sabato 2 aprile 2011

Una comunità che celebra: La liturgia domenicale della IV Domenica di Quaresima/A - 3 aprile 2011

GESU’ È LA LUCE CHE VINCE LE TENEBRE !

INVOCAZIONE DELLO SPIRITO

Vieni, Spirito creatore, vieni, vieni!

Spirito santo, tu scegli tra noi chi non è appariscente davanti a Dio;
Spirito santo, tu sei l’unzione di Dio su ognuno di noi mandato da Lui.*

Spirito santo, tu ci conduci alle tue fresche acque e ai rigogliosi pascoli.*

Spirito santo, tu ci fai figli della luce vinci in noi le tenebre del male;
Spirito santo, tu ci risvegli dal sonno di ogni morte, e riviviamo con Cristo.*

Spirito santo, tu sei la luce del Padre che il figlio Gesù porta nel mondo;
Spirito santo, tu sei il divino lavacro che nel Battesimo ci risana e rigenera.*
Spirito santo, tu vinci la nostra cecità e ci fai riconoscere Gesù, Figlio del Padre;
Spirito santo, tu sei l’amore vero che ci fa vedere il nostro peccato.*

INVOCAZIONI PENITENZIALI

Figlio di Davide, nostro pastore portaci con te dalla morte alla Vita. Signore, pietà!

Cristo risorto, Luce di Verità, fa’ che ci riconosciamo peccatori. Cristo, pietà!

Gesù, Inviato del Padre, vinci le nostre tenebre e illuminaci. Signore, pietà!


PREGHIERA DELL’ASSEMBLEA - COLLETTA

+ O Padre della Luce, tu che ci vedi nel profondo del nostro animo, liberaci dal potere delle tenebre e apri le nostre menti perché, illuminati dal tuo Spirito, vediamo colui che hai mandato ad illuminare il mondo e crediamo solo in Lui, Gesù Cristo, tuo Figlio... Amen!

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal primo libro di Samuèle
16,1...13

In quei giorni. Il Signore disse a Samuele: «Ti mando da Iesse in Betlemme, perché mi sono scelto un re tra i suoi figli». Quando fu entrato, Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi. Sono qui tutti i giovani?».
Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele lo mandò a chiamare e il Signore disse: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo Spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Parola di Dio!



Salmo responsoriale - 22

R./ Christe, lux mundi, qui sequitur te, habebit lumen vitae, lumen vitae.

1. Il Signore è mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinnova la mia vita.

2. Mi guida nel cammino che a lui conduce
perché egli è fedele!
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.

3. Per me tu prepari un banchetto,
di fronte ai miei avversari.
Di olio profumato cospargi il mio capo;
e la mia coppa fai traboccare.

4. Il tuo amore e la tua misericordia
mi accompagneranno per tutta la mia vita
e abiterò nella casa del Signore, per sempre.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni 5,8...14
Fratelli e sorelle. Un tempo eravate tenebra, ora, uniti al Signore, siete luce: comportatevi perciò come figli della luce! L’effetto della luce consiste in bontà, giustizia e verità. Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non condividete le azioni tenebrose, che non danno lo stesso effetto, ma piuttosto condannatele apertamente. La luce mostra, infatti, la vera natura di tutto ciò che viene messo in chiaro. Per questo è detto: Svégliati, tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà. Parola di Dio.

Lode e gloria a te, Luce del mattino!
Io sono la Luce del mondo, dice il Signore:chi segue me, avrà la luce della Vita.
Lode e gloria a te, Luce del mattino!

+ Dal vangelo secondo Giovanni
9,1...41

Gesù uscì dal Tempio e, mentre passava, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

Parola del Signore.



PROFESSIONE DI FEDE-SIMBOLO DEGLI APOSTOLI
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
LA PAROLA SI FA PREGHIERA

+ Fratelli e sorelle carissimi. Gesù vede la nostra cecità e ci libera dalle nostre tenebre. Invochiamolo insieme con fiducia: R./ Apri i nostri occhi , Signore!

1. Illumina la tua Chiesa perché aiuti chi vive nelle tenebre del male, con gesti e parole di verità e di amore.

2. Illumina i responsabili delle nazioni perché non siano guide cieche degli uomini e delle donne che anelano alla giustizia e ad una vita dignitosa.

3. Illumina i giovani nella loro ricerca di dare un senso alla propria vita e alle scelte per il presente e per il futuro.
4. Illumina chi sta percorrendo in un gruppo un cammino di crescita nella fede: l’aiuto reciproco sia di conforto e di sostegno.
5. Illumina chi è accecato dal rancore e dalla vendetta: il tuo amore apra il cuore all’incontro e al perdono.

6. Illumina ciascuno di noi presente in questa santa assemblea: la tua Parola sia luce per il cammino e il tuo Pane alimento della fede.

Intenzioni particolari della comunità

DALLA PAROLA ALL’EUCARISTIA
+ Ti ringraziamo, Padre tu hai inviato il tuo figlio Gesù a illuminare la storia e il mondo con il tuo amore. Fa’ che le nostre tenebre interiori non tornino a parlarci e fortificaci con questo Pane e Vino che portiamo a te e che per noi diventano il Corpo di G. C. ns. S. Amen!

LITURGIA EUCARISTICA
PREGHIERA EUCARISTICA-ACCLAMAZIONI

+ Prendete, e mangiate… bevetene… di me.
- Grazie, Gesù, che ci vuoi bene!

+ Mistero della fede!

- Tu ci hai rendenti con la tua Croce e la tua Risurrezione.
Salvaci, o Salvatore del mondo!

+ Celebrando - Noi ti ringraziamo o Padre!

+ Ti preghiamo… - Un cuor solo, un’anima sola per la tua gloria, o Padre!

+ Ricòrdati… - Ricordati, o Padre!

ALLA COMUNIONE
“Venite, mangiate il mio pane, e avrete la vita - dice il Signore”.
Sì, veniamo a te che sei la Luce della Vita!

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