sabato 22 novembre 2008

IL TEMPO LITURGICO DELL'AVVENTO 2008 - CICLO B


Il Signore ritornerà!
Svegli! Preparategli la strada.
Testimoni della Luce venuta nel mondo,
di un Figlio nato da una donna.

L’itinerario dell’Avvento nel ciclo liturgico B


Marco, il Vangelo dell’Anno B

Il ciclo liturgico B è caratterizzato dalla lettura del racconto evangelico di Marco, il primo ad essere scritto, che costituisce un itinerario catecumenale alla fede in Gesù, Figlio di Dio, e una preparazione al Battesimo. Attraverso un percorso, in due grandi fasi (1.1 – 8.27-30 e 8,31 – 15, 39), il discepolo arriva a professare la sua fede nel Figlio crocifisso.
Tutto ruota attorno a Gesù che vuol farsi conoscere per quello che è, incontrando continuamente ostacoli per farsi strada nel cuore dei suoi ascoltatori e soprattutto dei suoi discepoli.

Il Vangelo di Marco nell’Avvento B

Nel tempo di Avvento si leggono solo due passi di Marco (Mc 13,33-37 nella I domenica e 1,1-8 nella II); mentre Giovanni 1,6-8. 19-28 si legge nella III e Luca 1,26-38 nella IV. Tuttavia questi due brani sono sufficienti per darci la prospettiva dell’Avvento/B, soprattutto nella sua prima parte (Domeniche I e II; oppure fino al 17 dicembre).

I - 1 La comunità dei discepoli, ogni volta che si avvicina alla celebrazione della Pasqua (Eucaristia) vede in qualche modo preannunciarsi la fine, che è il fine di tutto, del suo itinerario quotidiano di fede: è sicuro, il Signore tornerà!
E’ una certezza che incoraggia, senza però dare nessuna sicurezza: sarà un ritorno improvviso, inatteso, non bisogna farsi cogliere di sorpresa. Il discepolo deve essere pronto e sveglio, una sentinella per tutti (Tema della I domenica: 13,33-37).
I - 2 Sarà in quel momento finale come l’inizio, la buona notizia riecheggerà come per la prima volta (1,1) e stavolta non sarà più la voce del Battezzatore a richiamare l’attenzione di Israele (1,4), rievocando la profezia di Isaia (Is 40,3 preceduto da Ml 3,1 [Es 23,20] in Mc 1,2-3), ma l’annuncio evangelico sarà portato dagli stessi discepoli di Gesù a tutti: il battesimo nello Spirito, l’immersione nella sua stessa Vita divina!
Ai cristiani, oggi, l’impegno di preparargli la strada, spianando i suoi sentieri (Tema della II domenica: 1,1-8).

II - 1 La seconda parte dell’Avvento è costituito dalle Domeniche III e IV, comunque dal 17 dicembre (inizio della tradizionale Novena).
Qui irrompe l’evento dell’incarnazione della nascita del Figlio di Dio. Mancando, nel racconto di Marco, questa prospettiva che svilupperanno Matteo e Luca dal punto di vista storico-salvifico, e da quello teologico Giovanni, si leggono appunto Giovanni 1,6-8. 19-28 nella III e Luca 1,26-38 nella IV.



Avvento B/I Isaia Salmo Apostolo Marco

Dom. I 63,16-19; 64,1-3.8 79 1Corinzi 1,3-9 13,33-37
Dom. II 40,1-5.9-11 84 2Pietro 3,8-14 1,1-8

Avvento B/II Isaia Salmo Apostolo Vangelo
Dom. III 61,1-2a.10-11 Luca 1,46…54 1Tessalonicesi 5,16-24 Gv 1,6-8. 19-28
Dom. IV 2Samuele 7,1-5.8b-16 88 Romani 16,25-27 Lc 1,26-38


La Parola di Dio nell’Avvento B

Il percorso biblico dell’Avvento B è analogo a quello degli altri due cicli (A e C cf. qui p. 4) la comunità e il credente sono proiettati verso la venuta improvvisa di Gesù Signore, il “Figlio dell’uomo”. Al di là dei vari generi letterari (escatologico o apocalittico) si tratta della manifestazione piena e definitiva, gloriosa, del Signore che invererà la sua attuale presenza tra noi e compirà la sua prima venuta, nella nostra carne umana.
Possiamo intravvedere come 4 tappe in questo itinerario tracciato dai Vangeli:
I - annuncio della venuta e invito alla vigilanza: stare svegli e pronti, operosi;
II – prepararsi adeguatamente: raddrizzare i percorsi del proprio cuore;
III – concentrarsi su Cristo già presente tra noi (conversione=convergere su di Lui!);
IV – Maria, umanità totalmente accogliente alla venuta del Signore.
Le letture dell’AT sono profezie sul Messia, sul tempo dell’Inviato di Dio: un’epoca di pace universale in cui la salvezza verrà offerta ad ogni uomo e a tutti popoli. Ognuno potrà trovare un nuovo rapporto con Dio, come con un padre, e nello stesso tempo tutti potranno sperimentare la gioia di essere salvati.
Questo motiva a “preparare la via” alla sua venuta, nel proprio cuore e rimuovendo gli ostacoli esteriori.
L’esperienza annunciata culminerà nella gioia: finalmente i poveri hanno un loro liberatore: ognono sarà amato come un figlio!
Le letture apostoliche ricordano alle comunità cristiane che sono protagoniste di una manifestazione assoluto del “piano salvifico” annunciato dai profeti, che devono diventare consapevoli della possibilità di vivere un’esistenza “nuova”, che manifesti in una retta condotta, nella preghiera, nella gratitudine e solidarietà, la realizzazione in loro della salvezza operata da Gesù per ogni uomo.


