sabato 28 giugno 2008

Treglio in cammino - 29 giugno 2008 - Da pescatore a roccia


Da pescatore a roccia

Cesarea di Filippo, nel nord della Galilea, si estendeva ai piedi del monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sulla sommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di Cesare Augusto, mentre suo figlio Filippo, aveva ingrandito questa località dandole il nome di Cesarea. Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era considerato un’opera malefica, e perciò la grotta era ritenuta l’ingresso del regno di Satana: l’inferno.
Ci si aspettava che, un giorno o l’altro, gli abissi infernali scuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego.
In questo luogo spaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, il figlio di Giona.
Gesù indica un’altra pietra sulla quale edificherà un altro tempio, la sua Chiesa, il nuovo popolo di Dio. Nessuna potenza malefica potrà mai prevalere su di essa.
Simone Pietro, ne è il guardiano, ne riceve le chiavi, per aprire e chiudere, ammettere ed escludere, sciogliere e legare…
Troppo potere nelle mani di un rude pescatore che perfino lo tradirà?!
Pietro diventa pietra per la sua fede nell’unico fondamento, nell’unica roccia a cui aggrapparci quando non abbiamo altro fondamento sicuro, stabile e siamo travolti dalla paura delle potenze di questo mondo e dalle nostre insicurezze.
Ognuno di noi è chiamato ad essere pietra per qualcuno, a patto di avere noi per primi fiducia nell’Amore che non vacilla e non ci delude.
p.Roberto Geroldi

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