pensiamo a celebrare la liturgia del cielo nel Signore risorto e in comunione con tutti i nostri cari che ci hanno preceduto nella casa del Padre.

Da martedì 10 giugno 2008 possiamo trovare “Treglio in cammino”, con tutte le rubriche di vario interesse per la comunità parrocchiale, anche su internet: http//
parrocchiatreglio.blogspot. com/
Il sito è ancora in fase di allestimento ma fruibile da tutti. Se qualcuno, esperto informatico, volesse collaborare per tenerlo aggiornato si renda disponibile in parrocchia.
Abbiamo anche una mail:
parrocchiatreglio@gmail.com

DILATARE IL CUORE - 15 giugno 2008


Non so se sia possibile dal punto di vista medico, con i mezzi chirurgici più avanzati… ma qualcuno dovrebbe riuscirci a far sì che il nostro cuore non si chiuda, non si restringa o peggio non si atrofizzi!
Sarà una sclerosi legata all’età, all’accumularsi delle esperienze della vita che hanno portato con sé delusioni o “facciate”… ma è facile che “il cuore” di bambino sia soltanto un ricordo delle scuole elementari.
E’ proprio questo l’intervento chirurgico che Gesù opera in noi: dilatarci il cuore oltre le nostre preoccupazioni quotidiane per noi stessi (salute, soldi, lavoro…), per i nostri familiari... sugli altri. Non è necessario che l’orizzonte copra distanze kilometriche, può anche essere chi vive nella casa accanto.
Potrebbe essere facile anche per me pensare solo a quello che ho da fare qui, nella nostra comunità… ma io so che la mia parrocchia è “il vasto mondo” e che io per primo sono a servizio di tutta la Chiesa.
Gesù vide le folle…
...ne ebbe compassione
Nei vangeli di queste domeniche è sempre evidenziato lo sguardo di Gesù (Mt 9, 2. 9. 22. 36): chi si sente guardato-amato da Lui si alza e inizia una vita nuova.
Vorrei che il suo sguardo ci trafiggesse il cuore, ci guarisse, ci facesse rialzare da noi stessi… e facesse vedere anche a noi
chi ci sta intorno, vicino o lontano, come un enorme raccolto da mietere.
Ma gli operai sono pochi… per questo Egli chiama e manda anche noi!
p. Roberto Geroldi

martedì 10 giugno 2008

Treglio in cammino - 18 maggio 2008 - Santissima Trinità

Che mondo... amato !

Cos’ha di così attraente questo mondo, nel quale noi viviamo, da attirare l’interesse di un Dio? Cosa mai ci troverà di interessante in noi?
Dio ama il mondo…
ma noi lo amiamo?

Beh, sembrerebbe proprio di no visto come noi trattiamo la natura, come ne sprechiamo le risorse, ne disprezziamo i limiti invalicabili spesso sfidandola con l’abuso edilizio, con l’urbanizzazione selvaggia, con le discariche a cielo aperto, con l’inquinamento spudorato…
Lo stupore dovrebbe coglierci anzitutto perché Dio ama proprio quello che noi spesso nemmeno apprezziamo.

Dio ama… anche quello che non è amabile!

Minorenni che violentano e uccidono una coetanea; un uomo che macella e stermina tutta la sua famiglia; un branco che massacra di botte un giovane; donne indotte alla prostituzione…
Meglio fermarsi qui perché a volte queste notizie ci vengo a nausea ancor mentre le stiamo ascoltando o leggendo.
Sale in noi il rifiuto di quello che accade, e la tentazione, dopo quella di giudicare e di condannare, è di estraniarcene, quasi che non ci appartenesse… quasi che noi non facessimo parte di questo mondo!

Dio ha tanto amato il mondo
da dare il suo unico Figlio

Qui lo stupore iniziale può anche diventare ammirata curiosità.
Dio dà il suo Figlio che non nessuno di noi gli chiede, di cui non pensiamo di aver bisogno.
Dà senza chiedere!
Dà non qualcosa, non un eroe, non una legge migliore… il suo Figlio, l’unico, visto che noi già da tempo abbiamo lasciato vuoto il nostro posto di figli!
Dà l’unico che ha e che lo ama, mentre il mondo lo rifiuta e lo odia.

...perché sia innalzato e
chi crede in lui abbia la Vita!

