Il nostro Cammino 2008-2009
con le altre Comunità Italiane e nel Mondo
Stiamo programmando il nostro anno pastorale come parrocchia e facendo le scelte più opportune nei vari settori della nostra vita. Non possiamo farlo da soli,
i vescovi si riuniranno nei Sinodi per riflettere sull’importanza della parola di Dio nella vita e nella missione della chiesa
e a far crescere il senso critico dei cristiani sulle scelte politiche del nostro Paese.
Paolo, l’apostolo del Vangelo
Abbiamo l’opportunità di attingere alla sua testimonianza di vita e alle sue lettere per una formazione cristiana più profonda e completa.
Da lui apprendiamo l’amore appassionato per Cristo e per l’umanità desiderosa di ascoltare l’annuncio del Vangelo.
Nelle nostre assemblee parrocchiali di ottobre ci lasceremo illuminare e guidare dalla sua riflessione sulla Chiesa, così anche nelle nostre catechesi agli adulti.
I giovani dopo Sydney…
Con le altre comunità cristiane, anche noi ci dobbiamo interrogare sulle opportunità di crescita e di impegno che proponiamo ai giovani. La quotidianità è la sfida che segue agli eventi mondiali e nazionali, il vissuto sempre più stimolante dei nostri giovani ci interpella nel camminare con loro seguendo il Signore Gesù.
I nostri universitari sono sempre più “fuori sede” e stiamo cercando di coinvolgere quelli delle superiori in proposte di formazione e di servizio nella parrocchia.
La necessità prima è disporre di adulti-giovani credibili ed autorevoli, che si facciano loro compagni di viaggio.
L’educazione: una priorità!
Non sono solo i fatti di cronaca nera a farci impressione e a ribadire l’urgenza di un rinnovato impegno nell’educazione delle giovani generazioni.
Ad ogni problema sociale la riflessione giunge alla persona, al suo bisogno assoluto di avere ragioni di vita su cui poggiare il proprio vivere quotidiano. Questo investe ogni generazione e ogni categoria, non solo i bambini o i giovani… Tutti abbiamo bisogno di ridare alla vita motivazioni che favoriscano il cambiamento. La formazione continua e permanente riguarda in primo luogo gli adulti!
Lo abbiamo ripetuto continuamente negli incontro con i nostri genitori per la programmazione dell’anno catechistico: noi cresciamo con loro che crescono, se prima di tutto ci mettiamo anche noi in discussione, in ricerca, in dialogo…
Tutti i disagi che vediamo manifestati dai giovani, in realtà sono causati dalla nostra incapacità di educare, perché siamo adulti senza domande e senza risposte.
(seguirà sul n. 169)
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