La preghiera del lebbroso...
Mentre cadevo ai piedi di colui
che mi aveva illuminato…
al tocco della sua mano
subito cadono le catene, scompaiono le ferite.
Dopo avermi purificato
e liberato dalle mie catene,
egli mi tende la sua mano divina,
mi tira fuori completamente dal pantano
e mi abbraccia, mi si getta al collo e mi copre di baci.
Ero totalmente sfinito e avevo perduto le forze:
egli mi prende sulle spalle e mi fa vedere cose nuove,
ciò che si trova nella luce.
Mi fa contemplare come mi ha plasmato di nuovo
e mi ha strappato dalla corruzione.
Mi ha donato una vita immortale,
mi ha rivestito di una tunica luminosa,
mi ha dato sandali, anello e corona incorruttibili
ed eterni… Io ero meravigliato e stupito,
preso da timore ma colmo di gioia.
Simeone il nuovo teologo, Inni - II
sabato 14 febbraio 2009
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