La Chiesa a servizio dell’amore per i sofferenti
11 febbraio: Giornata del Malato
La sofferenza è una dimensione inalienabile della vita di ciascuno e, pur essendo un mistero insondabile e inspiegabile, non è priva di senso e di valore nel contesto del’esperienza umana.
Anzi essa diventa, nella luce di Cristo crocifisso e risorto, “luogo di apprendimento della speranza”. Per questo le persone sofferenti non vanno lasciate mai sole nel loro dolore e siano sostenute efficacemente anche con la preghiera e vicinanza fraterna. La chiesa da secoli è al servizio del malato; in diverse forme, attraverso ogni singolo cristiano, testimonia l’Amore di Colui che per noi ha dato la sua vita morendo in croce.
Andrea MANTO
1 commento:
Concordo con te, Andrea Manto, il malato non può essere lasciato solo; con qualsiasi tipologia di malattia fisica e spirituale.
I carcerati, gli abbandonati, gli emarginati i poveri... sono l'eredità che Nostro Signore Gesù ci ha lasciato .Bello e significativo il titolo di questa giornata mondiale 2010.La Chiesa, ovvero i cristiani, hanno il dovere, la necessità di aiutare gli ammalati che incontrano sulla loro strada.
In modo tale che Gesù possa dire di noi che lo abbiamo incontrato e visitato in queste persone.
Buon giovedì 17 febbraio a tutti.
Tica
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