Attratti e salvàti da questo amore crocifisso noi possiamo trovare lì la Vita e la capacità di amare ciò che del mondo e di noi stessi non riusciamo a tollerare, ad amare.

E’ possibile!

Perché questo donare del Padre attraverso il Figlio è rimasto in noi come Amore.

Giubileo di san Tommaso apostolo



Il Giubileo è la memoria dell’arrivo in Ortona, il 6 settembre 1258, della Sacre Ossa dell’Apostolo Tommaso portate dall’Isola di Chios nel Mar Egeo dal navarca Leone. La ricorrenza, sempre solennemente celebrata, nel 1276 si arricchisce spiritualmente con la concessione dell’indulgenza plenaria (concessa da papa Innocenzo V nel 1276 a tutti i battezzati che il 6 settembre avessero visitato, alle condizioni stabilite dalla Chiesa, la cattedrale di San Tommaso Apostolo in Ortona. La concessione dell’Indulgenza è stata poi confermata dal Pontefice Bonifacio IX nel 1398). Il 5 luglio del 1479 il Papa Sisto IV con la “ Bolla Pastoris aeterni”, autorizzava lo spostamento del beneficio spirituale alla prima domenica di maggio, da allora chiamata domenica del Perdono, per permettere una presenza più numerosa di pellegrini in Ortona sulla tomba di San Tommaso, ”dove è conservato con grande riverenza il corpo dell’Apostolo”. La data del 6 settembre è sempre restata come memoria ecclesiale della traslazione del corpo dell’Apostolo. Dal 1858 viene stabilito di festeggiare solennemente la ricorrenza indicendo un Giubileo straordinario ogni 25 anni. L’evento più importante è individuato in una solenne processione a mare del Sacro Busto di san Tommaso come memoria del ritorno delle galee ortonesi con le Reliquie dell’Apostolo. Naturalmente la manifestazione viene preceduta da una serie di eventi preparatori alla straordinaria occasione. Per il Giubileo del 2008 sono stati programmati una serie di appuntamenti religiosi e culturali che, da maggio 2007 a settembre 2008, potranno portare ad una migliore conoscenza dell’Apostolo Tommaso e quindi ad un risveglio di interesse per questo moderno seguace di Gesù facendo rivivere ai contemporanei la grande venerazione dei nostri padri per Santo Protettore della nostra amata Città di Ortona.

MATTEO: un vangelo comunitario per la comunità cristiana. Il vangelo dell'anno A


E’ il primo libro del Nuovo Testamento, ma non ad essere stato scritto.
Seguendo la traccia del vangelo di Marco (scritto per la comunità di Roma come testo di catechesi per chi, avendo sentito parlare di Gesù, voleva conoscerlo per credere in lui e farsi battezzare), Matteo scrive, in aramaico, un nuovo racconto evangelico per i cristiani della Palestina (80 d.C.), che verrà usato anche negli ambienti greci.
GESU’ è presentato anche da Matteo, come il Figlio di Dio, anzi egli è:
- il Dio-con-noi, l’Emmanuele annunciato da Isaia (cfr. Mt 1, 22-23);
- il Maestro presente tra i suoi discepoli (cfr. 18, 20);
- il Risorto che è con noi per sempre (cfr. 28, 20).
Matteo così annuncia in Gesù il compimento delle promesse ad Israele (le sue origini ebraiche, antenati e infanzia con Giuseppe e Maria, le continue citazioni dei profeti...): Gesù è il fondatore del nuovo popolo di Dio, la Chiesa.
Come nella Bibbia, i primi 5 libri (Pentateuco) sono i fondamenti (Torah)del popolo di Israele; e come Mosè ha tenuto 5 grandi discorsi al suo popolo, prima di entrare nella terra promessa (Deuteronòmio), così Matteo fà pronunciare a Gesù 5 discorsi, come fossero la carta costituzionale del nuovo Israele, la comunità post-pasquale, nuovo popolo dell’Alleanza (cfr. 21, 43):

I - cc. 5-7: Discorso sul monte
II - cc. 10-11: Discorso di missione
III c. 13: Discorso in parabole: il Regno
IV - c.18: Discorso per la comunità
V - c. 19: Discorso sui tempi futuri

