sabato 3 ottobre 2009

non più DUE… ma UNO


Non è mia intenzione prendere qui posizione sul fenomeno, sempre più diffuso, della separazione e del divorzio, cercandone cause e prospettandone conseguenze negative, soprattutto sui figli.
In Italia è un dibattito molto accesso in questi ultimi 40 anni ed anche la Chiesa cattolica si è espressa, in diverse occasioni e modalità, presentando la situazione sia sotto il punto di vista sociologico che culturale; in particolare sottolineando a più riprese le ripercussioni per i credenti praticanti nella loro partecipazione alla vita sacramentale, e non solo, della comunità cristiana.
Anche qui non intendo entrare nel merito della questione, perché ritengo che sia sufficientemente nota e dibattuta, anche se non profondamente compresa e quindi spesso liquidata a suon di imperanti “no” o di accondiscendenti “si”.
Mi voglio invece soffermare sulla naturale vocazione del- l’uomo e della donna alla reciproca relazione e donazione che sfocia poi conseguentemente in un vincolo matrimoniale.
Si tratta di una chiamata all’unità di cui ogni essere umano ha forte attrattiva, ma scarse risorse di riuscita, e non solo nell’ambito sentimentale o coniugale… basta guardare la società e la chiesa.
Ci affidiamo troppo ingenuamente all’amore la cui potenzialità e nello stesso tempo le cui fragilità sono bene note e sperimentate.
L’amore può tutto, ma non basta... se io non sono cresciuto capace di amare. Già, perché non nasciamo capaci di amare: ne abbiamo il bisogno, l’impulso… ma dobbiamo avere la pazienza di impararlo. Diventare quello che siamo! Chi desideriamo o vogliamo essere… Ci buttiamo nell’avventura della vita di coppia, nel matrimonio spesso senza minimamente valutare le nostre reali capacità, affidandoci semplicemente ai sentimenti, al massimo alla loro sincerità e autenticità. “Mi ami…, ma quanto mi ami? Mentre la domanda che ci interesserebbe di più dovrebbe essere “Ma come…, perchè mi ami?”.

Non separi l’uomo ciò che Dio unisce
E’ un imperativo categorico che ci ammonisce, ma prima ancora una verifica di chi o cosa ci unisce. Se in te, Dio non è fonte di unità che ti unisce all’altro… allora ciascuno di noi è sempre solo e mai unito a nessuno. Dio è Colui che sempre unisce in forza di un amore unico, attestato dalla Croce di Gesù.

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