Il PANE della PAROLA per il CAMMINO di ogni giorno
Nei mesi di luglio-agosto siamo nutriti ogni domenica dalla parola del Signore nel racconto evangelico di Luca. E’ Gesù risorto che spezza per noi il suo corpo nella Parola e nel Pane per nutrire di sé e trasformare così la nostra esistenza in una esperienza filiale e fraterna con il Padre e tra noi.
Il racconto evangelico di Luca ci accompagna in questi mesi, dopo la celebrazione mistero pasquale: siamo introdotti in modo nuovo nella sequela di Gesù, nostro Maestro. Leggeremo brani dai capitoli 9,51 – 18,14 fino al 24 di ottobre.
Dopo aver introdotto il ministero di Gesù con la sua predicazione seguendo lo schema narrativo di Marco e di Matteo, pur con le sue caratterizzazioni, Luca ora inaugura una sezione narrativa connotata dal “viaggio di Gesù verso Gerusalemme”.
Non è una sua novità; tutti i racconti evangelici danno a Gerusalemme un posto e ruolo molto significativo: è la Ciittà santa, del tempio, del culto, il cuore della fede e della religiosità ebraica; lì si compirà il destino messianico di Gesù con la sua cattura, il suo giudizio – condanna, la sua passione – crocifissione e morte, le sue manifestazioni da risorto. Gesù stesso ne profetizza per tre volte gli avvenimenti (Marco 8,31 ss.; Matteo 16,21 ss.)
Tuttavia Luca dà a Gerusalemme un posto centrale a tutta la storia salvifica anticipata profeticamente da Israele; compiuta da Gesù; attualizzata continuamente dalla comunità cristiana.
Questa centralità geografica e teologica fa parte del suo progetto catechetico che abbraccia vangelo + atti.
Letterariamente questo “orientamento” è descritto in modo preciso, in modo tale da dare a tutti gli avvenimenti che saranno narrati in seguito (miracoli, parabole, insegnamenti, incontri…) un particolare senso “profetico” dell’incontro finale di Gesù con Dio Padre nella sua passione e morte che è per tutti noi il nostro incontro con il Padre.
Luca annota con precisione che “Gesù prese la ferma decisione [“a muso duro”] di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (9,51). Non è quindi una circostanza occasionale ma, in vista “dei giorni che stavano per compiersi in cui sarebbe stato elevato in altro [sulla croce]”, viene espressa una chiara volontà salvifica di percorre un viaggio, di attraversare villaggi, di mettersi in strada ad incontrare uomini e donne, poveri, malati, gente di malaffare… per annunciare loro “il regno di Dio” (9,27; 60), manifestandolo come amore misericordioso e facendolo toccare con il cuore.
E’ un viaggio nel cuore dell’essere umano che anela all’amore e al perdono chiedendogli solo di fidarsi (7,50; 8,22-56); di accoglierlo con cuore “libero” (l’ascolto di 8,4-18 e non come Erode 9,7-9; o i Samaritani 52-55; da “piccoli” 46-48).
In questo cammino i discepoli devono per primi rinnovare la loro scelta “fiduciosa” e decisa di Gesù: professando apertamente chi Egli sia per loro (9,18-21), messi di fronte al suo destino di morte e risurrezione (22, 43-45) ne devono accettare le “nuove condizioni” per seguirlo (23-36; 46-50; 57-62).
Noi che ascoltiamo la proclamazione di questo racconto evangelico, in particolare nella liturgia domenicale, non ne siamo estranei: siamo noi chiamati a diventare credenti e discepoli, apostoli e testimoni
10,1-12; 17-20 XIV Domenica 4 luglio
Il Signore ci manda avanti a sé, portatori del suo vangelo di pace e consolazione per tutti.
10,25-37 XV Domenica 11 luglio
Farci “prossimo” come Gesù è il Dio vicino ad ogni persona, l’amore “fatto carne”.
10,38-42 XVI Domenica 18 luglio
In ascolto operoso della Parola di Gesù.
11,1-13 XVII Domenica 25 luglio
Gesù, con la sua preghiera ci introduce nel suo rapporto filiale con il Padre.
12,13-21 XVIII Domenica 1 agosto
Il cristiano è libero da ogni logica di possesso: ama le persone e usa le cose!
12, 32-48 XIX Domenica 8 agosto
Servire gli altri, per il cristiano, è la migliore e piena realizzazione di se stesso.
13,22-30 XXI domenica 22 agosto
Gesù ci ha “avvinati a Dio”, perché nessuno sia mai più lontano da Lui!
14,1.7-24 XXII domenica 29 agosto
Gesù, “il primo” si è fatto “ultimo”, perché noi tutti fossimo “primi” ad incontrare il Padre.
14, 25-33 XXIII domenica 5 settembre
Seguire Gesù: lasciare ogni sicurezza umana e camminare nell’amore, come Lui!
