sabato 17 aprile 2010

Festa di SAN GIORGIO: Patrono di Treglio - 23 aprile 2010

GIORGIO un testimone del Vangelo di Gesù

Eccoci, di nuovo, a celebrare il nostro Patrono.
Ma chi era san Giorgio?
Cosa dice a noi cristiani di oggi?
Cosa evoca in ognuno di noi il suo martirio?
Giorgio, nacque in Asia minore attorno al 270 ed era figlio di uno sceicco persiano e di una palestinese. Si trasferì in Palestina a seguito della morte del padre, dedicandosi alla carriera militare, dimostrando una tale abilità da essere posto al servizio dello stesso imperatore Diocleziano, tra le sue guardie del corpo. Giorgio era un convinto cristiano e venuto a conoscenza delle tremende persecuzioni protratte a danno dei cristiani, capì che militare nell'esercito romano si contrapponeva agli ideali della sua fede. Abbandonò pertanto il mestiere delle armi ma venne di conseguenza arrestato e torturato, affinché sconfessasse la sua fede. Ciò non avvenne e fu decapitato.
Molte storie leggendarie fiorirono su di lui, ma importante è la sua fede convinta, la sua coerenza nel testimoniare Gesù e il Vangelo.
Ad ognuno di noi, che pregheremo con lui durante la novena, che ci ritroveremo numerosi in chiesa o per le strade di Treglio in processione, Giorgio indica la strada verso Cristo, affinché anche noi possiamo essere coerenti con gli insegnamenti cristiani ricevuti dai nostri antenati.

Il Vangelo di oggi
ci annuncia un’altra
manifestazione
del Risorto ai discepoli
increduli e smarriti, sulla barca nel mare
di Tiberìade.

Anche noi abbiamo paura che Gesù ci lasci soli, che sia assente nelle vicende della nostra vita… ma egli è con noi!
Celebrando insieme l’eucaristia
lo incontriamo e possiamo rinnovargli
la nostra adesione, per condividere
con lui i nostri pensieri
e i nostri progetti, per donargli
chi siamo e ciò che abbiamo.
Gesù è tra noi se noi gli permettiamo
di essere presente, radunati nel suo
Amore; se lo riconosciamo negli altri
e mettiamo alla base dei nostri rapporti il suo comandamento nuovo:
“Amatevi gli uni gli altri
come io ho amato voi”.
A. B.

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