Ad ogni discorso segue l’attività di Gesù: miracoli, discussioni con i capi del popolo, provocazioni a credere, viaggi, il racconto della morte e risurrezione.
Ogni pagina del suo vangelo mostra il legame tra Dio e la nostra storia: solo in lui si attua la nostra speranza.
[pr]

Agenda settimanale: 9-15 giugno 2008


Lunedì 9
ore 20.00 - S. Messa a Paglieroni

Martedì 10
ore 18.30 - S. Messa in parrocchia
- come al solito tutta la settimana -

Mercoledì 11
ore 21.00 - La Parola ci fa Comunità

Giovedì 12
ore 19.00 - Incontro dei catechisti

Venerdì 13
Sant’Antonio da Padova
ore 18.30 - S.Messa e adorazione.
Tutti i Venerdì del mese di giugno
in onore del S. Cuore di Gesù

Sabato 14
XI Domenica dell’Anno
ore 18.30 - S. Messa in parrocchia

Domenica 15 Giugno

ore 9.00 - S. Messa a San Giorgio

ore 11.00 - S. Messa in parrocchia
e prima Comunione di
Chiara Olivastri
e Marianna Cicchetti
* * *
Domenica 15 verranno confezionati
e offerti dolci dal gruppo caritativo.
Vi raccomando la generosità
per sostenere i nostri interventi
in aiuto a chi è più in difficoltà.
* * *
Martedì 17 accoglieremo
in parrocchia il busto
con le reliquie dell’Apostolo
san Tommaso.
L’accoglienza sarà a San Giorgio
alle ore 19.00 con la processione verso la chiesa parrocchiale.

La Parola che si fa vita

Proponiamo alcuni brani biblici a commento della parola domenicale: ci aiutano ad accogliere la Parola in tutta la sua profondità, come avvenimento nella nostra vita, alla luce di tutta la storia della Salvezza.

1Corinzi 1, 10-31
Cristo chiama tra voi chi non conta nulla.

Romani 9, 6-7. 14-26
Chiamerò “mio popolo” chi non lo era.

Osea 11, 1-11; 14, 2-9 Efesini 2,4-5
Mi commuovo per te, perché io sono Dio.

1Timoteo 1, 12-17
Gesù è venuto a salvare i peccatori,
e il primo sono io!

Una comunità che celebra - Domenica 10 dell'anno - GESU’, AMA CHI AMABILE NON E’

Preghiera penitenziale
Signore Gesù, tu ci rendi giusti con la tua morte e risurrezione:
facci vivere! Signore pietà!

Cristo Signore, tu siedi a mensa con noi e guarisci le nostre ferite con la tua parola: risanaci! Cristo pietà!

Signore Gesù, tu ci ami e ci accogli sempre, ma noi non siamo misericordiosi con gli altri: perdonaci! Signore pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’Assemblea
O Padre, preferisci la misericordia ai sacrifici e accogli i peccatori alla tua mensa:
fa’ che anche noi, trasformati dal tuo amore, amiamo te e i fratelli.
Per il nostro Signore… Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro del profeta Osèa 6,3-6
Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra.
Che dovrò fare per te, tribù di Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo vi annunzio la distruzione per mezzo dei profeti, vi farò morire con le parole della mia bocca. Il mio giudizio è chiaro come la luce: voglio amore costante, non sacrifici; che voi mi conosciate, piuttosto che mi offriate olocausti. Parola di Dio.

Salmo Responsoriale (49)

R/. Chi cammina per la retta via
vedrà la salvezza di Dio.
[Bonum est confìdere in Domino.
Buonum sperare in Domino.]

Parla il Signore, Dio degli dèi,convoca la terra da oriente a occidente:«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Se avessi fame, non te lo direi:mio è il mondo e quanto contiene.Mangerò forse la carne dei tori?Berrò forse il sangue dei capri?

Offri a Dio come sacrificio la lodee sciogli all’Altissimo i tuoi voti;invocami nel giorno dell’angoscia:ti libererò e tu mi darai gloria».


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 4,1-25
Fratelli, Abramo credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza. Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo – aveva circa cento anni – e morto il seno di Sara. Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché Dio lo considerò uomo giusto.
Non soltanto di lui dice così la Scrittura, ma anche di noi, che saremo considerati uomini giusti, perché crediamo in Dio che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore. Egli è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, ma Dio lo ha risuscitato per renderci giusti davanti a lui.
Parola di Dio.

