sabato 30 ottobre 2010

Una Comunità che celebra: Tutti i santificati in Gesù Cristo Risorto

GESU’, IL SANTO CHE TUTTI CI SANTIFICA


Narra un midrash ebraico che, dopo avere creato la terra, prima di creare l’uomo, al



crepuscolo del quinto giorno, Dio chiamò l’arcangelo Michele e gli ordinò di raggiungere


i quattro angoli della terra a nord, a sud, ad est e a ovest e di portargli un pizzico


di polvere da ogni angolo. Con quella polvere raccolta nei quattro punti cardinali


avrebbe creato l’uomo. Impastò, diede forma, animò e infine «ecco l’uomo» che nell’intenzione


di Dio non è bianco, nero, giallo, residente o immigrato, cittadino o straniero,


ma è solo «Adam» che significa «genere umano». Ogni individuo porta in sé tutta


l’umanità e tutta l’umanità porta in sé ogni persona, uomo o donna, in qualunque


paese, nazione e cultura si trova a vivere: ogni individuo, infatti, ha solo una caratteristica,


quella di essere «immagine eterna di Dio». Nessuno la può violare senza compiere


un sacrilegio. Oggi, 1o novembre, la Chiesa dà forza teologica a questa realtà: si celebra


la festa della «Comunione di tutti i Santi e di tutte le Sante del cielo e della terra


»1, senza differenze, come ci dirà la 1a lettura di oggi, tratta dall’Apocalisse: «apparve


una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo


e lingua» (Ap 7,9). Pensiamo come è bella questa prospettiva: nessuno è straniero, ma


tutti siamo cittadini; nessuno è extracomunitario, ma tutti siamo figli di una sola famiglia;


nessuno è di un’altra “razza”, ma tutti siamo cittadini del mondo; nessuno è superiore,


perché tutti siamo figli della fame e del vento, del dolore e della speranza. Oggi


prendiamo coscienza di essere orgogliosi di appartenere alla «Chiesa Cattolica» che per


sua natura e per mandato del Signore è «universale». Davanti a Dio che è «Padre nostro


», possiamo stare solo e a condizione che riconosciamo e accettiamo gli altri, tutti,


come nostri uguali con gli stessi diritti e gli stessi doveri. Facciamo festa oggi perché è


la nostra festa di battezzati nella santità di Dio che ci genera come suoi figli e figlie per


portare nel mondo la rivoluzione cristiana: annunciare che un nuovo mondo sorge


dalle macerie del vecchio, un mondo fatto di uomini e donne nuovi che annunciano


un èra di pace universale, senza divisioni, senza distinzioni, senza nazioni perché il


mondo intero è radunato sul monte del Signore, rappresentato da questo altare sul


quale insieme spezziamo il pane e distribuiamo il calice per tutte le genti. Oggi, festa di


Tutti i santi e di tutte le Sante del cielo e della terra, ascoltiamo l’invito ad essere non


piccoli come gli esseri umani, ma grandi e immensi e sconfinati come Dio stesso che


ha il cuore spalancato sul volto di ogni uomo e di ogni donna. Nel Nome di YHWH,


il Santo d’Israele (Sal 71[70],22; 89[88], 19; Is 1,4; 5,19, ecc.) viene a noi Gesù di Nazareth,


il Messia, il Santo di Dio che nel momento della sua morte lascia in eredità la stessa


santità di Dio, lo Spirito Santo, cosicché la vita trinitaria diventa il fondamento della


santità della Chiesa in ogni tempo e luogo. Entriamo dunque nella beatitudine dell’Eucaristia,


il Santo dei Santi per eccellenza, dove possiamo sono solo vedere il volto di


Dio come egli è, fragile come un pane e povero come la parola, ma possiamo anche


comunicare con lui e in lui con tutti gli uomini e le donne di buona volontà che vogliono