Visione d’insieme delle Domeniche di Avvento B

Dio ha già realizzato tutto ciò che aveva promesso di fare: ha squarciato i cieli per venire incontro agli uomini; ha perdonato le ingiustizie del suo popolo; ha preso con forza le difese degli oppressi; ha preparato in Maria la stabile dimora del suo Figlio.
Ora, Dio attende.
E’ in attesa, con noi, dei frutti: l’obbedienza della fede, una vigilanza costante, il coraggio di cambiare, una vita autentica…
La voce del Battezzatore è oggi quella di chi ricorda agli uomini quest’attesa di Dio, a cui Maria, con il suo assenso, ha già risposto con pienezza.
Deluderemo noi questa attesa?
Dio, in Gesù, è sempre fedele!
Gli apostoli Paolo e Pietro, nelle loro lettere, senza sosta, ci spronano: abbiamo tutti i doni per non desistere; per essere irreprensibili, in pace; per vivere nella gioia dello Spirito; confermati dallo stesso Vangelo.


Note Pastorali – Liturgiche - Catechetiche

In base a questa impostazione generale, seguiamo l’itinerario delle quattro domeniche, evidenziando il tema dominante che può essere di ispirazione per animare la celebrazione eucaristica domenicale (ammonizioni; preghiere penitenziale e universale; canti, simboli e gesti specifici…) e per accompagnare gli incontri di catechesi sia dell’IC che degli adulti.
Per ogni domenica, utile all’animazione liturgica e alla catechesi, indichiamo un TEMA, una FIGURA BIBLICA di riferimento, una PREGHIERA per l’accensione del cero che si farà anche all’inizio della messa domenicale comunitaria.
Ogni catechista, con i genitori, (lasciando ad ogni gruppo la libertà di organizzarsi rispettando l’età e la tappa del cammino che si sta percorrendo) cerchi di sviluppare il tema domenicale aiutando i bambini a fare qualche piccola esperienza che può poi essere scritta o disegnata, a comporre una preghiera, a scegliere un SIMBOLO o GESTO SIMBOLICO da presentare anche in chiesa per tutti.
Per i bambini sono importanti:
1. un’attività concreta che ogni bambino può svolgere da solo o in famiglia, con i suoi genitori…
2. un’attività di gruppo che accompagna l’annuncio
3. un riferimento alla liturgia domenicale scegliendo tra i testi proposti qui.
Saremo aiutati anche dal sussidio della CEI E’ apparsa la Grazia di Dio e i bambini avranno un loro piccolo sussidio.



30 Novembre - Avvento B: Domenica I
Isaia Salmo Apostolo Marco
63,16-19; 64,1-3.8 79 1Corinzi 1,3-9 13,33-37
Se Dio scendesse da noi! Il Giorno del Signore State svegli!
Vigilante attesa del Signore che viene

Il Signore ritornerà e affida a noi il compito di stare svegli e pronti perché non sappiamo quando sarà il momento.
E’ una venuta che dobbiamo desiderare e sperare, implorarla.
E’ il ritorno di un Padre: se noi lo desideriamo egli ci verrà incontro e noi potremo come figli nuovamente stringerci a lui.
La Parola, che ci apre alla conoscenza di Dio, fa scaturire in noi questo desiderio: è il Figlio inviato dal Padre che ci rende saldi fino al suo ritorno e compie per tutta l’umanità tutte le promesse di Dio.

Figura di riferimento: Il profeta Isaia

Accensione del cero:

Quando di notte si lascia accesa una luce in casa
significa che stiamo aspettando l’arrivo di qualcuno.
Noi ora accendiamo questo cero
ascoltando il Profeta che ci invita alla fiducia nel ritorno del Signore.
Egli verrà e ci salverà, ci stringerà a sé
come un padre i suoi figli.

Simboli:

- un po’ di argilla su una tavolozza… un vaso appena iniziata la lavorazione;
- un cesto con foglie secche…
- - oppure un albero secco con le foglie a terra…



7 Dicembre - Avvento B: Domenica II
Isaia Salmo Apostolo Marco
40,1-5.9-11 84 2Pietro 3,8-14 1,1-8
Ogni valle sia colmata. Cieli e terre nuove. Preparate la via.