Il racconto evangelico di Luca ci accompagna in questi mesi, dopo la celebrazione mistero pasquale: siamo introdotti in modo nuovo nella sequela di Gesù, nostro Maestro. Leggeremo brani dai capitoli 9,51 – 18,14 fino al 24 di ottobre.
IL CAMMINO DI GESÙ VERSO IL COMPIMENTO
DEL SUO DESTINO DI MORTE E RISURREZIONE A GERUSALEMME
Dopo aver introdotto il ministero di Gesù con la sua predicazione seguendo lo schema narrativo di Marco e di Matteo, pur con le sue caratterizzazioni, Luca ora inaugura una sezione narrativa connotata dal “viaggio di Gesù verso Gerusalemme”.
Non è una sua novità; tutti i racconti evangelici danno a Gerusalemme un posto e ruolo molto significativo: è la Ciittà santa, del tempio, del culto, il cuore della fede e della religiosità ebraica; lì si compirà il destino messianico di Gesù con la sua cattura, il suo giudizio – condanna, la sua passione – crocifissione e morte, le sue manifestazioni da risorto. Gesù stesso ne profetizza per tre volte gli avvenimenti (Marco 8,31 ss.; Matteo 16,21 ss.)
Tuttavia Luca dà a Gerusalemme un posto centrale a tutta la storia salvifica anticipata profeticamente da Israele; compiuta da Gesù; attualizzata continuamente dalla comunità cristiana.
Questa centralità geografica e teologica fa parte del suo progetto catechetico che abbraccia vangelo + atti.
Letterariamente questo “orientamento” è descritto in modo preciso, in modo tale da dare a tutti gli avvenimenti che saranno narrati in seguito (miracoli, parabole, insegnamenti, incontri…) un particolare senso “profetico” dell’incontro finale di Gesù con Dio Padre nella sua passione e morte che è per tutti noi il nostro incontro con il Padre.
Luca annota con precisione che “Gesù prese la ferma decisione [“a muso duro”] di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (9,51). Non è quindi una circostanza occasionale ma, in vista “dei giorni che stavano per compiersi in cui sarebbe stato elevato in altro [sulla croce]”, viene espressa una chiara volontà salvifica di percorre un viaggio, di attraversare villaggi, di mettersi in strada ad incontrare uomini e donne, poveri, malati, gente di malaffare… per annunciare loro “il regno di Dio” (9,27; 60), manifestandolo come amore misericordioso e facendolo toccare con il cuore.
E’ un viaggio nel cuore dell’essere umano che anela all’amore e al perdono chiedendogli solo di fidarsi (7,50; 8,22-56); di accoglierlo con cuore “libero” (l’ascolto di 8,4-18 e non come Erode 9,7-9; o i Samaritani 52-55; da “piccoli” 46-48).
In questo cammino i discepoli devono per primi rinnovare la loro scelta “fiduciosa” e decisa di Gesù: professando apertamente chi Egli sia per loro (9,18-21), messi di fronte al suo destino di morte e risurrezione (22, 43-45) ne devono accettare le “nuove condizioni” per seguirlo (23-36; 46-50; 57-62).
Noi che ascoltiamo la proclamazione di questo racconto evangelico, in particolare nella liturgia domenicale, non ne siamo estranei: siamo noi chiamati a diventare credenti e discepoli, apostoli e testimoni
IL CAMMINO DEL DISCEPOLO E DELLA COMUNITÀ
- LE TAPPE LITURGICHE DELL’ANNO C -
10,1-12; 17-20 XIV Domenica 4 luglio
Il Signore ci manda avanti a sé, portatori del suo vangelo di pace e consolazione per tutti.
10,25-37 XV Domenica 11 luglio
Farci “prossimo” come Gesù è il Dio vicino ad ogni persona, l’amore “fatto carne”.
10,38-42 XVI Domenica 18 luglio
In ascolto operoso della Parola di Gesù.
11,1-13 XVII Domenica 25 luglio
Gesù, con la sua preghiera ci introduce nel suo rapporto filiale con il Padre.
12,13-21 XVIII Domenica 1 agosto
Il cristiano è libero da ogni logica di possesso: ama le persone e usa le cose!
12, 32-48 XIX Domenica 8 agosto
Servire gli altri, per il cristiano, è la migliore e piena realizzazione di se stesso.
13,22-30 XXI domenica 22 agosto
Gesù ci ha “avvinati a Dio”, perché nessuno sia mai più lontano da Lui!
14,1.7-24 XXII domenica 29 agosto
Gesù, “il primo” si è fatto “ultimo”, perché noi tutti fossimo “primi” ad incontrare il Padre.
14, 25-33 XXIII domenica 5 settembre
Seguire Gesù: lasciare ogni sicurezza umana e camminare nell’amore, come Lui!
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