venerdì 13 novembre 2009

L’oggi è tempo di stupore:
...un incontro sorprendente

Non è facile riassumere in poche righe
l’incontro di catechesi comunitaria di mercoledì.
Abbiamo potuto nuovamente mettere a fuoco
Il significato della nostra formazione: crescere noi insieme per gli altri.
Per questo abbiamo scelto un percorso che viene proposto dall’Azione cattolica adulti: “Questo è il tempo. La gioia dell’incontro”
La riflessione parte dal vissuto quotidiano,
alla ricerca del senso (significato e direzione) del nostro oggi spesso fonte di ansia
per il passato che ci perseguita e il futuro
che ci inquieta.

L’oggi del credente è tempo di avvenimento
nel quale Dio in-con-tra noi.
Da qui la luce che illumina da dentro
il nostro presente e ci permette di vivere
il passato come un memoriale salvifico
e il futuro come l’attesa di un incontro.

In piccoli gruppi siamo stati guidati nella riflessione e nel dialogo da un testo di catechesi della Chiesa belga; da “La vita è adesso”di Baglioni; da alcuni passi della lettera di Benedetto XVI sulla Speranza, dai brani del vangelo di Luca dell’Annunciazione e dell’Incontro di Maria con Elisabetta.

“Grazie per quest’incontro, mi ha toccato molto… ha centrato un punto fondamentale della mia vita che, per paura di non so cosa, continuo ad evitare…
Parlarne tutti insieme mi fa sentire meno sola
e mi mette di fronte a me stessa”.

Abbiamo bisogno di fare insieme questa esperienza e di aprirci agli altri per poter condividere con loro un cammino di ricerca e di ascolto, che speriamo possa nascere in futuro nella nostra comunità. Invochiamo lo Spirito che ci dia coraggio e forza per dar vita a cellule vive, a gruppi di ascolto e di condivisione, animati con semplicità dalla nostra fraternità.

"E’ stato importante capire che la ricerca continua
di un equilibrio tra il “ieri non vissuto e carico
di rimpianti” ed il “domani incerto, ma carico
di attese” è comune a tanti. Scoprire ancora una volta che la difficoltà di vivere “l’OGGI”, di cercare la pienezza nel presente non è un problema
solo mio, aiuta ad accettare questa sfida continua
e a “sperare” di poterla vincere".

Ti ringrazio, mio Dio, che per amarti
non ho che adesso”.
Teresina di Lisieux

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