costruire un mondo nuovo proiettato verso l’unità e l’universalità senza limiti.
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1 La solennità di oggi proviene dalla Chiesa Orientale, e fu accolta a Roma quando il Papa Bonifacio
IV trasformò il Pantheon, dedicato a tutti gli dèi dell’antico Olimpo, in una Chiesa in onore
della Vergine e di tutti i Santi. Era il 13 maggio del 609 e a questo giorno fu assegnata in un primo
momento la celebrazione liturgica. Alcuino di York, il maestro di Carlo Magno, fu uno dei
propagatori della festa e siccome nel suo paese i Celti consideravano il 1° novembre inizio della
stagione invernale celebrato con solennità, anche la festa cristiana fu trasferita a questa data che
restò definitiva. Nel sec. IX la festa è già estesa a tutta la chiesa e nel 1475 il papa Sisto IV fissò
definitivamente la solennità al 1° novembre con la liturgia che ancora oggi celebriamo.
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INVOCAZIONE PENITENZIALE

Signore Gesù, Santo di Dio, risana la nostra umanità e salvaci!
Signore, pietà!

Cristo risorto, donaci il tuo Spirito che ci santifichi e ci beatifichi.
Cristo, pietà!

Signore, Primogenito del Padre, rinnova il nostro essere suoi figli.
Signore, pietà!

INNO DI LODE: Gloria a Dio…

PREGHIERA DELL’ASSEMBLEA

+ Padre, onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa tutti i cristiani santificati dal tuo Spirito: concedi a noi, tuo popolo, per la comunione con questi nostri fratelli e sorelle, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore... Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 7,(2-4) 9-14

[Io, Giovanni], (vidi salire dal-l’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo queste cose) vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen!».
Uno degli anziani allora si rivolse a me
e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?».
Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai».
E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello». Parola di Dio!

Salmo responsoriale - 23

R./ Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Laudate omnes gentes, laudate Dominum!

1. Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

2. Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

3. Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.


Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 3,1-3

Carissimi. Vedete con quale grande amore ci ha amato il Padre da essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma chi saremo non ci è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Parola di Dio.

Alleluja, alleluja!
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò riposo. Alleluja!

+ Dal vangelo secondo Matteo 5,1-12a

In quel tempo. Vedendo le folle [che cominciarono a seguirlo (4,25)], Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame
e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno,
vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei Cieli».
Parola del Signore!

PROFESSIONE DI FEDE-SIMBOLO DEGLI APOSTOLI
Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

LA PAROLA SI FA PREGHIERA
+ Fratelli e sorelle, nella comunione di tutti i Santi e le Sante, nata dal dono della vita di Cristo Gesù e dall'effusione dello Spirito, al Padre, fonte di santità, presentiamo la nostra preghiera:
R./ Dona il tuo Spirito, o Padre!

1. Alla tua Chiesa, comunione di tutti i santificati nel Battesimo: Dona il tuo...
2. Ai nostri governanti, perché promuovano la giustizia e la pace: Dona il tuo...
3. A chi ti cerca nella difesa dei poveri e nei diritti dei deboli: Dona il tuo Spirito,

4. Ai poveri, agli afflitti della terra, affamati, senza casa e lavoro, trovino solidarietà dai credenti, giustizia nelle istituzioni, speranza in Te: Dona il tuo …

5. A coloro che vogliono seguire Gesù con tutto se stessi: Dona il tuo Spirito...

6. A tutti noi che abbiamo ascoltato l'annuncio delle Beatitudini, perché troviamo in Te la nostra gioia e il nostro impegno quotidiano ci conduca tutti insieme alla santità: Dona il tuo Spirito,

DALLA PAROLA ALL’EUCARISTIA

+ Ti ringraziamo, o Padre, perché tu ci ami tutti come ami il tuo figlio Gesù!
Cosa potremmo chiedere di più?
Ti portiamo pane e vino, cibo che il tuo Spirito trasformerà per noi in corpo e sangue di Cristo.
Egli trasformerà anche noi in tuoi figli, santi e felici.
Per Cristo nostro Signore. Amen!

PREGHIERA EUCARISTICA - Acclamazioni

+ Prendete, e mangiate… per voi.
- E’ il Signore Gesù: si offre per noi!
+ Prendete, e bevetene… memoria di me.
-E’ il Signore Gesù: si offre per noi!

+ Mistero della fede!
Annunciamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta!

ALLA COMUNIONE

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

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