Alleluja, alleluja, alleluja!
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio; a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluja, alleluja, alleluja!

Dal vangelo secondo Matteo 9,9-13
Mentre andava per la via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre era a tavola nella casa [di Matteo], sopraggiunsero molti esattori delle tasse e gente di malaffare che se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore.

Professione di Fede-Simbolo degli Apostoli
Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

La Parola si fa Preghiera
Fratelli e sorelle, il Signore Gesù che ci ha illuminati e fecondati con la sua parola, ci risana con il suo corpo.
A lui presentiamo le nostre suppliche, con cuore libero e sincero.

R/Ascolta, Signore, la nostra preghiera!

- La tua Chiesa metta sempre al primo posto la misericordia e non il culto, senza disprezzare nessuno.

- Le nazioni ferite dalla violenza, dalle lotte etniche, dallo strapotere dei ricchi trovino nel dialogo la loro rinascita.

- I giovani, che cercano di dare un senso allo loro vita, trovino nelle tue parole la luce e la forza per le loro scelte.

- Andrea, che oggi riceve per la prima volta il tuo Corpo e Sangue: coltivi sempre un rapporto personale con te.

- Le persone che vivono situazioni discriminanti nella loro vita trovino nella comunità cristiana accoglienza e comprensione.

- La nostra comunità, qui riunita per l’eucaristia, manifesti nella misericordia verso gli altri la gioia dell’incontro con Cristo, salvatore di tutti.

Dalla Parola all’Eucaristia
Ti ringraziamo, o Dio nostro Padre, che ancora una volta ci chiami come amici alla mensa del tuo Figlio Gesù. Allontana da noi il giudizio e donaci la gioia di sentirci fratelli nel condividere lo stesso pane. Per Cristo… Amen.

Treglio in cammino - 8 giugno 2008



La liturgia di oggi ci apre alla dimensione propria di Dio, di cui ci rivela l’identità: il Dio della Bibbia è un Dio «serio» e non gioca a fare il «religioso d’occasione» per avere una fetta in più di clienti «paganti» in sacrifici e offerte.
Tutte le religioni nascono dalla paura che esorcizzano attraverso rituali impressionanti, come i sacrifici cruenti, o coinvolgenti, come le liturgie estetiche e teatrali. Tutte queste forme religiose hanno in comune il tentativo di accattivarsi la sensibilità dei propri utenti garantendo la protezione divina che passa attraverso due modalità: un coinvolgimento esteriore, fatto di offerte e profferte a Dio, oppure l’impegno morale del cuore che si colloca sul piano della relazione spirituale.
La prima modalità, quella esteriore, è tipica della religione mercantile: l’utente si pone di fronte a Dio e contratta la «reciprocità» che consiste nel quantificare lo scambio basato sul criterio del «tu dai una cosa a me e io do una cosa a te». Una volta pagato (candela, messa, preghiera, offerta, sacrificio, ecc.), ci si sente tranquilli in coscienza e senza ulteriori impegni di natura spirituale.
La seconda modalità, quella spirituale, invece, pone il credente di fronte ad una scelta imperativa: l’incontro con Dio è un incontro tra persone e tra persone ci si conosce, accetta, rispetta, coinvolge, verifica, confronta sulla base di una relazione di amore. È dentro questo contesto che si colloca l’«alleanza» come dinamismo di relazione tra due contraenti.
La persona di fede non necessariamente deve essere «religiosa» nel senso comune del termine, ma si pone con spirito di verità in ciò che è e che fa.
La persona di fede, quindi, non va «in chiesa» per pagare un pedaggio al fine di avere un utile, ma entra «nella Chiesa» come comunità reale, all’interno della quale la «singolarità» individuale trova la propria collocazione relazionale e nella quale si pone davanti a Dio per vedere meglio e in profondità la propria coscienza per valutare con discernimento (1Ts 5,21) la via da percorrere per giungere ad una dimensione più matura, più adulta e più armonica della vita.
In parole più semplici: la religione rende sempre più infantili, la fede fa crescere e risorgere, come Matteo. Gesù chiama ciascuno di noi a risorgere per seguirlo e domandiamoci da dove dobbiamo alzarci e che cosa dobbiamo lasciare per camminare con lui.
Seguire Gesù esige una scelta: oggi ciascuno di noi è messo davanti alla verità del suo cuore.

Carmine Miccoli, prete