sabato 14 marzo 2009

SULLA VIA DI DAMASCO - L’INIZIO DI UNA VITA NUOVA


Mostra dedicata alla figura
e all’opera dell’apostolo Paolo
Lanciano - Palazzo degli Studi
Sabato 21 - Venerdì 27 Marzo

Inaugurazione: Sabato 21
alle ore 17.30
Ingresso libero
orario: 9.00-13.00 e 15.30-19.00




In occasione dell’Anno Paolino, indetto da Benedetto XVI per celebrare i duemila anni dalla nascita di san Paolo, il Servizio nazionale per il progetto culturale della Chiesa Italiana e Itaca, società editrice e di promozione culturale, hanno promosso una mostra didattica itinerante dal titolo Sulla via di Damasco. L’inizio di una vita nuova.
La mostra è suddivisa in due sezioni.
La prima illustra i luoghi della vita di san Paolo, da Gerusalemme, dove partecipa alla lapidazione di santo Stefano, a Roma, dove subirà il martirio. Attraverso un ricco e originale repertorio fotografico tratto dall’archivio fotografico dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, si documentano tempi e luoghi della sua vita.
La seconda sezione si incentra sull’esperienza umana di Paolo, sulla sua nuova identità e coscienza, frutto dell’incontro con Cristo. Attraverso i testi tratti dalle lettere paoline e la rappresentazione che di lui hanno dato grandi artisti quali Annibale Carracci, Raffaello, El Greco, Velasquez, Rembrandt, Domenichino, Guido Reni, Batoni, o gli anonimi mosaicisti che gli hanno dedicato un ciclo nel Duomo di Monreale, il visitatore è portato dentro la sua straordinaria vicenda umana e la profondità del suo insegnamento.
Emerge così la statura di una delle personalità che più hanno segnato e dato forma alla civiltà occidentale.
In lui il dramma dell’esistenza ha trovato una singolare consapevolezza, espressa nelle sue Lettere, e un appassionato testimone, fino al martirio, della verità incontrata, in nome della quale era cordialmente aperto all’incontro e al dialogo con tutti, dall’umile carceriere di Filippi fino al potente primo ministro della corte imperiale e capo dello stoicismo romano, Seneca.
L’epilogo della mostra sottolinea il singolare rapporto tra Pietro e Paolo che appaiono come gli iniziatori di una nuova città, nella quale si concretizza «un modo nuovo e autentico di essere fratelli, reso possibile dal Vangelo di Cristo» (Benedetto XVI).

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