Preparare le vie al Signore che viene

La fine richiama l’inizio, e oggi è ancora il tempo del lieto annuncio: cambiare si può! Non è solo l’esortazione premonitrice del Battezzatore, ma la nostra stessa esperienza di cristiani nella Chiesa, di uomini salvati, perdonati, abbracciati.
E’ Dio che opera una svolta radicale e cosmica: verranno cieli e terre nuove, e noi saremo suoi collaboratori, non spettatori!
Il nostro cambiamento è un’inversione di tendenza e un concentrarci nuovamente sull’azione di Dio che, attraverso la forza della sua Parola, cambia il destino del mondo e ogni uomo potrà vederlo!
Dove? Già nella nostra nuova condotta di vita.


Figura di riferimento: Giovanni, il Battezzatore

Accensione del cero:

Accendiamo il secondo cero
rispondendo all’invito del Battista:
Preparate la strada al Signore che viene.
La luce di Gesù ci illumini
perché con il suo amore possa cambiare
il nostro modo di vivere
e ci faccia camminare, insieme ad ogni uomo,
verso il Signore che viene
a creare per noi cieli e terre nuove.

Simboli:

- il Lezionario accompagnato, da due ceri accesi, che verrà posto sopra l’altare… può essere portato da una famiglia…





14 Dicembre - Avvento B: Domenica III
Isaia Salmo Apostolo Giovanni
61,1-2a.10-11 Luca 1,46…54 1Tessalonicesi 5,16-24 1,6-8. 19-28
La notizia di gioia ai poveri. Gioia perché il Signore viene. La Luce è nel mondo.

Gioia per una Presenza che illumina il mondo!

In mezzo a noi c’è Uno che va continuamente riconosciuto: l’Inviato del Padre. Ancora una volta ce ne viene annunciata la presenza illuminante, dal Battezzatore e prima da Isaia.
Colui che opera, investito dallo Spirito, porta uno sfolgorante annuncio di gioia e guarisce così chi ha il cuore affranto; fa germogliare la giustizia e ne riveste i poveri che lo accolgono.
Maria è la primizia di questa umanità di poveri che accoglie in sé l’opera dello Spirito e vi dà il suo personale e totale assenso.
In noi trovano allora spazio la gioia, la continua preghiera, il ringraziamento… senza adagiarci mai nell’appagamento o nella delusione: Dio è fedele e realizzerà tutto questo in noi e in mezzo a noi.


Figura di riferimento: Giuseppe, lo sposo di Maria

Accensione del cero:

Oggi è la domenica della gioia.
Accendiamo il terzo cero
accogliendo l’invito dell’apostolo Paolo
alla preghiera continua e al ringraziamento.
Teniamolo acceso in noi e in mezzo a noi
per non spegnere lo Spirito.
Così saremo capaci di riconoscere Gesù, il Figlio del Padre,
come ha fatto Giuseppe, uomo giusto.


Simboli:

- Fiori di carta colorata che vengono distribuiti soprattutto ai bambini e alla conclusione della celebrazione, durante il canto di congedo, vengono appesi ai rami dell’albero secco…



21 Dicembre - Avvento B: Domenica IV

Isaia Salmo Apostolo Luca
2Samuele 7,1-5.8b-16 88 Romani 16,25-27 1,26-38
Una casa salda per sempre. Il disegno di Dio rivelato a tutti. L’annuncio a Maria.

Gesù il Figlio del Padre che si fa uomo

Le promesse di Dio si realizzano nella storia di un popolo, di una famiglia, di una giovane donna: Maria di Nazareth.
Quale presenza più stabile di Dio tra noi che il ventre di una donna?! Così vulnerabile fragile, eppure vitale perché opera dello Spirito di Dio!
E’ con stupore che noi assistiamo così alla realizzazione di un piano salvifico che silenziosamente si è fatto strada attraverso i secoli, fino all’utero di una donna, nuovo inizio della creazione, agli albori originari della vita umana.
In questo modo è fatto conoscere a tutti.


Figura di riferimento: Maria, la vergine madre di Gesù

Accogliamo oggi, in mezzo a noi,
la LUCE da BETHLEMME il paese della Palestina
dove è nato Gesù, il nostro Salvatore.
Da questa luce accendiamo il QUARTO CERO
perché ravvivi in noi
la gioia di accogliere Gesù.
Maria, dimora stabile del Figlio di Dio,
ci renda capaci di fargli spazio e di prepararci
ad accogliere questo Dono
che colma ogni nostra attesa.


Simboli:

- L’altare non è allestito all’inizio della celebrazione. Alla presentazione dei doni vengono alcune mamme, portano le tovaglie, e lo arredano con i fiori… e l’occorrente per la celebrazione

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