Ecco, infine, le consegne che -senza alcuna pretesa personale, ma con animo aperto e fiducioso - vi lascio:
1. Per perseverare e crescere nella vita cristiana cercate di mantenere sempre vivo il vostro contatto con la parola di Dio, sia quella scritta nella Bibbia, sia quella proclamata nell’assemblea liturgica soprattutto domenicale (vedi Dei Verbum, 12).
2. Mantenete sempre vivo il senso di appartenenza alle vostre comunità parrocchiali, aperte però alla Chiesa diocesana.
3. Sforzatevi non solo di rendervi disponibili alle molteplici necessità delle vostre comunità parrocchiali ma anche e soprattutto di coltivare la carità fraterna, senza la quale tutto si riduce a ben poco, forse a nulla.
4. Disponetevi spiritualmente non solo ad accogliere il mio successore, ma anche e soprattutto a collaborare con lui con totale disponibilità e con sempre maggiore generosità.
5. Non dimenticate tutto quello che io personalmente ho cercato di fare per tenere vivo in mezzo a voi la memoria del Concilio Vaticano II.
6. Ricordate ancora la lettera che ho dedicato proprio ai “Tre tesori della Chiesa frentana”? In quel modo io ho cercato di tracciare quella che a me pare essere la visione teologica appropriata alla Chiesa di Dio che è in Lanciano-Ortona.
7. A voi, cari presbiteri raccomando di coltivare sempre un grande, prepotente amore per la Chiesa frentana e sappiate che questo amore lo potrete manifestare sinceramente solo con un servizio incondizionato e generoso.
8. A voi, cari fedeli laici, raccomando di coltivare la chiara coscienza della vostra dignità battesimale, per la quale siete diventati sacerdoti, profeti e re.
9. A tutti, presbiteri e fedeli laici ripeto: tenetevi lontani da ogni tentazione di “potere”se non spirituale; da ogni tentazione di “avere” se non per donare; da ogni tentazione di “valere” che non sia per servire.
10. L’ultima raccomandazione l’affido alle parole, sempre attuali, dell’apostolo Paolo in Romani 12, 1-2. L’invito è a non lasciarsi plagiare dalla mentalità del mondo, che sa proporre e imporre solo i suoi “schemi”, mortificanti e mortiferi; e a lasciasi invece trasformare dal Vangelo assumendo cioè la “forma” di Cristo Gesù.
+ Carlo Ghidelli
venerdì 10 settembre 2010
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