sabato 12 settembre 2009

Una comunità che celebra - La liturgia domenicale: XXIV anno B - 13 settembre 2009

GESU’, che ci salva con la sua CROCE

Invocazione penitenziale

Signore Gesù, Servo sofferente, guarisci le nostre ferite.
Signore pietà!
Cristo Risorto, Figlio del Padre, facci rinascere come suoi figli.
Cristo pietà!
Salvatore nostro, liberaci dalla paura di seguirti fino alla croce.
Signore pietà!

Inno di lode: Gloria a Dio…

Preghiera dell’Assemblea

+ O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria:
il tuo Spirito ci aiuti a credere con il cuore e a confessare con le opere che Gesù
è il tuo Inviato. Vivendo sul suo esempio e la sua parola, siamo certi che, perdendo con Lui
e per Lui la nostra vita, la salveremo.
Egli è Dio e vive… Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro del profeta Isaia
50,5-9a

Il Signore Dio mi ha aperto
l’orecchio e io non ho opposto
resistenza, non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro
che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia agli insulti
e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura
come pietra, sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:chi oserà venire a contesa con me?
Affrontiamoci. Chi mi accusa?
Si avvicini a me. Ecco, il Signore Dio
mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole?
Parola di Dio.

Salmo responsoriale - 114

R./ Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

[Confitemini, Domino, quoniam bonus. Confitemini, Domino. Alleluja!]

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchion
el giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
2,14-18

A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere?
Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi»,
ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede:
se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire:
«Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere
ti mostrerò la mia fede».
Parola di Dio.

Alleluja, alleluja!
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Alleluja!

+ Dal vangelo secondo Marco
8,27-35

In quel tempo. Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo.
Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana, [mio oppositore]! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Parola del Signore.

Professione di Fede
Simbolo Niceno - Costantinopolitano

La Parola si fa Preghiera

+ Fratelli e sorelle. Il Signore Gesù, ci precede nel cammino della vita, portando con noi la croce.
A Lui rivolgiamo la nostra preghiera:

R./ Signore, salvaci!

- Per la Chiesa, sia casa e scuola di comunione per tutti, preghiamo.

- Per chi governa la società, dimostri con i fatti la cura del bene comune, preghiamo

- Per tutti coloro che si impegnano con le opere a favore della pace e della giustizia nel mondo, preghiamo.

- Per chi vuole seguire Gesù più da vicino, si prepari ad affrontare le difficoltà e le resistenze umane, preghiamo.

- Per la nostra comunità parrocchiale, faccia scelte sagge e illuminate per la formazione di ciascuno, preghiamo.

- Per la nostra assemblea, nutrendoci di Cristo sentiamo l’urgenza di saziare gli altri in necessità, preghiamo.

Dalla Parola all’Eucaristia

+ Ti ringraziamo, o Padre: il tuo Figlio Gesù ci fa dono della sua croce come via di salvezza e di vita. Il pane e vino che ti presentiamo siano comunione con Lui, morto e risorto, fonte di riconciliazione e di condivisione tra noi.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.

Alla Comunione

“Voi chi dite che io sia?”.
“Tu sei il Cristo”, disse Pietro a Gesù.

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