sabato 28 novembre 2009

Avvvento...


Un giorno qualcuno chiedeva a un rabbino: «Ma Dio, dov’è?».
E quel rabbino rispose: «E’ lì dove lo si lascia entrare».

“Avvento” vuol dire venuta.
L’Avvento cristiano è l’arrivo di Dio… non è semplicemente la preparazione
al Natale: è l’invito ad accorgersi che Dio passa, visita il suo popolo,
bussa alla nostra porta.
È l’invito a dare veramente attenzione a questo Dio che il libro dell’Apocalisse definisce come «Colui che è, che era e che viene ».
Colui che è, perché Dio è; che era; ma anche che viene,
che continua a venire, che sta arrivando.
Gesù addirittura parla di un Dio “ladro ” che arriva
quando meno ce l’aspettiamo.

Questo invito è particolarmente importante in questo momento,
per noi in Occidente. L’Occidente letteralmente sta dormendo.
È profondamente addormentato dal benessere,
dal torpore della vita borghese.
E seduto, non ha più voglia di camminare, non ha più ideali.
Stiamo godendoci la vita, nulla di più.
E, così addormentati, non ci accorgiamo di vivere
un momento di estrema gravità.

Gesù aveva percepito la gravità del momento che il suo popolo
stava vivendo, aveva capito che davanti c’era il fuoco delle legioni romane,
che una crisi immane si avvicinava, e ha lavorato per aprire gli occhi alla gente.

Ma, se ai tempi di Gesù si trattava di una crisi
locale, oggi abbiamo di fronte una crisi mondiale.
Viviamo dentro un sistema che non leggiamo,
ma che ci sta portando letteralmente alla morte.

Un sistema che permette a pochi
di avere quasi tutto a questo mondo.

Un sistema borghese che ci appiattisce tutti,
che ci rende tubi digerenti, che ci trasforma in cose.
Non ci si accorge più di nulla,
nemmeno della sofferenza altrui,non c’è più neanche
la compassione, il “soffrire-con ” chi soffre, e questo, in fondo, è il risultato del nostro benessere.

P. Alex Zanotelli, sx

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