sabato 19 giugno 2010

Una comunità che celbra: la liturgia domenicale della XII domencia dell'anno C - 20 giugno 2010

SEGUIAMO GESÙ ED AVREMO LA VITA!



Con la domenica 12a del tempo ordinario C proseguiamo il cammino di formazione



sul vangelo accompagnati dall’evangelista Luca che ci insegna a diventare discepoli di


Gesù e a seguirlo nel suo «esodo» verso la città santa di Gerusalemme. Gesù è venuto


per andare a Gerusalemme perché la città di Dio svela la vera identità di chi dice di


credere. Ogni ebreo, ovunque si trovi, conclude sempre il rito di Pasqua e di Yom Kippùr,


ogni anno, con l’augurio «l’anno prossimo a Gerusalemme»: la città santa, prima di


essere un luogo geografico, è movimento del cuore, un atteggiamento spirituale che


prende coscienza del «dove» esistenziale che interroga la fede. Dovunque ognuno di


noi si trovi, deve domandarsi «Dove mi trovo?». In altre parole: quale è l’obiettivo della


vita, che cosa dirige e coordina l’esistenza?


Da quando Gesù è risorto, i cristiani non hanno più «luoghi» da venerare e coltivare


come indispensabili alla propria sopravvivenza; per noi è la «corporeità risorta» del Signore


il nuovo tempio che ci raduna in unità pur essendo in diaspora, perché possia -


mo visitare l'umanità del Signore ovunque facciamo esperienza della sua vita, condividendo


con gli altri il nostro «esodo» verso la città di Dio. Più noi siamo umani, umanizzati


e umanizzanti, più scopriamo la dimensione spirituale della nostra fede che ci


fa incontrare efficacemente Gesù risorto.


Il profeta Zaccaria, vissuto nel sec. VI a.C., indirizza il nostro guardo verso un futuro


che abbiamo già sperimentato: il discendente del casato di Davide, il Messia che egli


sogna, noi lo abbiamo visto e contemplato nel «trafitto» del monte Calvario che ha attirato


i nostri sguardi, come aveva previsto Isaia (cf. Is 53,2). Il profeta Zaccaria si ispira


ad Ezechiele, il profeta dell’esilio: il dono dello spirito di cui parla (Zc 12,10) è ispirato al


trapianto di cuore descritto da Ezechiele (cf. Ez 36,16-27)1. La novità di questo trapianto


riguarda il concetto di «conversione», che non è più una condizione previa per avere


il perdono di Dio, perché essa stessa è una iniziativa di Dio, gratuitamente concessa.


Non ci si converte perché ci decidiamo di convertirci, ma siamo convertiti perché Dio


si prende cura di noi e il suo Spirito ci apre al riconoscimento della sua azione e della


sua presenza2. La conversione è una nuova creazione con gli stessi elementi della prima:


acqua e spirito (cf. Gen 1,1-2). L’accenno al «trafitto» è una interpretazione della


Bibbia greca della LXX che così mette in relazione il misterioso mediatore di Zaccaria


con il personaggio altrettanto misterioso, il Servo Sofferente di YHWH, che simboleggia


in sé la sofferenza e il cammino di mediazione messianica del popolo di Israele (cf.


Is 52,13-53,12; Gv 19,37). Nella celebrazione dell’Eucaristia non facciamo altro che fissare


lo sguardo sul volto di Dio manifestato in Gesù, innalzato sulla croce e imparare


alla scuola della Parola a riconoscerlo e ad amarlo, lasciandoci amare.


Il salmo responsoriale è un anelito, un desiderio struggente: aurora, desiderio, terra


arida, acqua sono simboli dell’anima che cerca frastornata un punto di riferimento per


non smarrirsi come Davide seguito dal figlio Assalonne nel deserto di Giuda. Il salmista


si abbandona a Dio che elegge a suo scudo e protezione. Noi da parte nostra sperimentiamo


la forza del cibo e del vino che ci garantiscono la Shekinàh di Gesù Cristo


che con noi, radunati in assemblea, condivide la sua vita e il sui progetto di Regno.


1 A sua volta, Ez 36,25-27 è un richiamo di Ger 31,31-34.


2 Altre corrispondenze con Ezechiele: il lutto di Zc 12,10 è corrispondente al pentimento


di Ez 36,21 e la sorgente di cui in Zc 13,1 è equivalente all’aspersione di Ez


36,25.


Nella 2a lettura, Paolo raggiunge il vertice del suo «vangelo» che è lo sdoganamento


della fede in Gesù dal giudaismo: non è necessario diventare prima Ebrei per essere


Cristiani perché l’ebreo Gesù ha operato una rivoluzione, quando ha abbattuto il muro


di separazione che divideva Israele e i popoli (Ef 2,14) e ha spalancato le sue braccia


dal trono della croce sul mondo intero (Gal 3,28).


Ora entriamo con fiducia nel cuore di Dio e lasciamoci convertire dalla grazia dello


Spirito che ci abilita alla celebrazione del sacramento dell’amore che nutre la conversione


e ci manda nel mondo ad annunciare il nuovo volto di Dio che è la misericordia.
 
