sabato 31 ottobre 2009

E' inutile credere... se Cristo non è risorto dai morti - 2 Novembre: Tutti i Defunti

Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto.
In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì.
Le mie mani saranno fredde, il mio occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa terra mi apro all'infinito di Dio.
Noi lo vedremo, come ci dice Paolo, faccia a faccia, così come Egli è (1Cor 13,12). E si attuerà quella parola che la Sapienza dice al capitolo 3: Dio ha creato l'uomo immortale, per l'immortalità, secondo la sua natura l'ha creato. Dentro di noi, quindi, c'è già l'immortalità, per cui la morte non è altro che lo sbocciare per sempre della mia identità, del mio essere con Dio. La morte è il momento dell'abbraccio col Padre, atteso intensamente nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni creatura.

don Oreste Benzi, commento a Giobbe
per la commemorazione di tutti i defunti

Morire è tremendo, ma l'idea
di dover morire senza aver vissuto è insopportabile.


Erich Fromm

Non c'è nulla che possa sostituire l'assenza di una persona a noi cara.
Non c'è alcun tentativo da fare, bisogna semplicemente tenere duro e sopportare.

Ciò può sembrare a prima vista
molto difficile, ma è al tempo stesso
una grande consolazione, perché finché
il vuoto resta aperto si rimane legati
l'un l'altro per suo mezzo.

E' falso dire che Dio riempie il vuoto;
Egli non lo riempie affatto, ma lo tiene
espressamente aperto, aiutandoci
in tal modo a conservare la nostra antica reciproca comunione, sia pure nel dolore.

Ma la gratitudine trasforma il tormento
del ricordo in una gioia silenziosa.
I bei tempi passati si portano in sé
non come una spina,
ma come un dono prezioso.

Bisogna evitare di avvoltolarsi nei ricordi, di consegnarci ad essi;
così come non si resta a contemplare
di continuo un dono prezioso,
ma lo si osserva in momenti particolari
e per il resto lo si conserva come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza.

Allora sì che dal passato emanano
una gioia e una forza durevoli.

Dietrich Bonhoeffer

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