giovedì 12 giugno 2008

DILATARE IL CUORE - 15 giugno 2008


Non so se sia possibile dal punto di vista medico, con i mezzi chirurgici più avanzati… ma qualcuno dovrebbe riuscirci a far sì che il nostro cuore non si chiuda, non si restringa o peggio non si atrofizzi!
Sarà una sclerosi legata all’età, all’accumularsi delle esperienze della vita che hanno portato con sé delusioni o “facciate”… ma è facile che “il cuore” di bambino sia soltanto un ricordo delle scuole elementari.
E’ proprio questo l’intervento chirurgico che Gesù opera in noi: dilatarci il cuore oltre le nostre preoccupazioni quotidiane per noi stessi (salute, soldi, lavoro…), per i nostri familiari... sugli altri. Non è necessario che l’orizzonte copra distanze kilometriche, può anche essere chi vive nella casa accanto.
Potrebbe essere facile anche per me pensare solo a quello che ho da fare qui, nella nostra comunità… ma io so che la mia parrocchia è “il vasto mondo” e che io per primo sono a servizio di tutta la Chiesa.
Gesù vide le folle…
...ne ebbe compassione
Nei vangeli di queste domeniche è sempre evidenziato lo sguardo di Gesù (Mt 9, 2. 9. 22. 36): chi si sente guardato-amato da Lui si alza e inizia una vita nuova.
Vorrei che il suo sguardo ci trafiggesse il cuore, ci guarisse, ci facesse rialzare da noi stessi… e facesse vedere anche a noi
chi ci sta intorno, vicino o lontano, come un enorme raccolto da mietere.
Ma gli operai sono pochi… per questo Egli chiama e manda anche noi!
p. Roberto Geroldi

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