sabato 22 maggio 2010

E' lo SPIRITO che crea il CORPO DI GESU' nell' EUCARISTIA e nella CHIESA

Con il nostro Battesimo siamo stati “immersi nella morte e risurrezione di Gesù” ed è iniziata per noi un’esistenza nuova: “la vita nello Spirito”. Lo Spirito di Gesù risorto che vive in noi, dal più profondo di noi stessi, ci dona la consapevolezza di essere figli del Padre e ci plasma sempre più come il Figlio Gesù, l’uomo nuovo.
Ognuno di noi riceve lo Spirito di Dio come lo ha accolto Maria e come è stato effuso sui primi discepoli di Gesù nel giorno di Pentecoste.
La Cresima di Confermazione costituisce una scelta consapevole di chi è stato battezzato da neonato e una conferma, da parte dello Spirito, della vita cristiana iniziata con il Battesimo.
Nell’Eucaristia il cristiano si nutre costantemente del Pane della Parola e del Corpo di Cristo e “riceve ogni volta un’effusione sempre più abbondante dei doni del suo Spirito”. In particolare sono due i momenti della celebrazione eucaristica nei quali la comunità che celebra il memoriale della Pasqua del Signore Gesù, riceve il dono del suo Spirito. Anzitutto all’inizio della grande preghiera eucaristica, quando chi presiede invoca il Padre che mandi il suo Spirito “a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri”.
Qui l’effusione dello Spirito trasforma il pane e vino nel corpo e sangue del Signore e, dopo il racconto della cena, lo stesso Spirito è invocato dal Padre perché noi, comunità credente che celebra il memoriale della morte e risurrezione del Signore, che ci nutriamo del “corpo e sangue del tuo Figlio” riceviamo “la pienezza dello Spirito santo perché diventiamo in Cristo un sol corpo e un solo spirito. Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito…”. “Lo Spirito, invocato dal celebrante sui doni del pane e del vino posti sull'altare, è il medesimo che riunisce i fedeli “in un solo corpo”, rendendoli un'offerta spirituale gradita al Padre”.

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