 
INVOCAZIONE PENITENZIALE




Signore, tu sei fonte di salvezza,

ma noi non abbiamo sete di te.

Signore, pietà!



Cristo, tu sei fonte di gioia, ma noi

abbiamo paura di seguirti fin alla croce.

Cristo, pietà!



Signore, tu sei fonte di vita, ma noi

non ci affidiamo liberamente a te.

Signore, pietà!



INNO DI LODE: Gloria a Dio…



PREGHIERA DELL’ASSEMBLEA



+ Fa’ di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che ha il suo maestro e la sua cattedra nel Cristo innalzato sulla croce. Così impareremo a vincere le tentazioni e le paure che sorgono da noi e dal mondo, ed a camminare sulla via del calvario verso la vera vita.

Per Cristo, nostro Signore. Amen!



LITURGIA DELLA PAROLA



Dal libro del profeta Zaccaria

12,10...11; 13,1

Così dice il Signore: «In quel giorno io riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme (…). In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità».

Parola di Dio.



Salmo responsoriale – 62



R./ Ha sete di te, Signore, l’anima mia.



1. Signore, sei tu il Dio

che io cerco fin dall’aurora,

ha sete di te l’anima mia,

sono come terra arida, assetata, senz’acqua.



2. Così nel santuario ti ho contemplato,

per conoscere la tua presenza

potente e gloriosa, il tuo amore

che vale più della vita.

Le mie labbra ti canteranno una lode!



3. Così ti benedirò per tutta la vita:

a mani alzate invocherò il tuo Nome

Come saziato dai cibi migliori,

così con canti di gioia ti loderà la mia bocca.



4. Di notte, da sveglio, penso a te

che sei diventato il mio aiuto.

Esulto di gioia al riparo delle tue ali.

Mi stringo a te con tutto me stesso:

la tua forte mano mi sostiene.



Dalla lettera di san Paolo apostolo

ai Gàlati 3,25-29



Fratelli e sorelle. Tutti voi siete figli di Dio perché avete creduto in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Lui vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.

Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. Parola di Dio.



Alleluja, alleluja!

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluja!

+ Dal vangelo secondo Luca

9,18-24

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se

stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».

Parola del Signore!



PROFESSIONE DI FEDE-SIMBOLO DEGLI APOSTOLI



Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.



LA PAROLA SI FA PREGHIERA



+ Fratelli e sorelle, a Cristo Gesù affidiamo la nostra preghiera con le intenzioni che più ci stanno a cuore.

R./ Attiraci a te, Gesù!



1. Come te Gesù, la tua chiesa sappia rinunciare alla tentazione del successo e del potere umano; ti preghiamo.



2. Come te Gesù, chi ha potere politico ed economico rispetti l’uguaglianza e i diritti tra gli essere umani; ti preghiamo.



3. Come te Gesù, Antonella e Francesco, sentano da oggi di appartenere sempre più alla tua famiglia; ti preghiamo.



4. Come te Gesù, i piccoli Christian, Martina e Riccardo che battezzati sono rivestiti di te, crescano da figli del Padre; ti preghiamo.



5. Come te Gesù, sappiamo trovare nella giornata momenti di ascolto della Parola di Dio e di preghiera; ti preghiamo



6. Come te Gesù, viviamo l’eucaristia donando noi stessi, nella ricerca sincera dell’unità e della pace, ti preghiamo.



DALLA PAROLA ALL’EUCARISTIA



+ Ti ringraziamo, o Dio nostro Padre, il tuo figlio Gesù accettando la croce, ha donato a noi la sua Vita di Figlio. Così ora anche noi possiamo offrire noi stessi con questo pane e vino, sorgente zampillante di Vita. Per Cristo... Amen!





LITURGIA EUCARISTICA



PREGHIERA EUCARISTICA - Acclamazioni



+ Prendete, e mangiate… per voi.

- E’ il Signore Gesù: si offre per noi!



+ Prendete, e bevetene… memoria di me.

- E’ il Signore Gesù: si offre per noi!



+ Mistero della fede!

Annunziamo la tu morte, Signore;

proclamiamo la tua risurrezione;

nell’attesa della tua venuta!



+ Celebrando… popolo sacerdotale.

- Noi ti ringraziamo, o Padre!



+ Ti preghiamo… un solo corpo.

- Un cuor solo, un’anima sola,

per la tua gloria, o Padre!



+ Ricòrdati… il popolo cristiano.

- Un cuor solo, un’anima sola,

per la tua gloria, o Padre!



+ Ricòrdati... la luce del tuo volto.

- Ricordati, o Padre!



+ Di noi tutti abbi misericordia…

canteremo la tua gloria. [mani alzate]



Per Cristo, con Cristo e in Cristo

a te, Dio Padre onnipotente,

nell’unità dello Spirito santo,

ogni onore e gloria

per tutti secoli dei secoli. Amen!

Alla comunione




“Chi vorrà salvare la propria vita,

la perderà; chi la perderà per me,

la salverà”.

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