L’Ingresso di Gesù in Gerusalemme
Non è certo il mistero centrale che celebriamo in questa domenica, ma è l’invito a seguire Gesù, entrando con Lui a Gerusalemme. Dipende molto da come lo abbiamo seguito fin’ora…
Ci sono molti riti suggestivi: gli ulivi, la processione, il Passio… ma non facciamo distrarre: siamo invitati ad entrare da protagonisti nel suo mistero di morte, per risorgere con lui ad una vita rinnovata e non da spettatori di una mistica rappresentazione.
La comprensione cristiana della croce di Cristo: Filippesi 2
Non vogliamo solo commemorare l’entrata di Gesù nella Città santa, ma vivere tutto il suo cammino in mezzo a noi verso la Croce, dove culmina ciò che ha iniziato con il suo “farsi uomo”, il suo abbassamento e svuotamento di sè fino all’innalzamento in croce verso la glorificazione.
E’ un percorso all’interno della nostra singola e personale umanità che, a quest’età, cominciamo a sperimentare complessa e spesso contraddittoria.
Nello stesso tempo è un itinerario nella stessa umanità “sociale”, come lievito nella massa per farla lievitare…
La realizzazione messianica: Isaia 50
La risurrezione, come glorificazione da parte del Padre, non è una ricompensa per Gesù, ma la realizzazione per tutti noi della profezia del “servo obbediente”. Isaia descrive la sofferta vicenda di Geremia, ma pensa a quella di tanti, di ogni uomo asservito dal male e dall’ingiustizia.
A questa meditazione si riferisce Gesù stesso e i racconti evangelici nel descrivere la sua sofferenza messianica. Ogni suo discepolo, “che si mette in vero ascolto” può trovare nella sofferenza del Figlio obbediente il senso del proprio soffrire e la speranza: l’Amore che si annienta per innalzare tutti!
Il Vangelo del Misterium Salutis: Luca 22,14- 23,56
Non è la lettura del Passio come nella liturgia del venerdì santo. Ci viene annunciato “in anteprima” tutto il mistero della nostra redenzione che celebreremo distintamente nei tre giorni pasquali di venerdì, sabato e domenica. E’ Cristo che dona se stesso per noi!
Le caratteristiche del racconto di Luca le approfondiremo domenica pomeriggio; per ora notiamo come qui culminino tutti gli aspetti dell’amore misericordioso di Dio Padre e Madre che Gesù ha manifestato.
Non è il racconto di un dramma, ma l’illustrazione di un disegno che si compie come amore, che incontra e travolge ogni vicenda anche avversa e contraria, che comunque giunge a compimento come sempre nuovo “oggi salvifico” anche di un’esistenza dannata, ma partecipe della sua stessa sorte.
L’Eucaristia, ringraziamento memoriale di tutto il mistero di Cristo
Anche oggi è Domenica: celebriamo la Pasqua di Gesù e la nostra nella celebrazione eucaristica che ci offre subito la comunione con il mistero che abbiamo ascoltato e celebrato.
Ancora una volta non siamo destinatari di un messaggio ma invitati ad una comunione interpersonale con il Signore stesso e tra di noi.
sabato 27 marzo 2010
Approfondiamo la Parola domenicale: Domenica di Passione C - 28 marzo 2010
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La Parola che si fa vita
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